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Donne che lavorano con il cuore |
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9.03.2005
Donne che lavorano con il cuore". Ottimo riscontro di pubblico a Cadelbosco alla presentazione del libro sul lavoro e l'emancipazione femminile CADELBOSCO DI SOPRA (RE, 8 mar. 2005) - Grande successo di attenzione e di pubblico lunedì sera a Cadelbosco di Sopra per la presentazione del libro "Donne che lavorano con il cuore". L'iniziativa, organizzata dal Comune di Cadelbosco in collaborazione con Aliberti editore, ha visto la partecipazione dell'autrice Laura Pazzaglia e dell'on. Elena Montecchi, che hanno ripercorso e commentato le scelte di vita delle 15 "eroine del quotidiano" narrate nel libro.
Nel suo intervento Laura Pazzaglia ha messo in evidenza quanto sia forte il senso di autonomia e di indipendenza di queste donne che le aiuta a compiere scelte difficili, spesso controcorrente, e le porta ad assumersi totalmente la responsabilità delle loro passioni. Passioni vissute con umiltà e dedizione, prive di qualsiasi retorica, che diventano vessilli di libertà e di indipendenza, esempi e punti di riferimento per tutte le donne. E quanto sia importante il ricordo.Il ricordo che trasmesso dalle madri e dalle nonne che negli anni sono state costrette ad apprendere la difficile arte della mediazione, mettendo in atto strategie di conciliazione che hanno permesso loro di sopportare le enormi responsabilità attribuite dai ruoli e dai tempi. Da qui l'importanza di sostenere e rafforzare l'autonomia e l'indipendenza delle donne attraverso nuove strategie culturali in grado di creare società dinamiche e forti, in cui favorire l'emancipazione e lo spirito imprenditoriale.
Particolarmente significativo il contributo dell'on. Montecchi che ha riportato l'attenzione sulla condizione delle donne immigrate in Italia e in particolare a Reggio. Ancora molti, troppi, i problemi di queste "donne invisibili" che, nonostante vivano nella nostra società , moderna e civilizzata, sono costrette a subire stili di vita primitivi imposti dai loro uomini. Uomini che le mantengono in una condizione di sudditanza fisica, psicologica, morale e culturale dalla quale le donne stesse, nei loro paesi d'origine, stanno cercando di emanciparsi.
Un invito forte quindi rivolto al pubblico presente in sala a non dimenticare queste realtà che si trovano, celate, in mezzo a noi. Un invito altresì agli insegnanti a non chiudere gli occhi di fronte a queste ragazze nate in Italia e costrette a vivere in condizioni d'inferiorità , secondo leggi e tradizioni che non ci appartengono, ma che accettiamo tacitamente a causa della nostra pigrizia o, peggio, della nostra indifferenza. Un invito infine a combattere ogni forma di estremismo di cui a farne le spese, storicamente, sono sempre le categorie più deboli e in particolare le donne.
Alla vigilia della Festa della Donna appare ancora giusto e opportuno rivendicare il ruolo attivo e paritario delle donne nel modo del lavoro e nella società , affinché siano loro riconosciuti gli stessi diritti e le stesse opportunità .
L'iniziativa è il primo appuntamento di un nuovo percorso culturale che vedrà affiancati per l'intero anno il Comune di Cadelbosco e gli Editori reggiani nella presentazione di libri e saggi. La rassegna si propone diabbinare alla promozione di un'opera letteraria l'approfondimento di temi di ampia rilevanza sociale.
gcst
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