12.02.2005
Le ultime sull'economia. FASSINO: QUATTRO LEGGI DA CAMBIARE Conflitto d'interessi, la Gasparri, la legge 30 e le leggi Moratti. Sono queste le leggi che sarebbero da cambiare secondo il leader della Quercia, Piero Fassino. Il segretario dei Ds che ha parlato nell'ambito della trasmissione 'Conferenza stampa' su Rai Uno, ha spiegato infatti che: 'alcune leggi vanno cambiate; sono contrario a dire abolite; questa e' un'altra invenzione del circo mediatico, perche' nessun vincitore delle elezioni deve abolire tutto quello che c'era prima'. Il segretario dei Ds entra poi nel dettaglio dei provvedimenti motivando perche' sarebbe utile cambiarle: 'La brutta legge sul conflitto d'interessi - dice - perche' non lo regola; la legge Gasparri, perche' non garantisce il pluralismo; la legge 30, perche' la flessibilita' non puo' tradursi in precarieta' e, infine, vanno riviste le leggi Moratti'. ------------------- FAZIO OTTIMISTA SU PROSPETTIVE 2005 PER ECONOMIA MONDIALE Quest'anno l'espansione proseguirà Il governatore di Banca d'Italia si è detto ottimista sulle prospettive dell'economia mondiale nel suo intervento stamane al Forex. Secondo Antonio Fazio la crescita negli Stati Uniti nel 2005 dovrebbe attestarsi attorno al 3,5%. Sul sistema finanziario mondiale continuerà a pesare uno squilibrio crescente tra domanda e offerta di risparmio. Lo scorso anno un disavanzo corrente di circa 600 miliardi di dollari è stato assorbito grazie al deprezzamento del dollaro, senza gravi tensioni sui mercati. L'espansione della massa monetaria si è riflessa in modo contenuto sui prezzi al consumo grazie all'aumento della produttività e della concorrenza. --------------------------- ACCIAIERIE, FIOM: OPERAI TERNI E TORINO SONO UNITI “La Rsu dello stabilimento Ast di Torino ha deciso di proclamare scioperi articolati a scacchiera e presidi delle portinerie con le stesse modalità dello stabilimento di Terni. La decisione è stata assunta per affermare la totale solidarietà tra i due stabilimenti nella lotta che viene portata avanti, in questi giorni, contro il piano di ristrutturazione annunciato dalla ThyssenKrupp e per conquistare una reale trattativa con la multinazionale tedesca.” E' quanto dichiara in una nota Giorgio Cremaschi, segretario nazionale della Fiom-Cgil e responsabile per la siderurgia. “La decisione dei lavoratori di Torino di unificare la propria lotta con i loro colleghi di Terni - prosegue Cremaschi - ha un grande valore e risponde nella maniera migliore al tentativo dell’azienda di creare una divisione tra i due stabilimenti. Ancora una volta, la ThyssenKrupp deve rendersi conto del fatto che i suoi metodi autoritari producono l’effetto opposto a quello desiderato.” “L’intensificarsi della lotta dei lavoratori Ast è il segno che l’unica strada per risolvere la vertenza ThyssenKrupp è quella di un negoziato che si svolga nella sede più adatta: Palazzo Chigi. A tale scopo, è necessario che l’Azienda accetti finalmente di discutere davvero, senza voler più imporre le proprie decisioni.” ------------------------------ Italia, export visto frenare crescita trim4 a 0,2% trim - Consumi ancora davvero lontani dalla definizione di dinamici sommati a una timida ripresa degli investimenti ma anche a una caduta dell'export in parte compensata da un rialzo delle scorte. Questa la diagnosi tracciata dagli uffici studi sullo stato di salute della crescita italiana nel quarto trimestre.
Secondo la mediana dei 35 analisti interpellati da Reuters il prodotto interno lordo nazionale avrebbe visto nei tre mesi al 31 dicembre scorso un'espansione di 0,2% su base congiunturale e di 1,5% sullo stesso trimestre del 2003. "Per il quarto trimestre prevedo una debolezza dei consumi e un lieve rimbalzo degli investimenti ma i veri punti chiave dovrebbero essere un canale estero molto negativo, anche se quasi totalmente assorbito da un involontario accumulo di scorte" spiega Marco Valli di Ubm. CRESCITA 2004 ATTESA A 1,2/1,3% Il rallentamento in coda d'anno dovrebbe permettere alla media 2004 di assestarsi in area 1,2/1,3% -- all'interno del range tra l'obiettivo ufficiale del governo ancora a 1,2% e l'1,4% previsto a dicembre dal ministro dell'Economia. Domenico Siniscalco ha peraltro anticipato ieri che l'esecutivo valuterà l'eventualità di abbassare la proiezione sull'anno in corso, attualmente a 2,1%, anche alla luce del prudente 1,7% con rischi al ribasso previsto nei giorni scorsi dal Fondo monetario internazionale. La proiezione sul quarto trimestre si confronta comunque con il ben più brillante +0,4% su base trimestrale, equivalente a una crescita annua di 1,3%, visto nei tre mesi al 30 settembre scorso. L'accelerazione del tasso tendenziale si riconduce a un effetto statistico, confrontandosi con la crescita congiunturale pari a zero del quarto trimestre 2003. "L'anno si chiude con un peggioramento" sintetizza Valli, la cui proiezione coincide con la mediana.
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