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Cremona: il progetto del Comune per garantire i servizi sociali.
25.05.2003

Riordino delle IPAB e centralità della gestione . Di Maura Ruggeri Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Cremona.

Il sistema di welfare locale è oggi al centro di una serie di processi di cambiamento mentre è cresciuta la domanda di servizi e prestazioni, soprattutto di quelle da destinarsi alle componenti fragili della popolazione.
Il processo partecipativo che ha portato alla definizione dei Piani di Zona nei Distretti ha messo in moto aspettative diffuse da parte dei diversi soggetti a vario titolo coinvolti che si attendono risposte e comportamenti coerenti.
Tuttavia le possibilità di sviluppo del sistema sono fortemente compromesse dai tagli dei trasferimenti per i Comuni e dai vincoli di bilancio; le risorse attualmente rese disponibili sul sociale, legate all'attuazione dei Piani di Zona, non sono certamente sufficienti a garantire e sostenere ipotesi di implementazione e di sviluppo.
Di fronte a questo scenario intervenire sui processi di gestione dei servizi per aumentarne l'efficienza e l'efficacia, individuando anche nuove forme gestionali, diventa una questione centrale rispetto a cui il riordino delle IPAB coerentemente con l'impostazione della Legge 328 che ne prevedeva l'inserimento organico nella rete di welfare locale, non può non dare risposte e queste risposte devono partire necessariamente da un confronto con i Comuni.

All'unanimità per una SpA

Parte proprio dal confronto con le IPAB il percorso che il Comune di Cremona intende portare avanti e che dovrebbe sfociare nella costituzione di un nuovo soggetto per la gestione del sistema locale dei servizi alla persona.
È stato infatti approvato all'unanimità, nel luglio scorso, un atto d'indirizzo del Consiglio Comunale che impegna l'Amministrazione a costituire un nuovo soggetto per la gestione dei servizi alla persona nella forma di una SPA che nasce dalla sinergia tra i tre soggetti pubblici protagonisti del sistema di welfare municipale:
- l'IPAB ex ECA, dotata di una consistente risorsa patrimoniale che, dopo l'approvazione della legge regionale di riordino delle IPAB, potrebbe più efficacemente essere messo in gioco;
- l'IPAB Soldi che gestisce una struttura di ricovero destinata a posti letto di RSA e riabilitazione geriatrica, che attualmente risente di difficoltà finanziarie causate dai tagli regionali dei posti letto, ma che ha avviato un percorso di risanamento e di forte apertura dei servizi al territorio e che rappresenta una importante risorsa per la comunità locale;
- il Comune che detiene attualmente la gestione dei principali servizi alla persona.
I tre Enti già collaborano, attraverso precisi accordi di programma, in particolare nell'area destinata agli anziani ed in quella destinata alle famiglie con minori; si è reputato pertanto opportuno dare maggiore efficacia ed organicità alle gestioni partendo dalle sinergie esistenti, riunendo in un unico centro di gestione, interventi che si presentano frammentati e lasciando in capo al Comune la funzione di regolazione e di controllo del sistema.
È stata attivata una consulenza che ha evidenziato la possibilità contenuta nell'art. 35 della finanziaria 2001 dell'affidamento diretto, senza gara, da parte degli Enti pubblici, dei servizi pubblici locali privi di rilevanza industriale in cui rientrano anche i servizi alla persona, ad istituzioni, aziende speciali SPA, costituite o partecipate dall'Ente locale.
Partendo da questo riferimento si è definita la proposta strategica di realizzare una gestione intersoggettiva dei servizi alla persona tra Comune e le due IPAB nella forma di una SPA a capitale interamente pubblico, in cui il Comune possa mantenere una funzione preminente in quanto socio di maggioranza.
Lo strumento societario in questo caso viene adottato per fini diversi da quelli tradizionali poiché il socio pubblico persegue l'interesse pubblico pur facendo ricorso a forme di diritto privato.

Le IPAB si trasformeranno in Fondazioni

La recente approvazione della legge regionale di riordino apre ora la possibilità per le due IPAB cittadine di trasformarsi in fondazioni, deputate esclusivamente alla gestione patrimoniale, che conferiranno alla società, attraverso il contratto di servizio, le funzioni gestionali.
Questo consentirà alle IPAB, che potrebbero successivamente costituire un'unica fondazione, di finalizzare la gestione patrimoniale alla riqualificazione del sistema locale dei servizi.
Si tratta indubbiamente di progetto impegnativo che sarà fattibile se, da parte dei soggetti protagonisti, si manterranno una forte coesione ed una forte determinazione, necessarie per affrontare le difficoltà e le criticità che un percorso che coinvolge gestioni e soggetti diversi inevitabilmente comporta.

I tempi

I tempi previsti sono i seguenti: entro il 2003, approvazione dello statuto, del contratto di servizio e costituzione formale della nuova società, oltre naturalmente alla trasformazione delle IPAB in fondazioni che deve avvenire rispettando le scadenze di legge.
Si ritiene che la società possa essere operativa a partire dal gennaio 2004.

n.b. Nella Foto l'assessore Maura Ruggeri.

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