Manifestazione sabato 19 febbraio a Roma
Inviate la vostra adesione a: info@autonomiaesolidarieta.it oppure albano@arci.it
"Non avrebbe voluto essere un simbolo, e invece lo è diventata. Non avrebbe voluto mai più vedere una guerra, e invece la guerra le è piombata addosso.
Giuliana Sgrena, "inviata di pace" per scelta e per cultura mostra, con la qualità del suo impegno, come è possibile capire e interpretare, raccontare con onestà ma al tempo stesso lottare con convinzione, attraverso la parola scritta, contro un insopportabile orrore.
Per questo salvare Giuliana, salvare la collega di Libération, Florence Aubenas, scomparsa a Bagdad deve riguardare tutti. Non è questo il momento delle divisioni e delle polemiche. Anche avendo idee diverse da Giuliana, dobbiamo tutti partecipare alla mobilitazione per salvarla.
Rifiutiamo la logica della paura, dell'intimidazione, della censura, dell'autocensura, della propaganda. I giornalisti "embedded", arruolati, raccontano inevitabilmente solo una parte della verità .
Giuliana non lo è, e ha rischiato. Giuliana è una giornalista attenta e consapevole ed è una donna coraggiosa. Come tante colleghe e tanti colleghi.
Giuliana ci manda un messaggio: l'informazione resti in Iraq, per raccontare e capire. Ne vale la pena, i cittadini vogliono conoscere.
La libertà di fare informazione dalle zone di crisi, di guerra, sarebbe negata se venisse approvata anche dalla Camera, dopo il Senato, la riforma del Codice militare di pace, legge che prevede sanzioni penali e anche il carcere per i giornalisti che fanno informazione sulle missioni cosiddette "di pace" rivelando notizie non approvate dai comandi militari.
Sono queste le buone ragioni per le quali è importante esserci tutti, il 19 a Roma, alla manifestazione indetta dal manifesto".
Prime firme:
Mariuccia Ciotta, Gabriele Polo, Paolo Serventi Longhi, Franco Siddi, Pierluigi Sullo, Roberto Natale, Silvia Garambois, David Sassoli
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LA RETE DEI CITTADINI PER L’ULIVO ADERISCE ALLA MANIFESTAZIONE LIBERIAMO LA PACE, Giuliana, Florence, Hussein, tutti gli ostaggi e il popolo iracheno
Manifestazione nazionale del 19 febbraio 2005
E INVITA TUTTI I CITTADINI A FARE SENTIRE CON FORZA LA PROPRIA VOCE CONTRO OGNI FORMA DI TERRORISMO E PER UN GRANDE PROGETTO INTERNAZIONALE CHE RIPORTI LA PACE IN IRAQ
"Dobbiamo essere consapevoli che la guerra è da tre anni elemento permanente della vita politica.
La guerra che, con la sua immediata capacità di alterare la sensibilità politica di individui e popoli, da sempre tende a restringere gli spazi della democrazia e della partecipazione e ad allargare quelli della demagogia e del populismo.
La guerra, nella quale il nostro paese è coinvolto in un contesto incerto di ingaggio che pone i nostri soldati in prima linea mentre il governo nega che il Paese sia in guerra.
La guerra quindi, ma anche la diffusione endemica del terrorismo internazionale che ci impone il tema della sicurezza e chiede al centrosinistra di avanzare proposte forti che coniughino sicurezza e libertà , democrazia, solidarietà sociale ed internazionale."
RETE DEI CITTADINI PER L’ULIVO
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