9.01.2005
Chi è senza peccato scagli il primo treppiede *di Gian Carlo Storti dalla rubrica il welfare de "Il Piccolo" edizione di sabato 8 gennaio 2005
Bel gesto : Berlusconi perdona il muratore che gli lancia il treppiede.
" Chi è senza peccato, scagli la prima pietra ". Quante volte abbiamo sentito ed usato questa bellissima frase ? Infinite volte. L'ha usata anche Bettino Craxi quando si difendeva dalla accuse di tangenti. La stessa cosa la si potrebbe ripetere per il treppiede scagliato sulla testa del Berlusconi. Chi di noi, almeno una volta, non ha pensato di mollare una bella sberla al premier ? Quelle belle sberle sulla testa che ci davano le maestre a scuola quando proprio facevano i capricci e non la smettavamo di frignare. Questo non vuol dire dare solidarietà a chi ha lanciato il trepiede. Evitiamo per lo meno di fare diventare vittima chi vittima non è. Detto questo quel gesto , poco gogliardico e stupido , sicuramente ha fatto guadagnare al premier qualche migliaio di voti. Quindi, se vogliamo peccare, non facciamolo in piazza Navona, ma solo con l'immaginazione e nelle nostre case private e non visti dai vicini ( non si sà mai). Del resto lui è un gentiluomo ed ha fatto il bel gesto: ha perdonato quel muratore mantovano .....pensando sicuramente di guadagnare un'altra manciata di voti... Ahh se ci fossero ancora quelle maestre di un tempo.........che spasso !!!
Turisti, venite a Phuket. Un religioso controcorrente
La preghiera, questa volta, e' indirizzata ai turisti italiani: ''Venite, tornate in Thailandia, perche' questa e' gente povera ed ha bisogno di voi''. Carlo Ramondetta, 75 anni, parla da tour operator e' invece un frate dei Padri Servi di Maria. In pratica, il cappellano cattolico di Phuket, uno dei centri turistici della Thailandia devasto dallo tsunami. E' stato salvato da un suo collaboratore. Sostiene che ''dall' Italia sono molti quelli che vogliono fare qualcosa ed io suggerisco di adottare un bambino a distanza ''. Una iniziativa gia' sperimentata da qualche tempo, prima del maremoto e finora gli adottati sono un centinaio, ''98 per l'esattezza''. Quindi tutti a Phuket.
I clienti non vogliono il preservativo.
Sul Corriere di Como , nello scorso mese di dicembre, una inchiesta evidenziava che i " clienti, delle prostitute non vogliono il preservativo" nonostante "tutte le prostitute chiedano ai loro clienti di usarlo ". Non sappiamo se chi ha allestito l'albero di Natale , preparato nel consultorio familiare dell'Asl di Cremona , ed addobbato con profilattici, pillole anticoncezionali, diaframmi, spirali e anche un divaricatore vaginale per pap-test abbia letto quella notizia. Sicuramente ha la consapevolezza che le malattie veneree e l'Aids si diffondo ancora con grande facilità . Prontamente l'albero è stato tolto. Censura ? No solo cattivo gusto e la solita mentalità di non parlare di certe cose in pubblico e soprattutto in determinate circostanze. Peccato....quell'albero, forse , avrebbe convinto almeno un cliente ad usare il " volgare" e " scandaloso" preservativo.
Vi ricordate I Nomadi ? Si battono a battono a favore della liberazione delle bambine-prostitute.
Pochi sanno che dal 2002 i Nomadi sostengono Ecpat, una rete internazionale contro lo sfruttamento della prostituzione e della pornografia minorile. In questi due anni varie sono state le iniziative di solidarietà messe in campo dal gruppo. Si è creato un rapporto intenso tra loro e gli operatori umanitari. Sul sito ufficiale, http://www.nomadi.it , viene presentata una petizione da inviare via e-mail alle autorità italiane (compresa l'ambasciata a Bangkok) per denunciare l'ultimo accaduto . Infatti nel dicembre scorso sono state rapite a Phonm Penh 83 ragazzine che una organizzazione umanitaria aveva tolto dalle rete della baby-prostituzione e si chiede di intervenire in difesa di quelle associazioni che si battono a favore della liberazione delle bambine-prostitute. Chiunque può aderire all'appello.
Gian Carlo Storti storti@welfareitalia.it
fonte: www.ilpiccologiornale.it
Il Piccolo, giornale settimanale di Cremona e Provincia, esce il sabato in edicola a 1 euro
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