26.02.2005
Approvati dalla Regione Lombardia gli standard per i servizi a disabili e minori I Comuni in prima linea per una serie di servizi prioritari alle famiglie
Due importanti provvedimenti sono stati assunti dalla Regione Lombardia prima della pausa imposta dalla ormai prossima scadenza elettorale di aprile. La Giunta ha infatti approvato la delibera relativa agli standard dei servizi per disabili, per minori, per l’infanzia, nonché dei requisiti minimi strutturali e organizzativi per l’autorizzazione al funzionamento dei servizi sociali di accoglienza residenziale per minori e disabili. “Si tratta di provvedimenti particolarmente attesi – evidenzia Giacomo Bazzoni, presidente del Dipartimento Politiche Sociali e Welfare – che sono il frutto anche di un intenso lavoro preparatorio che la Regione ha voluto con il Tavolo del terzo settore e con Anci Lombardia. Appare così in modo sempre più evidente che i comuni della Lombardia hanno raccolto la sfida della Legge Turco. Siamo sempre più interfaccia da un lato della Regione e dall’altro siamo al centro della programmazione socio-assistenziale anche attraverso una più intensa relazione con il territorio, terzo settore, il privato sociale, il volontariato, la Caritas, le Parrocchie. I dati lombardi parlano da soli. Dopo la stangata della finanziaria emerge ancora più chiaro il forte impegno dei comuni che, da un lato, rispondono per oltre l’80% alle esigenze di bilancio mediante entrate proprie e dall’altro forniscono risposte sempre più qualificate nel settore del servizio sociale, con una spesa pro-capite superiore di ben sei volte alla media nazionale”. “In questo quadro di impegno complessivo – sottolinea ancora Giacomo Bazzoni – Anci Lombardia non può che esprimere apprezzamento per le iniziative assunte dalla Regione, che è stata certamente tra le prime e tra le più disponibili al confronto con i Comuni sulle politiche del Welfare. Il rapporto con la Regione Lombardia si è fatto insomma intenso e aperto. E la stessa richiesta di realizzare una sola rete di protezione sociale unificando il sistema delle Assi, con quello dei comuni, ha trovato positivo riscontro tenendo conto della necessità di ridurre le spese di sistema onde sviluppare sempre più nuovi servizi alla persona. Quello che non può venir meno, e che anzi deve crescere, è l’apporto nazionale al welfare. Invece abbiamo assistito con le ultime Finanziarie a raffiche di tagli che hanno portato ad una riduzione di 1/3 dei fondi complessivi per il settore, mentre non è stata raggiunta la necessaria intesa con il Governo sui Lea e Liveas, onde garantire i livelli essenziali di assistenza alla popolazione”. “Come Anci Lombardia esprimiamo dunque due diversi livelli di giudizio – conclude il responsabile del Dipartimento – nella consapevolezza che con i nuovi eletti in Regione intendiamo da subito, non appena saranno insediati, riaprire il confronto sulle nuove esigenze segnalate dai Comuni. Sulle Politiche Sociali intendiamo anche realizzare, in collaborazione con ANCITEL Lombardia, una serie di convegni su alcune tematiche definite “urgenti” per meglio delineare una rete di sostegno alle Amministrazioni Comunali e alle famiglie che ogni giorno vivono questi importanti e non prorogabili problemi”.
fonte: Anci Lombardia
Welfare Italia
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