Welfare Italia :: Cultura :: Ministro Castelli, che vergogna !!! di A.Sansa Invia ad un amico Statistiche FAQ
4 Maggio 2024 Sab                 WelfareItalia: Punto laico di informazione e di impegno sociale
Cerca in W.I Foto Gallery Links Documenti Forum Iscritti Online
www.welfareeuropa.it www.welfarecremona.it www.welfarelombardia.it www.welfarenetwork.it

Welfare Italia
Home Page
Notizie
Brevi
Il punto
Lettere a Welfare
Cronaca
Politica
Dal Mondo
Dalle Regioni
Dall'Europa
Economia
Giovani
Lavoro
Cultura
Sociale
Ambiente
Welfare
Indian Time
Buone notizie
Radio Londra
Volontariato
Dai Partiti
Dal Parlamento Europeo
Area Iscritti
Username:
Password:
Ricordami!
Recupero password
Registrazione nuovo utente
Brevi

 Foto Gallery
Ultima immagine dal Foto Gallery di Welfare Italia

Ultimi Links







Ministro Castelli, che vergogna !!! di A.Sansa
18.11.2004

Che vergogna !!!!
Il Ministro Castelli ha impugnato la sentenza di assoluzione di Adriano Sansa. Per l'Ing. Castelli il diritto costituzionale di esprimere liberamente il proprio pensiero ed anche la critica civile e politica non esiste (e non deve esistere). Il comportamento persecutorio verso Adriano Sansa e verso il CSM ed una magistratura autonoma ed indipendente è ormai palese agli occhi di tutti.
Il Ministro con questo atto afferma inoltre di non voler firmare il concerto della nomina di Sansa a Presidente del Tribunale dei Minori di Genova in quanto "il procedimento disciplinare non è concluso". Abuso di potere dichiarato, a questo punto si può dire ammesso, dal Ministro stesso. Confondere le due cose non è possibile! Il Ministro non può continuare ad attentare alla libertà di pensiero ed espressione dei Magistrati, non può perseverare nell'atteggiamento e comportamento intimidatorio verso i giudici del nostro Paese. Il potere politico deve accettare l'autonomia e indipendenza della Magistratura e chiudere con i violenti e diffanatori attacchi verso i magistratati di Genova, come di Milano, come di Bari o di qualsiasi altra Procura.
Auspichiamo che il Presidente della Repubblica, a questo punto, reagisca con fermezza e ristabilisca la correttezza dei rapporti istituzionali. Le adesioni all'appello Sansa sono oltre 2.030 ad oggi e continuano a giungere adesioni individuali e collettive alla Manifestazione nazionale di Genova, nata dalla mobilitazione a sostegno di Adriano Sansa.
Confidiamo inoltre nell'applicazione provvisoria di Sansa alla Presidenza del Tribunale dei Minori di Genova, da un anno senza presidente.

Vi chiedo ancora una volta di moltiplicare gli sforzi per raccogliere nuove adesioni.

Il sito per l'appello Sansa è http://www.genovaweb.org/appellosansa.html , quello della manifestazione nazionale è http://www.genovaweb.org/manifesto.html

Vi invio di seguito l'articolo di Adriano Sansa, pubblicato da "la Repubblica - Genova".

Ancora grazie a tutti e cordiali saluti
Christian Abbondanza



articolo pubblicato il 17.11.04
Berlusconi a giudizio mentre tutti tacciono
di ADRIANO SANSA
Che vergogna. Un pubblico ministero chiede la condanna del capo del governo Silvio Berlusconi per gravissimi reati, compresa la corruzione di giudici. Ed ecco che schiere di politici insorgono non solo a difesa dell'accusato - che ha già nel processo i suoi difenssori - ma per accusare il pubblico ministero di 'persecuzione' e 'accanimento'. Tra questi anomali difensori si distinguono ministri in carica. Se è persecutorio chi sostiene l'accusa, cosa sarebbe il giudice che condannasse? E allora, come farà il tribunale a giudicare se è intimidato da questo coro di potenti? La minaccia d'essere considerati persecutori è efficace: il nuovo ordinamento giudiziario in via di approvazione
dà ampi poteri all'esecutivo nella carriera dei magistrati, li sottopone a una iniziativa disciplinare nella quale il ministro ha un ruolo assai influente in tutta la procedura. Il governo considererebbe il tribunale che condanna ' persecutore" accanito. Quel Tribunale non è più libero.
Il Paese tace e giace, semiasservito. Abituato alle leggi che il primo ministro si è fatto o fatto fare per garantirsi l'impunità. Qualcuno legge con orgoglio che Berlusconi è tra i primi quattro uomini più potenti del mondo: masochisti. Nella graduatoria ci sarebbe stato un tempo anche Mussolini. Di quella potenza fa parte l'immunità dalla giustizia che invece obbliga i comuni cittadini, dei quali una buona parte gode però di stare sotto il tallone del nuovo padrone.
Invece di chiedersi, arrovellarsi sul quesito: il capo del governo italiano è un malfattore o no? Ha davvero corrotto i giudici? Ha mentito? Come fare per saperlo se i giudici sono intimiditi? Se colpevole, dovrà andarsene immediatamente o no? Che cosa dicono le nostre coscienze, il nostro orgoglio, che cosa dice il mondo? No, non è questo il tormento. Anzi non c'è palesemente tormento. L'informazione conformista si aggrava. Una cospicua parte della stampa tace e non commenta con il pretesto del signorile distacco, della volontà di 'non fare politica' mentre qui si tratta di mantenere libertà e decenza.
L'Italia che segue la storia di Borsellino e si commuove, solo in piccola parte si occupa della presenza mafiosa o del potere che corrompe e minaccia. L'Italia che si commuoverebbe a un bel film su Ambrosoli continua ad assistere al progressivo attuarsi del programma della P2, che precedeva in sostanza ciò che ora dicono le riforme della Costituzione e dell'ordinamento giudiziario. Che vergogna, l'Italia vile di questi anni, nella quale una parte dell'opposizione politica si occupa di non inquietare il cinismo scambiato per moderatismo (si può essere moderati su temi politici, economici e sociali, ma che significa esserlo sui fondamenti della democrazia liberale?). L'opposizione civile e morale è solo una minoranza, robusta, viva, ma minoranza. Se credevamo che la Costituzione e la sua civiltà fossero davvero l'ossatura e il costume di un nuovo grande paese, ci siamo sbagliati.
E allora, quando Berlusconi replica alla requisitoria che lo riguarda come imputato dicendo che essa conferma l'esigenza della riforma dell'ordinamento giudiziario, ammette di essere un dittatore. Di natura mediativa, più morbida, però sempre sciolto dalle leggi. Si deve fare la riforma perchè io sono imputato e vengo accusato di un crimine: lo Stato sono io, io cambio le leggi che mi vorrebbero chiamare a rispondere. Siamo tornati indietro di secoli. E subiamo. Buona parte dei giornali più diffusi non commenta per fiacchezza e per non perdere lettori tra gli strani 'moderati' disposti al nuovo capo. Una corte di ruffiani fa il coro che gli dà ragione. Che vergogna.

Welfare Italia
Hits: 1801
Cultura >>
I commenti degli utenti (Solo gli iscritti possono inserire commenti)
Terza pagina

Sondaggi
E' giusto che Bersani si accordi con Berlusconi per le rifome ?

Si
No
Non so
Ultime dal Forum
La voce del padrone di Lucio Garofalo
Salotti culturali dell'Estate bolognese
Pippo Fallica querelo' Corriere della Sera e La Sicilia?
NO LEADER, NO PARTY di Luigi Boschi
UN PARTITO LENINISTA (LEGA) CHE SPOSA IL VATICANO di A.De Porti
POESIA DI VITA di Luigi Boschi
La vita spericolata del premier di Silvia Terribili
Romea Commerciale di Orlando Masiero
Sondaggio, 15mila i voti finora espressi
Buon che? di Danilo D'Antonio
L'Italia è una Repubblica "antimeritocratica" fondata sul lavoro precario
LA PROTESTA DEI SANGUINARI di Luigi Boschi
L'AQUILONE STRAPPATO di Antonio V. Gelormini
Il reality scolastico su "Rai Educational"
Vuoto indietro diventa proposta di legge,





| Redazione | Contatti | Bannerkit | Pubblicità | Disclaimer |
www.welfareitalia.it , quotidiano gratuito on line, è iscritto nel registro della stampa periodica del Tribunale di Cremona al n. 393 del 24.9.2003- direttore responsabile Gian Carlo Storti