10.03.2005
PAPA: VELTRONI, "CONTINUA A NAVIGARE CONTROCORRENTE" "La cosa che a me piace di questo Papa e' il suo navigare controcorrente". Lo ha confidato Walter Veltroni, in una lunga intervista rilasciata a Telepace. "In un mondo nel quale i problemi spesso si risolvono attraverso la guerra - ha spiegato il sindaco di Roma - il Papa manda un grande messaggio di pace. In un mondo molto edonista il Papa manda dei messaggi di segno opposto, con una grandezza al loro interno tale da collocare questi messaggi come un grande antidoto rispetto ai rischi della societa'". E proprio questo rappresenta, per Veltroni, "un grande insegnamento per tutti, laici e cattolici". Ma il Papa, oltre a lanciare continui messaggi attraverso le sue parole e ultimamente anche solo con i suoi gesti, ha contribuito a proiettare nel mondo l'immagine della citta' di Roma. "Tutta la storia di questo papato - ha osservato Veltroni - e' una storia di dialogo, di incontro multi religioso, di porte aperte, di frontiere di dialogo che si conquistano. E se Roma, oltre a essere la sede del papato, e' anche la citta' in cui grazie a questo papa si sono succeduti questi gesti, questo da' della citta' l'immagine che io vorrei avesse: una grande citta' aperta". E a proposito dell'impegno di Giovanni Paolo II per la costruzione di nuove chiese nelle periferie di Roma e nei quartieri lontani dal centro, Walter Veltroni ha affermato che e' stato proprio il Papa che "voleva dare ai fedeli dei luoghi dove incontrarsi e voleva dare i luoghi migliori possibili". "La cosa che io credo sia molto importante - ha detto ancora il sindaco - e' quella di considerare, come noi consideriamo, la presenza della Chiesa una presenza fondamentale in ogni parte della citta'. I fedeli devono avere dei luoghi dove potersi incontrare il piu' vicino possibile al luogo dove vivono, vanno a scuola, lavorano". Veltroni ha anche voluto ricordare che "ogni volta che mi trovo a incontrare il Papa torniamo sempre su questo tema delle 300 parrocchie che lui ha visitato e anche un po' sul dispiacere che ha di non aver concluso questo giro". Al termine dell'intervista, Piero Schiavazzi ha chiesto al sindaco di Roma se dopo che "il card. Ratzinger si e' rallegrato di sentire il Papa parlare in tedesco, non si aspetta di sentirsi dire in romanesco 'Damose da fa', la stessa espressione cioe' che il Papa aveva rivolto al clero romano in un incontro di qualche tempo fa. E Veltroni ha risposto: "spero di si'. Quel 'damose da fa'' rimane nella storia". "Quello - ha spiegato infatti - e' veramente il linguaggio della Roma che ha il cuore, della Roma che fa, della Roma che vuole fare. Non solo e' stato bello che il Papa pronunciasse delle parole nella nostra lingua, ma che pronunciasse quelle parole". La frase, del resto, ha concluso Veltroni "e' un programma da tutti i punti di vista, da quello religioso a quello civile e a quello anche personale".
gcst
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