Welfare Italia :: Radio Londra :: Puglie, troppi silenzi sulla questione morale di N.Vendola Invia ad un amico Statistiche FAQ
3 Maggio 2024 Ven                 WelfareItalia: Punto laico di informazione e di impegno sociale
Cerca in W.I Foto Gallery Links Documenti Forum Iscritti Online
www.welfareeuropa.it www.welfarecremona.it www.welfarelombardia.it www.welfarenetwork.it

Welfare Italia
Home Page
Notizie
Brevi
Il punto
Lettere a Welfare
Cronaca
Politica
Dal Mondo
Dalle Regioni
Dall'Europa
Economia
Giovani
Lavoro
Cultura
Sociale
Ambiente
Welfare
Indian Time
Buone notizie
Radio Londra
Volontariato
Dai Partiti
Dal Parlamento Europeo
Area Iscritti
Username:
Password:
Ricordami!
Recupero password
Registrazione nuovo utente
Brevi

 Foto Gallery
Ultima immagine dal Foto Gallery di Welfare Italia

Ultimi Links







Puglie, troppi silenzi sulla questione morale di N.Vendola
18.12.2004

Alla Regione Puglia troppi silenzi sulla questione morale
di NICHI VENDOLA
Caro direttore, ogni volta che Raffaele Fitto perde, per ragioni giudiziarie, un frammento del suo gabinetto di governo, ci offre commenti degni di «cronache marziane»: scandisce parole in libertà, riduce la portata degli eventi alla misura di un raffreddore passeggero, solidarizza con inquisiti ed arrestati, si chiama fuori da qualsiasi coinvolgimento. Come se avere un quarto tondo della propria giunta indagato per reati infamanti fosse ordinaria amministrazione. Come se avere due propri assessori carcerati fosse un problema privato di chi è inciampato nella sventura.

Per Fitto lo scandalo è che il centro-sinistra non abbia ancora indicato l'Anti-Fitto. Invece le ombre cupe che gli danzano attorno, il profumo dei soldi sporchi che emana dalle inchieste, persino gli schizzi di fango mafioso che sporcano il vertice della Regione Puglia: tutto questo è nulla. Nulla che meriti un dibattito, un approfondimento, un'autocritica. Io non entro nel recinto dei rilievi penali che vengono mossi, non svolgo indagini e non abito in un ufficio di Procura. E per me il garantismo è una sorta di «religione laica» da rispettare sempre, un catechismo del diritto (e della civiltà) che si applica all'uomo potente come ai militi ignoti della marginalità contemporanea. Vice- 1 versa oggi è in voga un garantismo per quell'establishment che rivendica la propria ontologica innocenza, mentre per i poveri cristi possono valere i modi spicci.

Ma qui non siamo impegnati in un processo. Siamo nel cuore della politica: e vengono al pettine nodi che riguardano la credibilità delle istituzioni, la trasparenza e l'onestà nelle funzioni di governo, persino le modalità talvolta opache di selezione della classe dirigente. Provo a riepilogare. Andrea Silvestri era assessore alla formazione professionale, non un astronauta atterrato per caso sul pianeta Fitto. Enrico Santaniello era assessore all'urbanistica, già arrestato in precedenti stagioni eppure rimesso in sella da Fitto, oggi sotto processo per lo scandalo delle patenti false e scalfito dall'indagine foggiana sulla criminalità «edilizia». Giovanni Copertino, che non è un passante, è rinviato a giudizio per le vecchie storie dei suoi eventuali rapporti con il boss Muolo. Ed infine Pietro Franzoso, che è l'assessore ai trasporti catturato per una brutta vicenda di voti e di clan. E non dirò nemmeno una parola sulla verminosa vicenda delle mense per i bambini che ha schiuso l’indagine sulla Cascina.

Si possono mettere in sequenza questi fotogrammi di un potere spudorato, si può vedere il film «politico» di questa sporcizia istituzionale, lasciando che i magistrati si occupino di ciò che compete loro? Ma a Raffaele Fitto non compete alcunché? Non c'è una gigantesca «questione morale» che arde sotto la sua preziosa poltrona? Ma c'è di più e di peggio. In tutti questi anni la giovane e brillante «protesi» pugliese di Berlusconi non ha mai sprecato fiato su quel protagonista sanguinario e subdolo che minacciava in lungo e in largo il nostro territorio. La mafia sparava sul Gargano o nel suo Salento, a Bari animava le guerre di ragazzini troppo spesso incrociando e devastando vite di innocenti, a Brindisi puzzava di carbone: cos'è questa, semplice cronaca nera di cui la politica non si occupa? Le storie di malavita e di malapolitica non sono un copione cinematografico, ma la tragedia che continua ad affogare il Mezzogiorno d'Italia. La Puglia non ha un insediamento storico di clan, ma una recente epopea mafiosa cresciuta sull'accumulazione primitiva del cielo del contrabbando di sigarette. Qui più che altrove siamo in tempo per inibire la crescita cancerosa dell'impresa criminale. Il giustizialismo non c'entra un fico secco con il dovere di attrezzarci a recidere ogni legame tra crimine e vita pubblica. C'entra, e tanto, la diagnosi che una classe dirigente ha di certi fenomeni e le terapie che mette in campo. Dinanzi alla mafia il silenzio si chiama omertà. E l'omertà istituzionale predispone alla resa dello spirito pubblico, ara il terreno sociale del disincanto e della paura. Forse è più facile immaginare che dietro l'angolo delle inchieste più scomode ci siano i complotti delle «toghe rosse», Stucchevole immaginazione che consola i propagandisti e tutta la corte del Principe. Ma lascia sola, disperatamente sola, la Puglia: che vive il tempo del declino economico e civile e guarda con apprensione al suo futuro.

Welfare Italia
Hits: 1801
Radio Londra >>
I commenti degli utenti (Solo gli iscritti possono inserire commenti)
Terza pagina

Sondaggi
E' giusto che Bersani si accordi con Berlusconi per le rifome ?

Si
No
Non so
Ultime dal Forum
La voce del padrone di Lucio Garofalo
Salotti culturali dell'Estate bolognese
Pippo Fallica querelo' Corriere della Sera e La Sicilia?
NO LEADER, NO PARTY di Luigi Boschi
UN PARTITO LENINISTA (LEGA) CHE SPOSA IL VATICANO di A.De Porti
POESIA DI VITA di Luigi Boschi
La vita spericolata del premier di Silvia Terribili
Romea Commerciale di Orlando Masiero
Sondaggio, 15mila i voti finora espressi
Buon che? di Danilo D'Antonio
L'Italia è una Repubblica "antimeritocratica" fondata sul lavoro precario
LA PROTESTA DEI SANGUINARI di Luigi Boschi
L'AQUILONE STRAPPATO di Antonio V. Gelormini
Il reality scolastico su "Rai Educational"
Vuoto indietro diventa proposta di legge,





| Redazione | Contatti | Bannerkit | Pubblicità | Disclaimer |
www.welfareitalia.it , quotidiano gratuito on line, è iscritto nel registro della stampa periodica del Tribunale di Cremona al n. 393 del 24.9.2003- direttore responsabile Gian Carlo Storti