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I ds dalla Lombardia dicono......
26.11.2004

Una legge sui minori è necessaria, ma il testo uscito dall’aula non prevede risorse
23 nov 2004 - Il Consiglio regionale ha approvato oggi, dopo un lungo iter in commissione, la legge relativa alle politiche regionali sui minori che istituisce un osservatorio sul disagio dei bambini e dei ragazzi della Lombardia e che, focalizzandosi soprattutto sulla prevenzione, dovrebbe definire con precisione le competenze di Comuni, Province ed enti vari. Notevole è stato il lavoro delle opposizioni che hanno presentato, prima in sede di commissione e successivamente in aula, numerosi emendamenti, una parte dei quali è stata accolta dalla maggioranza.
"Riteniamo positivo - dichiara la vicepresidente del Consiglio regionale Fiorenza Bassoli - che siano stati accolti alcuni principi per noi importanti, quali l’assegnazione di un ruolo rilevante ai Comuni e alle Province e il riconoscimento del valore della conciliazione dei tempi tra lavoro e cura della famiglia".
"L'astensione dei Ds - prosegue Bassoli - rimarca un giudizio aperto ma critico, dal momento che non è stato risolto il problema principale di questa legge: la mancanza di risorse".
"L'assessore Abelli ha dichiarato che per il 2005 - spiega la vicepresidente - verranno impegnati solo 500 mila euro, una cifra evidentemente insufficiente che però in dicembre, in sede di discussione di bilancio, cercheremo di far aumentare. Siamo inoltre critici perché non è stato accolto un nostro emendamento volto a garantire risorse per i piccoli comuni che si trovano a dover fronteggiare l'affido di minori da parte del tribunale".
"Purtroppo oggi le famiglie - argomenta Bassoli - in particolar modo quelle giovani, vivono sempre più spesso la precarietà del lavoro e della casa. Le stesse città, inoltre, sono luoghi sempre meno accoglienti per i bambini, mentre fenomeni come le nuove povertà delle famiglie, l'abbandono scolastico, lo sfruttamento e le violenze sui minori, sono problemi ben presenti anche nella ricca Lombardia. A fronte di questo è necessario un piano che, partendo dalle condizioni date, da queste emergenze e dall'impegno ad applicare i diritti dell'infanzia, definisca priorità, risorse e tempi per attuare una rete di sevizi per l'infanzia e l'adolescenza".
La giornata mondiale dei diritti dei bambini, celebrata lo scorso 20 novembre e in coincidenza quest'anno con il quindicesimo anniversario della Convenzione Onu sui diritti del fanciullo, invita ad una riflessione più attenta sulla preoccupante situazione dei minori in Lombardia.
"Purtroppo nella nostra regione, tra le più sviluppate del mondo - spiega, dati alla mano, la vicepresidente - si registrano ancora oggi allarmanti fenomeni di abuso. Secondo una Relazione Ministeriale, tra il 2000 e il 2003 un bambino ogni tre giorni è stato vittima in Lombardia di reati a sfondo sessuale, un sesto dei casi italiani e, nel 30% dei casi, la vittima aveva meno di dieci anni".
"Nella nostra regione - prosegue Bassoli - la direzione centrale della Polizia criminale nel 2003 ha registrato oltre 200 denunce per accattonaggio ad opera di minori, un quinto del totale nazionale, 140 solo a Milano. Nello stesso anno la Criminalpol e Telefono Azzurro hanno registrato 3.800 casi di scomparsa di minori sul territorio nazionale, l'85% dei quali stranieri. L'Osservatorio sul lavoro minorile stima che 144 mila bambini e ragazzi abbiano abbandonato la scuola, un terzo di questi nel nord Italia. L'Istituto dei Minori di Firenze, infine, stima in 1500 i minori costretti in Italia alla prostituzione su strada".
"L'attuazione dei principi della Convenzione dell'Onu - conclude l'esponente diessina - richiede dunque un impegno consistente da parte delle istituzioni. Purtroppo il progetto di legge sui minori che il Consiglio regionale della Lombardia ha votato non risponde alle esigenze di disegnare un progetto complessivo per l'infanzia, di destinare le risorse necessarie e di definire tempi certi".

Grave la situazione di Volare, Governo e Regione si assumano le proprie responsabilità
22 nov 2004 - La situazione della compagnia aerea Volare non accenna a migliorare e dopo le indagini della magistratura arriva anche lo stop di un mese da parte dell'Enac delle licenze di volo.
"Che la situazione di Volare fosse drammatica - dichiara il consigliere regionale Ds Daniele Marantelli - l'avevamo denunciato in settembre quando Giorgio Fossa diede le dimissioni da presidente. Risulta incomprensibile la sottovalutazione del Governo che non è intervenuto tempestivamente, tenendo conto che Volare, a differenza di Alitalia, non è proprietaria degli aerei che come è noto sono in leasing. Così come colpisce il sostanziale immobilismo della Regione Lombardia che, nonostante la sollecitazione dei Ds, dell'Ulivo e di tutto il centrosinistra, a cominciare dal presidente Formigoni si è finora resa indisponibile a un confronto in Consiglio regionale e in Commissione Trasporti".
"Siamo solidali con i lavoratori - aggiunge Marantelli -, con le loro famiglie e con il sindacato, impegnato in una vertenza difficile. Chiediamo che il Governo recuperi il tempo perduto e parli con una voce sola indicando un commissario dotato di competenza e autorevolezza indiscussa che privilegi prima di tutto il mantenimento dei posti di lavoro. Ricordiamo che gli azionisti della compagnia Volare non sono un club di vedove addolorate, ma oltre al finanziare argentino Eurnekian, si tratta di Interbanca, di Assicurazione Fondiaria e di Assicurazioni Generali. Siamo stupiti che il Governo non abbia saputo trovare argomenti convincenti per mettere i soci privati di fronte alle loro responsabilità. Ci auguriamo lo faccia la magistratura."
"In ogni caso - prosegue il consigliere Ds - risulta evidente che sull'insieme del trasporto aereo il Governo deve darsi una strategia di settore in assenza della quale non solo Volare, ma la stessa Alitalia, rischiano di non avere un futuro rassicurante".
"Invitiamo ancora una volta il Presidente della Regione - incalza Marantelli - ad informare il Consiglio regionale con quale strategia la Regione intende affrontare le difficoltà del sistema aeroportuale lombardo anche illustrando finalmente i contenuti del piano industriale di Alitalia tuttora sconosciuti. Sono in gioco centinaia di posti di lavoro e la competitività del nostro sistema economico".

La Regione abolisca i ticket sui farmaci, dopo il primo mese di esenzione parziale per i cronici i dati annunciano il flop
19 nov 2004 - Federfarma, la Federazione nazionale dei Farmacisti, ha pubblicato in questi giorni i dati ufficiali sull'andamento della spesa farmaceutica in Lombardia nel mese di ottobre e Luciano Pizzetti, consigliere regionale Ds, li commenta così: "Dal primo di ottobre i cittadini lombardi affetti da malattie croniche hanno visto riconosciuto, anche se parzialmente, il sacrosanto diritto di non pagare più il ticket sui farmaci, ma qualcosa non ha funzionato: infatti, a fronte di una stima fatta dalla Giunta che prevedeva per gli esenti un risparmio di circa 5 milioni di euro al mese, la realtà si è rivelata ben diversa. In ottobre i lombardi hanno pagato 12,8 milioni di euro contro i 14,2 milioni di euro dell'ottobre 2003, cioè solo 1,4 milioni di euro in meno rispetto allo scorso anno. La riduzione è stata quindi solo del 10% contro il 40% previsto dalla Giunta. Provando a fare una stima da qui a fine anno è facile dedurre che i lombardi, che nel 2003 hanno già pagato 167 milioni di euro per i ticket farmaceutici, nonostante l'abolizione parziale dei ticket per i cronici, pagheranno altrettanto nel 2004".
"Questo dato deludente - prosegue Pizzetti - è la riprova che la 'campagna informativa' del Presidente Formigoni, cioè la lettera con la sua firma in calce con cui avvisava un milione e 400 mila cittadini lombardi aventi diritto all'esenzione, è stata un fallimento. Probabilmente, invece di concentrarsi sulla parte propagandistica, Formigoni avrebbe dovuto fare reale informazione e snellire le complicate procedure burocratiche necessarie per avere il fatidico tesserino, così da facilitare gli interessati che sono in gran parte anziani".
"Continuo quindi a sostenere - conclude il consigliere - che l'unica strada ragionevole ed equa da percorrere rimane l'abolizione del ticket per tutti, e le regioni governate dal Centrosinistra ne sono la riprova".

Basta con il balletto delle cifre, sull’inquinamento atmosferico la Regione dia i dati veri
19 nov 2004 - "I lombardi hanno un po’ di mal di gola, con i nuovi strumenti di rilevazione diciamo che hanno la bronchite acuta".
Il consigliere Ds Marco Cipriano racchiude in una battuta il senso della propria critica ai dati sull’inquinamento atmosferico diffusi dalla Regione.
"Da qualche giorno - argomenta Cipriano - leggiamo sui giornali che L’ARPA ha cominciato a fornire due valori per ogni stazione di rilevamento del PM10, uno inferiore, misurato con il metodo TEOM, e l’altro, sensibilmente maggiore, misurato con il nuovo SM200. Notiamo che è questo secondo metodo ad essere ritenuto più affidabile, tanto che dal prossimo anno l’Arpa lo utilizzerà al posto del precedente. Bene, se le cose stanno così significa che le misure antismog della Regione, compreso il blocco del traffico di domenica, sono state congegnate su dati sottostimati. Non solo, la stessa Giunta, annunciando lo scorso 21 ottobre le misure previste, aveva parlato di diminuzione progressiva degli inquinanti negli ultimi anni. La diminuzione rimane valida anche se si considerano i nuovi strumenti di rilevazione?".
"I lombardi - aggiunge Cipriano - avevano già la consapevolezza che l’aria era inquinata, ora lo sa anche la Regione. Sembra di assistere allo stesso balletto dei dati sull’inflazione, bassi secondo il Governo e altissimi secondo i cittadini".
"Finalmente - aggiunge in conclusione Cipriano - la Giunta ha preso atto della necessità, da noi più volte rivendicata, di stanziare fondi per potenziare il trasporto pubblico, anche se l’entità prevista è risibile. Ben altro ci vorrebbe per far fronte al disastro del trasporto pubblico locale quotidianamente riscontrato dai lombardi".

AGENZIA STAMPA INVIATA PER LA PROVINCIA DI CREMONA
per qualsiasi ulteriore informazione sulle notizie potete rivolgervi a
ufficiostampa.ds@consiglio.regione.lombardia.it

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