8.03.2005
Il 9 marzo, alle ore 15.00 presso Sala Conferenze della Stazione Marittima al Molo Beverello, Napoli è stata riconvocata l'assemblea dell'ATO 2, alla quale prenderanno parte i sindaci dei 138 comuni delle province di Napoli e Caserta che rientrano nel suddetto Ambito Territoriale Ottimale. All'ordine del giorno della riunione la sospensione della gara di appalto per la svendita e la privatizzazione dell'acqua, un provvedimento deliberato nel novembre scorso e che ha suscitato le proteste e l'opposizione da parte di un ampio fronte di forze politiche, movimenti e cittadini in lotta per la difesa dell'acqua come bene comune e non come merce da svendere alle multinazionali del settore.
I comitati civici in difesa dell'acqua di Napoli e Caserta fanno appello ai sindaci dell'Ato2 a partecipare a quest'importantissima riunione evitando così, come successo nell'ultima convocazione, di non raggiungere il quorum necessario a deliberare in merito alla sospensione e al ritiro del provvedimento del 23 novembre che ha aperto le porte all'ipotesi nefasta della privatizzazione dell'acqua; un'ipotesi che, dove ha trovato concretizzazione, si è tradotta solo in maggiori costi e minore qualità del servizio per gli utenti. Un'ulteriore richiesta è quella di riprendere in considerazione l'opzione della gestione pubblica (affidamento in house) - come prevede l'art.14 DL 269/2004 e l'art.113 comma5/bis DL 267/2000 - in quanto è la sola a garantire diritti, legalità e solidarietà nel governo del sistema idrico integrato.
"Mentre nelle città d'Italia dove è avvenuta la privatizzazione, ora si discute di come attuare una ripubblicizzazione dell'acqua, qui in Campania il centro-sinistra vuole portare avanti questa privatizzazione, la più grande finora attuata visto che riguarda oltre tre milioni di cittadini" dichiara Consiglia Salvio, rappresentante dei Comitati civici in difesa dell'acqua. "In questi giorni di campagna elettorale si sprecano le promesse dei candidati a prendere impegni contro la privatizzazione dell'acqua, tuttavia è solo attraverso la mobilitazione e la vigilanza democratica che possiamo imporre ai nostri rappresentanti politici di ascoltare le nostre ragioni, affinchè gli interessi e i profitti delle multinazionali non prevalgano sull'interesse della collettività ".
Per questo, in occasione della convocazione della riunione dell'ATO2, i Comitati Civici in difesa dell'acqua promuovono un presidio alle ore 15.00 presso la Stazione Marittima,Sala Conferenze al Molo Beverello di Napoli, e invitano tutti i cittadini a prendere parte a quest'iniziativa sensibilizzazione sul tema importante della difesa dell'acqua come bene comune dell'umanità .
Nei giorni scorsi la Commissione pastorale “No alla privatizzazione dell’acqua” della Diocesi di Caserta, presieduta dal vescovo Raffaele Nogaro, ha spedito una lettera ai sacerdoti che segnala la mobilitazione che associazioni e movimenti stanno facendo per far annullare la delibera e creare consensi rispetto alla gestione pubblica dell'acqua per offrire migliori garanzie ai cittadini. "Occorre aiutare la nostra gente a capire che l’acqua è un bene fondamentale per la vita delle persone e che essa, da sempre, è stata considerata un bene demaniale, che appartiene, cioè, a tutti i cittadini. La qualità della vita dell’essere umano è seriamente compromessa quando essa viene, in qualche modo, contaminata e senza di essa l’esistenza stessa, non solo della persona umana, ma di ogni essere vivente, automaticamente, verrebbe meno. E in particolare, in questo determinato momento storico, la questione della privatizzazione dell’acqua, non solo, è di vitale importanza."
Rete Lilliput - lunedì, 07 marzo, 2005
Fonte: http://www.unimondo.org
La lettera del vescovo: http://unimondo.oneworld.net/article/view/104353/1/
mt
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