17.11.2004
UN’ASSEMBLEA DI MILLE GRANDI ELETTORI PER STILARE IL PROGRAMMA E SCEGLIERE IL CANDIDATO ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA
Sarà un’assemblea composta da mille grandi elettori a scegliere, domenica 28 novembre, il candidato alla presidenza della regione Calabria. L’assemblea si occuperà anche della predisposizione del programma che il centro-sinistra proporrà agli elettori.
Non sono ancora le primarie, né è stato possibile costituire gli albi degli elettori, come i Cittadini per l’Ulivo chiedono da molti anni. Ma si tratta pur sempre di un significativo passo nella direzione della partecipazione dei cittadini alle scelte del centro-sinistra, che si chiami Ulivo o Grande Alleanza Democratica, per il governo del paese.
Il risultato in Calabria è stato ottenuto grazie soprattutto all’azione di un movimento capeggiato dai rettori delle università di Cosenza, prof. Giovanni Latorre, e di Reggio Calabria, prof. Alessandro Bianchi.
Intorno a quest’associazione, Progetto Calabrie, che ha sposato in pieno il programma della rete dei Cittadini per l’Ulivo, si è in breve tempo creato un tale interesse, grazie anche all’attenzione dei media verso l’iniziativa dei due illustri professori, tale da costringere i segretari regionali dei partiti – che si avviavano a chiudere sul nome del candidato alla presidenza sulla base solo della divisione dei posti tra Ds e Margherita stabilita al tavolo nazionale – a tornare sui propri passi e ridiscutere il tutto con i cittadini, i sindacati e le forze produttive.
Naturalmente ci sarà ancora molto da lavorare in queste settimane, a cominciare dalla riunione di domenica 14/11 che stabilirà le regole per la partecipazione alla grande assemblea del 28 novembre. Le associazioni proporranno che i mille delegati rappresentino per un terzo i partiti, per un terzo le autonomie locali e per un terzo movimenti, liste civiche e sindacato.
Durante l’ultima assemblea unitaria, tenutasi domenica 7 novembre a Capo Suvero, si è convenuto che le questioni da affrontare per costruire la prospettiva di governo della regione Calabria e che introducono un vero e proprio cambiamento di rotta sono tre:
a) la predisposizione di un programma;
b) la stesura di una Carta Etica;
c) la scelta del candidato presidente e della sua compagine.
Tre questioni da affrontare congiuntamente, perché il requisito essenziale di un progetto nuovo sono: tenere insieme contenuti, metodo di lavoro, persone.
L’assemblea ha proposto ai partiti, alle associazioni e alle autonomie locali che hanno promosso l’iniziativa, che il compito di elaborare le proposte sia affidato ad appositi comitati.
1) Un comitato di programma che indichi le linee di fondo riguardanti:
a) lo sviluppo del sistema produttivo e il mercato del lavoro, con scelte chiare quali il ricorso alle risorse europee, il rifiuto dell’idea del ponte sullo Stretto, la valorizzazione di occasioni strategiche come Gioia Tauro, i parchi, il turismo naturale e culturale, la ricerca e l’Università .
b) La ricomposizione del tessuto sociale con riguardo anzitutto ai giovani, che sono la più grande risorsa su cui la Calabria può puntare per il proprio sviluppo, ma anche a tutte le componenti della società calabrese (donne, famiglia, anziani), tutte vessate da un sistema di servizi costoso ed inefficiente nella sanità , nella scuola, nei servizi sociali.
c) La riqualificazione del territorio, dell’ambiente, del paesaggio, delle coste, dei parchi, dei centri storici, sia per il miglioramento della qualità della vita, sia per creare le condizioni di base che favoriscano lo sviluppo dell’imprenditoria.
2) Un comitato etico-istituzionale che elabori proposte per affrontare alcuni nodi cruciali – come la revisione dello Statuto regionale e della struttura del bilancio – e che elabori un codice di comportamento cui deve attenersi chi amministra la cosa pubblica, significativo anche di un differente atteggiamento della pubblica amministrazione nei confronti della criminalità organizzata.
3) Un comitato di garanti al quale affidare il compito di predisporre regole per la composizione e il funzionamento dell’assemblea programmatica dalla quale dovranno scaturire le decisioni di fondo su contenuti, metodi e persone da proporre per il governo della regione Calabria.
Reggio Calabria, 10 novembre 2004
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