20.02.2005
I genitori e il compagno di Giuliana Sgrena sono stati ricevuti oggi a Palazzo Chigi dal sottosegretario Gianni Letta. All'indomani della grande manifestazione per la liberazione dell'inviata del Manifesto, il papà della giornalista, Franco, concorda con la richiesta di estrema riservatezza sulle trattative. "Le indagini, le trattative, di quello è bene, forse, che se ne parli il meno possibile", ha detto il signor Sgrena. La marea di gente scesa ieri in piazza a Roma per chiedere il rilascio di Giuliana "ci ha tirati su di morale", ha dichiarato il padre della giornalista, che si è recato a Palazzo Chigi con la moglie Antonietta e Pier Scolari, il compagno della giornalista.
Ai rapitori di Giuliana Sgrena "diciamo: liberatela, è il miglior servizio che potete fare al popolo iracheno". All'indomani della manifestazione di solidarietà a Roma per la giornalista italiana ostaggio dal 4 febbraio della guerriglia, che ha portato in piazza mezzo milione di persone, il quotidiano il Manifesto lancia un nuovo appello per il suo rilascio.
"Giuliana è stata rapita, al nostro corpo collettivo è stato strappato un pezzo. Che ci manca terribilmente", spiega nel suo editoriale (intitolato "Con le sue parole") il direttore del quotidiano, Gabriele Polo, "Ma per farlo ricrescere abbiamo bisogno di continuare a batterci, con gli stessi argomenti di sempre, con le stesse parole di Giuliana, contro la guerra, l'ingiustizia, la sopraffazione".
Il Manifesto invoca inoltre la liberazione di Florence Aubenas e del suo interprete iracheno Hussein Hanoun e "di tutti gli ostaggi di tutte le guerre". Polo è convinto che "solo la libertà di Giuliana e la fine della guerra possono ridare un senso alla parola democrazia, laggiù come qua da noi, perché solo se si depongono le armi - da tutte le parti - le persone possono tornare a essere protagoniste del loro destino".
Sulla manifestazione all'interno della Cdl i giudizi sono diversi. Il coordinatore di Forza Italia, Sandro Bondi, intervistato dal Corriere della Sera dichiara: "Non dispero che si possa ancora organizzare" una manifestazione "unitaria di tutti i partiti" per dare "un sostegno ancora più forte all'impegno del governo" per la liberazione di Giuliana Sgrena. Secondo Bondi si è trattato di "una manifestazione dai contenuti politici accentuati" anche perché è stata "preclusa agli esponenti della maggioranza".
Il vicepresidente del Consiglio Marco Follini osserva invece che "è stata una bella manifestazione, non è stato uno spot della sinistra", aggiungendo che corteo per la liberazione di Giuliana Sgrena "è stato intenso e composto". Follini precisa di "condividere il sentimento umano dell'iniziativa", ma non nasconde "una diversa opinione politica" che lo ha convinto a non partecipare
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