5.01.2005
Carissimi, ho letto con interesse le analisi , svolte dal Vs. collaboratore N. Garofani sull'ultimo numero della rivista Enne Effe ( N° 11/12 2004), sulle elezioni U.S.A. e la vittoria di Busch. Ciò nonostante sono spinto ad avanzare alcune considerazioni critiche e di dissenso all'analisi svolta : 1°) La vittoria di Busch, purtroppo , non può definirsi una vittoria " precaria" poichè , a mio avviso, è il risultato di una evidente "egemonia culturale e religiosa" che si radica sul tronco, abbastanza robusto negli U.S.A., della concezione assolutistica del libero mercato e delle sue immutabili leggi ; cioè sul mito della superiorità del capitalismo in "barba" a tutte le encicliche della Chiesa cattolica e delle "raccomandazioni sui problemi sociali"delle altre varie Chiese cristiane. 2°) Inoltre è una vittoria " campale" ( 52% su 48% non è poco in un sistema bi-polare quasi perfetto) se si considera l'esplicita condanna dell'attuale Papa nei confronti della Guerra preventiva e delle stragi ( dirette ed indirette) che la politica economica USA nel Mondo provoca nei confronti dei Paesi più poveri anche "in virtù" di secoli di colonialismo ( Africa ed America Latina in particolare ). 3°) L'enorme quantità delle spese militari destinate alla guerra in Irak e, soprattutto , per il cosiddetto predominio sulle altre grandi potenze ( Russia, Cina, India, comprese le altre nazioni in possesso di armi nucleari ........) creano una situazione di non ritorno pericolosissimo : un vero e proprio vicolo cieco. Tutto ciò è stato presentato all'elettorato USA come la migliore strategia contro il terrorismo islamico..(.!?) e, con questi argomenti , BUSH ha sfondato ed ha vinto trascinando- nella e per la sua -vittoria milioni di lavoratori dipendenti ( tra i quali moltissimi operai delle grandi fabbriche non solo produttrici di armi ). 4°) In altri termini si dovrebbe continuare nella analisi del voto USA ( e quindi capirlo meglio )poichè le distanze sono sempre più piccole per effetto dei processi di globalizzazione : una volta si diceva " la Cina è vicina" oggi, io credo che gli USA sono sempre più vicini all'Italia ed all'Europa . 5°) D'altra parte non tutto è chiaro e tranquillo per l'amministrazione Bush anche se ha vinto : la tragedia apocalittica in atto per il mare-moto nel sud-est asiatico pone grandiosi problemi economico-politici . Gli USA, per mantenere salda l'egemonia sul Mondo, non possono cavarsela con dei bei discorsi ed erogando elemosine ( meno aiuti del Giappone....! ) e continuare ad emarginare il ruolo dell'ONU anche in questa situazione dove la Terra si è rilevata matrigna ( ma sempre più pietosa delle attuali guerre neo-coloniali provocate dall'uomo e dai poteri forti che dominano la scena politica ed economica del Mondo..). 6°) Infine, i milioni di voti cattolici nonchè quelli degli operai (che sono stati determinanti per la vittoria di BUSCH) ,devono farci rivalutare una attenta analisi dei comportamenti delle classi sociali a fronte dei grandi ed inediti problemi economi-sociali e di pacifica convivenza tra i popoli. Analisi che dovrebbe essere fatta anche attraverso le cosiddette categorie gramsciano-marxiste ( ruolo delle strutture e gli influssi delle sovrastrutture nelle società industrialmente avanzate) e non solo dagli insegnamenti "terreni" delle encicliche papali. Prepariamoci bene alle commemorazioni del 25 Aprile ..! Auguri e buon anno da Ugo Monteccchi ( Ass. per il Rinnovamento della Sinistra - Genova-)
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