26.02.2005
Minori: ecco come è andata l'audizione di Grazia Sestini di Benedetta Verrini (b.verrini@vita.it) Il sottosegretario ha fatto "un quadro chiaro della situazione dell'abbandono dei minori stranieri e italiani". Le osservazioni di Marida Bolognesi, componente della Bicamerale “Un intervento positivo, che chiarisce il quadro sulla situazione dei minori abbandonati in Italia”, così l'onorevole Marida Bolognesi (Ds), esperta di adozioni e componente della commissione Bicamerale per l'Infanzia, ha commentato l'audizione di ieri sera del sottosegretario al Welfare Grazia Sestini.
Nell'ambito dell'indagine conoscitiva avviata dal Parlamento, la Sestini ha fornito nuovi dati dividendo il fenomeno tra minori italiani e stranieri. Mentre sui primi verte il piano per la chiusura degli istituti entro il 2006 e la promozione dell'affido familiare, per i minori stranieri il quadro è più variegato e richiede interventi anche di cooperazione allo sviluppo. Dal 2000 al luglio 2003, ad esempio, sono stati 7.040 (di cui 5.883 senza permesso di soggiorno) i minori stranieri non accompagnati segnalati nel nostro paese; il 28,1% di nazionalita' albanese, il 25,9% marocchina e il 20,7% rumena; la loro eta' si concentra nella fascia 14-17 anni (84,6%); l'82% delle segnalazioni proviene per il 24% dalla Lombardia, per il 15,6% dal Lazio, per il 10,9% dalla Puglia e dalla Emilia Romagna.
“La fascia d'età elevata fa pensare a ragazzi che giungono in Italia alla ricerca di opportunità di lavoro o di una vita migliore, ma che comunque rischiano di essere preda di racket”, commenta la Bolognesi. “Per questo ho chiesto al sottosegretario se non sia possibile avviare delle partnership con il ministero degli Esteri e le ong per fare un lavoro mirato di cooperazione direttamente nei paesi di provenienza, in modo da stroncare il fenomeno dell'ingresso in clandestinità di minori non accompagnati e da offrire, allo stesso tempo, opportunità di formazione e professionalizzazione”.
Riguardo ai minori italiani ancora in istituto (2.600), ''Non tutti - ha precisato Sestini - sono in stato di Abbandono”. Per questo il ministero investe sull'afffido familiare, forma di accoglienza temporanea che non recide i legami parentali originari. Che ci sia interesse, per l'affido, è indubbio: il numero verde del ministero (800.196.196) ha ricevuto 6mila contatti in un mese. Ma resta difficile che la misura possa soddisfare interamente i bisogni, anche perché è poco sostenuta finanziariamente. “E' vero che, come ha detto il sottosegretario, è possibile percorrere anche la strada dell'affido professionale”, prosegue la Bolognesi. “Ma io ritengo che il vero passaggio stia nell'invitare i tribunali dei minori a proseguire nella sperimentazione, già realizzata dal tribunale dei minori di Bari, a considerare questi bambini, che si trovano de facto in condizioni di semi-abbandono, come destinatari di provvedimenti speciali, come l'adozione aperta e mite. Ciò permetterebbe di farli accogliere presso le famiglie in modo più stabile, con una diversa prospettiva educativa e di vita, e con maggiori tutele, senza togliere del tutto il legame giuridico con i genitori naturali”.
fonte www.vita.it
Welfare Italia
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