2.03.2005
È in corso la raccolta di firme a sostegno della legge di iniziativa popolare per il diritto d'accesso agli asili nido e alle scuole dell'infanzia. La raccolta dovrà terminare il 20 maggio per permettere il controllo delle firme entro il 2 giugno 2005 (6 mesi dopo il deposito della proposta di legge in Cassazione, il 2 dicembre 2004).
La legge afferma il principio secondo il quale deve essere garantito alle bambine e ai bambini il diritto ad avere pari opportunità di educazione e di istruzione, di cura, di relazione e gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali (dall’ Art. 1 della legge).
"L'asilo nido - dichiara Bassoli vicepresidente del Consiglio regionale lombarda - deve essere sentito come esigenza della comunità , non deve più essere considerato un servizio a domanda individuale. Inoltre a tutti i bambini deve essere assicurato il diritto di accesso alla scuola dell'infanzia, definendo, in tutto il territorio nazionale, standard di qualità universali validi sia per il sistema pubblico sia per quello paritario, valorizzandone il ruolo decisivo nel percorso di formazione che, partendo dal nido, accompagna il bambino alla scuola primaria. Secondo la legge proposta, lo stato deve istituire un fondo apposito da finanziare con 400 milioni di euro per il primo anno, 450 milioni per il secondo anno, 500 milioni per il terzo, 550 milioni per il quarto, 600 milioni per il quinto e 650 milioni per il sesto anno a decorrere dall'esercizio 2005. "L'Italia e la Lombardia - prosegue l'esponente diessina - investono ancora troppo poco in politiche per l'infanzia. Il numero dei posti nido è del tutto insufficiente: in Europa l'Italia è terzultima. La media lombarda (10%) si attesta appena al di sopra del livello nazionale (7,4%) molto al di sotto di Paesi come Francia (29%) e Danimarca (64%). L'Europa propone, ad ogni Paese, l'obiettivo di raggiungere il 33% entro il 2010: è un traguardo ambizioso che si potrà perseguire se lo facciamo diventare una priorità delle politiche pubbliche". È desolante l'analisi delle politiche messe fin qui in atto da parte della Regione: "La legge regionale 23/99, - conclude Bassoli - dal 2000 al 2003 ha finanziato in tutto 246 progetti per gli asili nido. Soltanto il 22% dei progetti, però, ha durata superiore ad un anno. Per quanto riguarda gli asili aziendali, nel 2003 hanno beneficiato di circa 8 milioni di finanziamento e hanno portato in tutto 1578 posti nuovi".
Ulteriori informazioni: http://www.consultarodari.org/
(mt)
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