26.02.2005
Ucraina: dopo abbraccio Nato, pressing per ingresso Ue BRUXELLES - Incassata una decisiva apertura di credito da parte della Nato, ora l'Ucraina prova ad accelerare le tappe del cammino che dovrebbe portarla - in un futuro neppure troppo remoto - a entrare a pieno diritto nell'Unione europea.
Se ieri a Bruxelles, partecipando al vertice della Nato insieme a George W. Bush e ai capi di stato europei, era riuscito a farsi aprire le porte dell'Alleanza atlantica, oggi il nuovo presidente della ex-repubblica sovietica, Viktor Yushenko, ha messo altro fieno nella cascina delle sue aspirazioni occidentaliste, ottenendo dal presidente della Commissione europea, Josè Manuel Durao Barroso, l'assicurazione che l'esecutivo Ue è "pronto a fare qualunque cosa per sviluppare, monitorare e mettere in pratica" il 'piano d'azione' sottoscritto con l'Ucraina due giorni fa.
Volato nel pomeriggio a Strasburgo, per concludere con gli europarlamentari la sua 'tre giorni' di 'full immersion' euro-atlantica, il leader della 'rivoluzione arancione' - corroborato anche dalla calorosa accoglienza dell'emiciclo - ha ipotizzato che l'Ucraina possa avviare il negoziato di adesione all'Unione europea nel 2007, avendo completato entro i prossimi tre anni il piano d'azione sottoscritto lunedì a Bruxelles con l'Unione europea e soddisfatto i criteri politici di Copenaghen.
Nel suo intervento a Strasburgo, Yushenko ha ringraziato il Parlamento sia per il sostegno ricevuto nelle fasi che hanno preceduto il voto presidenziale, sia per l'adozione, a gennaio, della risoluzione con la quale apre alla prospettiva di un ingresso dell'Ucraina nell'Unione europea. Quanto alla data ipotizzata per l'inizio dei negoziati, il presidente dell'Europarlamento Joseph Borrell ha spiegato di ritenerla una "proposta ragionevole". "C'è la fase che inizia con il piano d'azione di tre anni, poi ci saranno le fasi successive", ha osservato Borrell, sottolineando che "il presidente non ha detto di volere cominciare i negoziati domani o dopodomani. Quindi questa mi sembra una proposta ragionevole. Non si può andare controcorrente. Occorre seguire i tempi normali".
Di ingresso nell'Ue, secondo quanto spiegato da fonti ufficiali della Commissione, Yushenko e Barroso oggi a Bruxelles non hanno parlato. Ma le dichiarazioni rilasciate del numero uno di palazzo Berlaymont sembrano delineare una maggiore apertura nei confronti dell'Ucraina, con la quale il dialogo, finora, era stato impostato nell'ottica di un rapporto di buon vicinato.
"Siamo pronti a fare qualunque cosa per sviluppare, monitorare e mettere in pratica questo piano ambizioso", ha rimarcato infatti Barroso, ribadendo come il Vecchio continente sia fortemente interessato a "un rapporto più forte e più stretto con l'Ucraina" e perseguirà questo obiettivo con un "approccio molto pragmatico". ATS
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