Welfare Italia :: Lavoro :: Modena, sciopero generale per la sicurezza sul lavoro Invia ad un amico Statistiche FAQ
2 Maggio 2024 Gio                 WelfareItalia: Punto laico di informazione e di impegno sociale
Cerca in W.I Foto Gallery Links Documenti Forum Iscritti Online
www.welfareeuropa.it www.welfarecremona.it www.welfarelombardia.it www.welfarenetwork.it

Welfare Italia
Home Page
Notizie
Brevi
Il punto
Lettere a Welfare
Cronaca
Politica
Dal Mondo
Dalle Regioni
Dall'Europa
Economia
Giovani
Lavoro
Cultura
Sociale
Ambiente
Welfare
Indian Time
Buone notizie
Radio Londra
Volontariato
Dai Partiti
Dal Parlamento Europeo
Area Iscritti
Username:
Password:
Ricordami!
Recupero password
Registrazione nuovo utente
Brevi

 Foto Gallery
Ultima immagine dal Foto Gallery di Welfare Italia

Ultimi Links







Modena, sciopero generale per la sicurezza sul lavoro
26.02.2005

Modena Sciopero Generale per la prevenzione sui luoghi di lavoro.
SCIOPERO GENERALE 4 ore PROVINCIALE
MARTEDI’ 8 MARZO 2005
4 ORE ALLA MATTINA
(ESCLUSO PUBBLICO IMPIEGO E SCUOLA)
(PER EDILI E TESSILI 8 ORE)
PER LA PREVENZIONE E LA SICUREZZA CONTRO GLI INFORTUNI E I MORTI SUL LAVORO
CONTRO IL TESTO UNICO CHE MODIFICA E PEGGIORA LE NORMATIVE SULLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO
TURNISTI LE ULTIME 4 ORE DEL TURNO
SALVO DIVERSE MODALITA’ DECISE DALLE CATEGORIE
MANIFESTAZIONE A MODENA
Concentramento ore 9.30 Piazzale 1° Maggio (stazione autocorriere)
Corteo per le vie cittadine
Piazza Grande ore 10.30 comizio conclusivo
Renzo Bellini, segretario confederale CISL
CGIL CISL UIL di MODENA
PER LA PREVENZIONE E LA SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO
CONTRO GLI INFORTUNI E I MORTI SUL LAVORO
CGIL, CISL, UIL di Modena, a seguito dell’assemblea provinciale unitaria dei Rls/Rlst riunita il giorno 16 dicembre 2004 per una prima analisi dei dati sull’andamento degli infortuni con particolare riferimento alla nostra provincia, e per una valutazione in merito al Testo unico approvato dal Consiglio dei Ministri il 18 novembre 2004
· constatano il persistere di un elevato numero di infortuni sia in Italia che a Modena
· esprimono viva preoccupazione per le modifiche apportate alla normativa vigente in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
I dati sugli infortuni a Modena mostrano un lieve miglioramento in linea con il trend che si registra a livello regionale e nazionale.
I dati assoluti restano, tuttavia, sempre alti, nel 2003 a Modena i casi denunciati nell’industria e servizi risultano 25.360, in agricoltura 1306, mentre gli infortuni mortali sono stati 10 nel 2003 e purtroppo altrettanti nel 2004.
Dal 1991 al 2004 i casi di infortuni mortali sono stati 149, con una media di 10, 65 morti all’anno. Questi dati impressionanti indicano l’alto prezzo che i lavoratori pagano per svolgere il proprio lavoro e che devono far riflettere le istituzioni, gli organismi preposti e il sindacato, e insieme a vigilare e ad impegnare tutte le energie perché la prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro diventi una priorità condivisa.

Purtroppo, in questi primi giorni del 2005 si registrano anche a Modena incidenti gravi e persino un caso mortale, a testimonianza della gravità della situazione e della necessità di mantenere alta l’attenzione e la vigilanza da parte di tutti.

Per questo CGIL CISL UIL di Modena affermano che la sicurezza non è una questione di pura formalità, di essere in regola con le leggi e le normative, ma occorre operare perché sia diffusa la cultura della sicurezza che deve accompagnare tutte le scelte importanti del ciclo di, dalla progettazione delle macchine e degli impianti, alla organizzazione del lavoro e dei dispositivi protezione individuale, per fare prevenzione, per attuare una vera politica antinfortunistica.

Il ruolo della contrattazione aziendale sotto questo profilo ha un ruolo fondamentale, per realizzare ed estendere buone pratiche contrattuali nei luoghi di lavoro, favorire il dialogo e la partecipazione in azienda e sul territorio.
I costi della non sicurezza in termini di risorse e di vite umane sono ben più alti (posto che si possa fare un confronto)! In questo senso occorre aiutare e incentivare le imprese che si danno l’obiettivo della certificazione ambientale e una legislazione di sostegno per favorire questi processi.
Il ruolo dei Rls/Rlst costituisce un elemento fondamentale per la promozione e il miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori.

Il costituendo SIRS (Servizio di Documentazione e Informazione per Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza) di cui è già stato siglato il protocollo d’intesa, potrà fornire un contributo prezioso sia per quanto riguarda l’aggiornamento dei Rls/Rlst sulle modifiche e novità legislative e normative legate alla prevenzione dei luoghi di lavoro, sia rispetto all’accesso guidato a documentazione qualificata.

Mentre si avvertono e si denunciano con forza queste necessità, il Consiglio dei Ministri ha approvato uno schema di testo unico che non coglie assolutamente questi principi ed anzi arretra rispetto al D.Lgs 626/94.

In particolare si rileva:
Che rispetto ai contenuti degli stessi, Cgil- Cisl-Uil hanno espresso e ribadito più volte critiche ma anche formulato proposte articolate in più documenti volti a rendere il riordino legislativo efficace e idoneo per la prevenzione e la salute e sicurezza in tutte le realtà lavorative, comprese le piccole aziende
Che non vi è stato accoglimento nella sostanza, bensì il Governo ha proceduto unilateralmente all'elaborazione della proposta, trascurando anche gli orientamenti espressi dalle parti sociali nel loro insieme con un documento approvato al CNEL
Che, comunque, alla ancora grave situazione nel Paese in termini di infortuni e malattie professionali e di mancata prevenzione, il Consiglio dei Ministri risponde con misure nel complesso inaccettabili, che se rimanessero tali porterebbero, contrariamente a quanto affermato, alla deresponsabilizzazione dei datori di lavoro e ad una forte riduzione della tutela per i lavoratori
IN QUANTO


I principi generali riformulati nel testo assumono quale riferimento per la prevenzione le misure "concretamente attuabili in quanto generalmente adottate nel comparto" e non più la massima sicurezza tecnologicamente fattibile indicata dall'art. 2087 del codice civile
La programmazione delle misure di prevenzione ed altri obblighi non sono più sanzionati
L'apparato sanzionatorio è indebolito anche per effetto della trasformazione di molti decreti in norme di buona tecnica e buona prassi, peraltro rinviandone l'aggiornamento
Non è più considerato un principio di prevenzione "l'informazione, la formazione, la consultazione e la partecipazione dei lavoratori ovvero dei loro rappresentanti"
Si restringono diritti e spazi di azione di RLS e RLST, tra cui: consegna del documento di valutazione dei rischi, formazione, accesso al registro infortuni, richiesta di convocazione della riunione periodica per le aziende fino a 15 dipendenti
Si estende la possibilità del datore di lavoro di svolgere il ruolo di RSPP in aziende fino a 50 dipendenti, mantenendo come obbligo di formazione minima le sole 16 ore previste in precedenza per le aziende occupanti fino a 30 dipendenti
Sorveglianza sanitaria e apporto del medico competente nella valutazione dei rischi risultano, nell'insieme, indeboliti e così il ruolo del Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione
Tramite l'attribuzione impropria alla bilateralità del ruolo di soggetto certificatore di conformità si intaccano, contemporaneamente, funzioni e ruoli della bilateralità e autonomia dei servizi pubblici di prevenzione
Si afferma che dall'attuazione del decreto non debbano derivare oneri per la finanza pubblica, ignorando la necessità di rafforzare la rete delle strutture pubbliche a livello territoriale
Il testo è ben al di sotto dei parametri della normativa comunitaria e potrebbe intaccare anche le stesse garanzie costituzionali
CHIEDONO
Ø A Cgil-Cisl-Uil nazionali di indire un'assemblea straordinaria e generale RLS/RLST e Operatori dei Servizi di Prevenzione nei Luoghi di Lavoro e d'impegnarsi sulla base di una piattaforma unitaria rinnovata a contrastare le decisioni del Governo
Ø Alle Regioni e al Parlamento, che devono esprimere parere in merito, di impegnarsi a contrastare iniziative che diminuiscono la tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori, sostenendo tutte le necessarie modifiche alla proposta di Testo Unico del Governo e, in caso di indisponibilità dello stesso ad accoglierle, di esprimere parere negativo.
Ø Alle associazioni imprenditoriali territoriali di riaprire un vero confronto sulla piattaforma sulla sicurezza da tempo presentata e che al momento ha visto una conclusione positiva solo con l’A.P.I. e con le Centrali Cooperative.
Ø Alla Provincia e agli enti locali di aggiornare e adeguare il protocollo sugli appalti pubblici del 5 maggio 1999, che si è rivelato uno strumento importante a tutela della sicurezza dei lavoratori e per contrastare forme di lavoro e attività illegali. E’ necessario, inoltre, coinvolgere nel sistema previsto dal protocollo anche tutti gli enti e le società pubbliche (quali ad es: Università, Aziende sanitarie, Municipalizzate, Acer, C.A.P., ecc).
Ø Analogo strumento va previsto anche per le iniziative private in presenza di significativi interventi di urbanizzazione e di edilizia assunti dal General Contrctor e dall’insieme delle imprese appaltatrici.
Ø Alle istituzioni locali ed agli Enti preposti la predisposizione di uno specifico progetto per monitorare e salvaguardare le condizioni di salute e sicurezza sul lavoro di quanti operano all’interno delle cosiddette “Cooperative spurie”.
CGIL-CISL-UIL DI MODENA
SI IMPEGNANO
a proseguire nelle iniziative
· anche allargando la rete di rapporti e confronti di merito con parlamentari eletti nel territorio modenese, associazioni, nonché, qualora e nel momento in cui intravedessero unitariamente prospettive positive, anche con le associazioni datoriali,
· al fine di sostenere e ulteriormente approfondire e rafforzare gli obiettivi di cambiamento e miglioramento dell'articolato di Testo Unico
· a mantenere informati e partecipi RLS, RLST e operatori SPSAL degli sviluppi che si produrranno ad ogni livello durante le varie fasi dell'iter di approvazione del provvedimento


A sostegno di queste ragioni Cgil Cisl Uil Modena indicono una mobilitazione di 4 ore di tutti i lavoratori dipendenti dei settori industria, artigianato, commercio e servizi per il giorno 8 marzo 2005 e impegnano tutte le strutture territoriali in una vasta campagna di informazione e di assemblee nei luoghi di lavoro.
Per affermare la cultura della prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro. Per fermare lo stillicidio di morti e incidenti sul lavoro che anche nel 2005 ha già fatto le prime vittime.

Welfare Italia
Hits: 1796
Lavoro >>
I commenti degli utenti (Solo gli iscritti possono inserire commenti)
Terza pagina

Sondaggi
E' giusto che Bersani si accordi con Berlusconi per le rifome ?

Si
No
Non so
Ultime dal Forum
La voce del padrone di Lucio Garofalo
Salotti culturali dell'Estate bolognese
Pippo Fallica querelo' Corriere della Sera e La Sicilia?
NO LEADER, NO PARTY di Luigi Boschi
UN PARTITO LENINISTA (LEGA) CHE SPOSA IL VATICANO di A.De Porti
POESIA DI VITA di Luigi Boschi
La vita spericolata del premier di Silvia Terribili
Romea Commerciale di Orlando Masiero
Sondaggio, 15mila i voti finora espressi
Buon che? di Danilo D'Antonio
L'Italia è una Repubblica "antimeritocratica" fondata sul lavoro precario
LA PROTESTA DEI SANGUINARI di Luigi Boschi
L'AQUILONE STRAPPATO di Antonio V. Gelormini
Il reality scolastico su "Rai Educational"
Vuoto indietro diventa proposta di legge,





| Redazione | Contatti | Bannerkit | Pubblicità | Disclaimer |
www.welfareitalia.it , quotidiano gratuito on line, è iscritto nel registro della stampa periodica del Tribunale di Cremona al n. 393 del 24.9.2003- direttore responsabile Gian Carlo Storti