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Agrigento: dissalatore, annunciata un'altra scadenza
26.01.2005

Dissalatore: annunciata un'altra scadenza - Occorre prudenza e senso di responsabilità

Intervento del Gruppo consiliare dell'Ulivo al Comune di Agrigento

GRUPPO CONSILIARE DELL’ULIVO

Al Comune di Agrigento

Nello Hamel - Salvatore Lauricella – Giuseppe Licata

DISSALATORE, ANNUNCIATA UN’ALTRA SCADENZA

Occorre prudenza e senso di responsabilità

L’annunciata, ma non ancora definita, sottoscrizione della convenzione per la realizzazione del dissalatore ad Agrigento, sulla quale il Governatore della Sicilia Salvatore Cuffaro apporrà la firma, salvo i consueti imprevisti, nei prossimi giorni, ripropone gli interrogativi sui costi futuri dell’acqua.

Infatti, le scelte connesse alla costruzione del dissalatore devono essere assunte con criterio e senso di grande responsabilità per non caricare i cittadini di costi esagerati ed ingiustificati.

 

E’ assolutamente indispensabile che tutta l’operazione dell’affidamento e della costruzione degli impianti venga gestita con la massima trasparenza e con la consapevolezza degli impegni e dei vincoli che stanno per essere assunti dal Comune di Agrigento sia nel presente sia per il periodo futuro.

Al riguardo i Consiglieri comunali dell’Ulivo Hamel, Lauricella e Licata, "a futura memoria", invitano il sindaco di Agrigento a valutare i seguenti aspetti:

- La costruzione del dissalatore è uno dei punti programmatici dell’ammini-strazione Piazza, tuttavia, un’operazione così complessa e piena di incognite, non può essere considerata solo un punto di principio da ottemperare ad ogni costo, ma deve essere una scelta da valutare e compiere solo se necessaria, utile e senza alternative;

- La prossima realizzazione del raddoppio delle condotte della dissalata di Gela e del Favara di Bugio porteranno ad Agrigento un maggiore quantitativo di acqua che, nel giro di pochi anni, vanificherà la produzione di 100 litri al secondo del dissalatore rendendolo praticamente superfluo ed inutile;

- La società privata che realizzerà il dissalatore, in considerazione della notevole entità dell’investimento, richiederà sicuramente la garanzia della fornitura dell’acqua ad Agrigento indipendentemente dalla disponibilità assicurata dalla altre fonti e, se tale pretesa sarà accettata, non appena cesserà il contributo dell’emergenza idrica (attualmente assicurato solo per un periodo limitato), il costo di 3.700.000 euro – suscettibile di aumento – graverà pesantemente ed esclusivamente sui cittadini di Agrigento.

- Le perdite della rete idrica, l’inadeguatezza delle condotte e del sistema di collegamento con la contrada Caos fanno correre il rischio, almeno nel primo periodo, che l’acqua prodotta dal dissalatore non possa essere interamente utilizzata con conseguenti ingiustificati sprechi.

Per queste ragioni è indispensabile che vengano poste delle clausole contrattuali attraverso cui il Comune di Agrigento possa garantire ai cittadini il miglior servizio al minor costo e senza rischi di ipoteche di lungo periodo.

 

Alcune delle soluzioni praticabili sono:

- Concordare che i dieci moduli di dissalazione siano strutturati come impianti non fissi che la ditta fornitrice potrà smontare e riprendersi qualora non più necessari al Comune di Agrigento;

- Concentrare gli investimenti programmati e quelli recuperabili per il rifacimento della rete idrica cittadina in quanto, diminuire la dispersione idrica del 30/40 % corrisponde ad una maggiore dotazione idrica assolutamente gratuita e quasi pari a quella che potrebbe essere prodotta dal dissalatore;

- Migliorare la capacità di accumulo delle singole utenze e dei condomini rendendo obbligatoria la costruzione delle vasche e curando di fornire il sottosuolo necessario in aree pubbliche con concessioni gratuite e collegamenti agevolati per l’attraversamento delle strade se necessari per mancanza di aree vicine;

- Organizzare un sistema di maggiore accumulo dell’acqua, anche con la costruzione di serbatoi di riserva, in modo da poter sopperire alle carenze in caso di eventi straordinari quali rotture, interruzioni delle condotte, riparazioni etc.;

Sono queste alcune delle ragioni per le quali, con assoluta serenità e nell’esclusivo interesse della città di Agrigento, i consiglieri comunali dell’Ulivo Hamel, Lauricella e Licata invitano l’Amministrazione Comunale a soppesare ogni passaggio ed ogni scelta connessa alla realizzazione del dissalatore, affinché quella che oggi viene annunciata come una possibile vittoria contro la sete, per carenza di attenzione ed approssimazione, non diventi una nuova sconfitta per i cittadini di Agrigento che saranno costretti a pagare per tre volte di più lo stesso quantitativo di acqua di cui oggi fruiscono.

 

A margine delle considerazioni espresse, i Consiglieri dell’ulivo Hamel, Lauricella e Licata registrano l’ennesimo termine per il completamento degli impianti (entro sei mesi, quindi nel luglio 2005), riavviano il contatore dei giorni nella speranza che, dopo 7 scadenze annunciate e poi mancate, anche questa ultima promessa non sia la solita manovrina dilatoria.

Agrigento, 26.01.2005

I Consiglieri: Nello Hamel - Salvatore Lauricella – Giuseppe Licata

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