27.05.2003
Le opposizioni oggi sarebbero maggioranza nel paese. Certo, il voto di domenica è stato un voto amministrativo, certo il campoione non è omogeneo, certo... Resta comunque un dato: una forte affermazione del centrosinistra e una flessione delle forze legate alla maggioranza. Insomma, «è una netta vittoria del centro sinistra». Non ci sono dubbi secondo Piero Fassino: i dati parlano da soli.
E proprio di cifre, numeri s'è parlato nella conferenza stampa, tenuta da Piero Fassino all'indomani del voto. Dalla proiezione nazionale elaborata dai diesse, il centro sinistra recupera più di cinque punti dalle politiche del 2001, mentre in forte ribasso il centro destra, che stando a questi dati, scenderebbe del cinque per cento. È un segnale forte per la sinistra, anche se - va ripetuto - «queste sono solamente elezioni amministrative, si può ricavare la tendenza degli elettori, una speranza per il futuro. Non si è raggiunto un traguardo, da qui si continua a lavorare».
Trend positivo nelle province, la sinistra batte cinque a quattro il Polo, tre province su dodici sono ancora impegnate nel confronto con il ballottaggio, peraltro del tutto aperto. Roma, Massa Carrara, Foggia, Benevento ed Enna sono guidate da presidenti della provincia di sinistra, l’esito straordinario è senza dubbio Roma, dove Gasbarra, presentato dalla coalizione di sinistra ha superato il presidente uscente Moffa di dieci punti.
Fassino non è pessimista neache per quanto riguarda la situazione in Sicilia. Non si può negare la riconferma del centro destra, ma c’è da notare la progressione della sinistra, «c’è una netta inversione di tendenza», si può lavorare per i ballottaggi di Caltannissetta, Siracusa e Trapani e si registra una buona vittoria in comuni importanti, come Augusta e Comiso. «L'onda del 2001 che ha spostato i consensi nel Nord, sta diventando nazionale, nel mezzogiorno, ed in parte in Sicilia, la sinistra recupera».
Da questo incontro elettorale si può riscontrare senz’altro che «la Destra frana in modo significativo, Forza Italia dimezza i suoi voti», questo perché «è debole e fragile» il consenso ottenuto lo dimostra appieno. Questo voto presenta tendenze omogenee, il ciò consente una lettura politica. Rimane così sconfitto Berlusconi a cui gli italiani non hanno riconfermato la fiducia ed è costretto a pagare il comportamento tenuto durante la conduzione della campagna politica, fatta di risse e lunghi monologhi televisivi non l’hanno aiutato.
Non manca una nota fortemente polemica circa il ruolo assunto dalla televisione, in particolare dall'informazione trasmessa dal Tg1 e Tg2 che Fassino definisce con insistenza: «Opera consapevole di disinformazione». I telegiornali hanno dato notizie incomplete e sbagliate durante tutto il pomeriggio di lunedì. Un esempio per tutti, a Sondrio si dava per certa la vittoria del centro destra fino a tarda sera, mentre i due candidati in realtà vanno al ballottaggio. Nota significativa: il centro di elaborazione dati dei Ds aveva già dalle 16.30 proiezioni corrispondenti quasi in toto con il risultato finale. Fassino ribadisce il suo sconcerto per il comportamento della Rai: «La televisione di Stato ha assunto un profilo rumeno. Ci rivolgeremo alla commissione di vigilanza, al garante per le telecomunicazione e al presidente della Rai per denunciare il carattere fazioso e imparziale».
Berlusconi, sostenuto dalla Tv di Stato ha cercato di oscurare queste elezioni, che invece hanno dimostrato di avere carattere politico. Il governo attuale non ce la fa ad assicurare una guida adeguata, è in difficoltà . «La politica economica e quella sociale, stanno trasformando l'Italia in un paese più piccolo, più insicuro, meno certo del futuro». Un immagine disastrosa del nostro paese, per questo l'opposizione si deve caricare delle responsabilità , per far risalire l'Italia. E secondo Fassino il centro sinistra ce la può fare, guidato dai Ds. I Democratici di sinistra sono una forza al servizio dell’alleanza che con l’unità e l’impegno ha ottenuto un risultato soddisfacente. Ora si deve agire su due fronti: impegno nella prosecuzione della campagna politica per i ballottaggi e necessità di concentrarsi sulle «vere priorità dell’Italia».
Il grande impegno della sinistra: «Dobbiamo presentarci agli italiani come alternativa, lo dicono i voti». Il centro sinistra deve lavorare, lavorare per «accellerare la costruzione di un'alternativa di governo».
di Elfrida Ragazzo
da www.unita.it
Welfare Italia
Hits: 1855
Cronaca >> |