31.12.2004
Leggiamo oggi sul Secolo XIX che la discarica di Scarpino inquina il mare , le falde acquifere ed altro ancora...!
La Lega ambiente dichiara che si costituirà parte civile nel processo che inizierà nei confronti dell'A.M.I.U.( per inquinamento).
L'A.M.I.U. infatti è l'azienda pubblica che ,da molti anni ,gestisce tutte le attività dello "smaltimento rifiuti urbani" del Comune di Genova nonchè di molte altre amministrazioni che trasferiscono a Scarpino i propri rifiuti a fronte del pagamento di una tariffa X tonnellata - rifiuto-anno.
E' arcinoto che a Genova siamo ad una % molto bassa di raccolta differenziata e questa % non è inserita in un ciclo organico industriale di trasformazione come fanno con profitto in altre Città italiane ed europee : credo che ciò avvenga avvenga per una miopia non solo "industriale" ( imprenditori) ma anche culturale degli amministratori.
Personalmente posso affermarlo , con cognizione di causa poichè negli anni '80 dirigendo la C.G.I.L. del settore- F.P.- ( ho ancora la relazione , sul tema, da noi svolta nella sede della Camera di Commercio di Genova ), ho direttamente conosciuto l'assenza di coloro che avrebbero dovuto , già allora ( circa 20 anni or sono), affrontare il problema in termini ecologicamente moderni ed industriali .
Se ben ricordo a dirigere la Federambiente e l'Associazione Ligure delle Aziende Municipalizate del settore vi era il compagno Gambolato ed il direttore tecnico dell'AMIU era un ing. che, proprio per la progettazione e la messa in opera del depuratore di Scarpino ( che mai funzionò a dovere ...), andò nei guai con la Magistratura ed è stato lo sperperatore di miliardi di lire del Comune di Genova.
Sul problema "smaltimento" molti si sbracciano prospettando soluzioni miracolistiche che non esistono specie in una grande e " complessa" Città come Genova ( tra l'altro un comune non in pianura e dove ogni mq è prezioso, conteso da multiformi attività economico- industriali-culturali e, per questo, soltanto il trasporto del " rifiuto " ha un costo altissimo rispetto ad altre Città con eguale numero di cittadini.
Oltre a valutare gli elementi di inquinamento , che i vari sistemi di smaltimento provocano per i cittadini ed all'ambiente circostante, si dovrebbe fare una seria analisi dei costi di tutti i fattori, attuali e futuri , che le varie scelte programmatorie comportano e in qual modo incideranno sulla bolletta che i cittadini dovranno pagare.
Se questo non è stato ancora fatto ( come il sottoscritto è più che convinto) è la dimostrazione che una Azienda pubblica come l'AMIU ha una direzione non adeguata al problema "rifiuti" della Città e l'amministrazione comunale ne deve trarre le inevitabili conseguenze .
Prepariamoci bene alle prossime elezioni amministrative : Pericu dovrebbe pensarci bene in questa " zona temporale " di metà mandato.
Solo un ultimo consiglio" banale " :
perchè non si addottano sistemi "tariffari e incentivanti" che inducano i cittadini (adulti e ragazzi ) a raggiungere i livelli legislativi della raccolta differenziata ?
In questa direzione molte Città italiane hanno assunto originali ed efficaci sistemi : sperimentiamoli anche a Genova....!
Cordialità di fine anno da Ugo Montecchi.
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