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Colui che riesce a comprare del tempo in televisione....
22.12.2004

Propongo di riflettere sulla frase di Gore Vidal:

"Colui che riesce a produrre abbastanza denaro da comprare del tempo in televisione
ha tutti i numeri per essere eletto presidente dalla meta' dell'elettorato
che si prende il disturbo di votare". [9.1]

Propongo anche, con questa frase, di iniziare un nuovo capitolo di questo
tema di discussione: "democrazia aimentarla o ridurla". Dopo avere esaminato,
fin qui, i vantaggi della democrazia occorre che ci interroghiamo sugli svantaggi.
O, per meglio dire, sui pericoli che la democrazia corre. Le carenze.

La frase di Gore Vidal ne mette in evidenza uno. Forse il piu' grande.
L'epoca "moderna" (vocabolo che necessiterebbe forse di una piu' precisa
definizione) infatti vede lo sviluppo di poteri molto forti, tanto forti
che si impadroniscono della democrazia stessa.
Si potrebbe immaginare che la democrazia sia nata (o sia stata ideata e forse
idealizzata) in un periodo dove le differenze tra cittadini non erano tanto
marcate.
Oggi le cose sono evolute in modo che si sono creati "poteri forti" che gestiscono
capitali piu' grandi del PIL di alcuni piccoli stati.

Queste entita' hanno la capacita' di influenzare l'opinione pubblica. Questa
capacita' la sviluppano necessariamente, come parte imporante per la promozione
della loro attivita' economica.
D'altro canto, per i politici di professione ed i partiti politici, la disponibililta'
di mezzi per influenzare l'opinione pubblica e' elemento fondamentale non
solo di successo, ma di sopravvivenza.

L'alleanza di fatto tra "poteri forti" (grandi concentrazioni economiche,
industriali o finanziarie) ed i partiti politici ed il loro reciproco aiuto,
possono portare ad un sistema dove l'apparenza democratica non e' che una
ipocrita finzione che serve solo per legittimare un potere di fatto asservito
ad interessi con non coincidono con gli interessi della maggioranza.

Il potere politico finisce nelle mani di una ristrettissima oligarchia economico-politico-finanziaria
grazie ad un sistema democratico inventato quando le differenze tra i cittadini
(pur esistendo) non erano tanto marcate, gigantesche.
Questi "poteri" si auto-attribuiscono il potere, cosa che non potevano fare
nemmeno i piu' ricchi coloni seguaci di George Washinton, ne' i cittadini
piu' influenti delle polis greche, e nemmeno borghesi piu' ricchi dell' 800.

Nascono nuovi "feudatari" che "si comperano il re" e lo assoggettano all'interesse
del feudatario locale (la General Motors, Esso, Shell . . . ). L'interesse
del potentato locale ha il sopravvento sull'interesse complessivo del "regno".

La democrazia ha enormi difetti (oggi, piu' di ieri). Questo e' il problema.
Ed affrontarlo non 'e un "lusso da ricchi", in quanto l'incapacita' dei paesi
"democratici" (ricchi) di gestire il potere in modo veramente democratico
ha determinato la stragrande maggioranza delle guerre del secolo appena passato
ed ancora determina quelle in corso oggi.

La vera e definitiva lotta per la pace e contro la miseria, la si combatte
per effermare la democrazia in tutti i paesi ma soprattutto in queli ricchi
e potenti. . . . altro che "lusso da ricchi"!
* * *
Buone feste.
Leonello
* * *

[9.1]
Gore Vidal. Scritore e uomo politico nord americano.
da un articolo del "The Nation", del 30 settembre 1996. Reperibile in:
Gore Vidal ? le menzogne dell'impero ed altre tristi verita', Fazi editore
? Novembre 2002

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