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Italiani e ambiete, necessita maggiore informazione
15.03.2005

Italiani ed ambiente: necessaria maggiore informazione
I temi ambientali sono sconosciuti per oltre la metà dei cittadini italiani. Le maggiori preoccupazioni provengono dall'inquinamento nelle grandi città, dalla sicurezza nella gestione dell'energia nucleare e dal trattamento dei rifiuti; sempre più necessaria una comunicazione chiara, trasparente e concreta, secondo il ministro Matteoli
Italiani ed ambiente, una storia da sempre contraddistinta da una scarsa attenzione, conseguenza prima di una informazione ed una formazione davvero di modesto valore.

Oltre metà dei nostri connazionali (il 52 per cento, per la precisione) risulta poco informato poco, o addirittura assolutamente non informato sui temi ambientali, mentre il 40 per cento si valuta abbastanza o molto informato, ed appena il 3 per cento molto informato. Al vertice delle preoccupazioni nei confronti dei problemi ambientali, l´inquinamento dell´aria, seguito dalle problematiche connesse alla sicurezza in materia di nucleare e dalla emergenza quotidiana fornita dalla gestione dei rifiuti; attenzione minore, invece, per abusivismo edilizio e altre forme d´inquinamento, da quello acustico, a quello idrico di fiumi e laghi, quasi sconosciuti i temi dell´elettrosmog.
Sono questi i principali risultati della ricerca realizzata dall´Ispo, l´Istituto per gli Studi sulla Pubblica Opinione, per conto del Ministero dell´Ambiente e della Tutela del Territorio, che ha monitorato, da maggio a novembre 2004, il livello di sensibilità degli italiani nei confronti dell´ambiente e che è stata presentata nel corso del convegno "La Comunicazione ambientale: informazione, disinformazione, qualità della comunicazione", promosso dal Ministero stesso e presieduto dal Ministro Altero Matteoli.

Nel corso del convegno è stato anche presentato "Lo Stato dell´Ambiente in Italia", un breve compendio di facile consultazione che analizza nove temi ambientali (rifiuti, inquinamento acustico, elettrosmog, mobilità, aria, energia, suolo e sottosuolo, natura, acqua), informando sulla situazione attuale, sulle politiche adottate, sulle leggi approvate e sugli interventi realizzati. Vediamo, in sintesi, alcuni dei dati contenuti nel Compendio

Inquinamento acustico
A fine 2003 erano 1.355 i comuni che avevano approvato la classificazione acustica del loro territorio nelle 6 fasce previste (da aree particolarmente protette a aree industriali). In fase avanzata l´attuazione dei decreti che riguardano i limiti acustici per le infrastrutture: sono stati presentati i piani di risanamento delle infrastrutture ferroviarie, mentre per quelle stradali i gestori si stanno attivando. Dal punto di vista della regolamentazione dell´inquinamento acustico, l´Italia è all´avanguardia in Europa: solo la Francia, ad esempio, ha limiti acustici per le infrastrutture

Mobilità urbana
In 22 anni, dal 1980 al 2001, il traffico annuale di passeggeri nelle aree urbane è passato da 136,4 miliardi di passeggeri chilometro a 307,9, con un incremento del 126 per cento. Le automobili hanno fatto la parte del leone in questo aumento con + 133,7 miliardi di p-Km, mentre c´è stato un decremento di - 4 miliardi p-Km con i mezzi collettivi. Nello stesso periodo anche il traffico merci su gomma è aumentato del 43 per cento. In Italia c´è il record delle auto con 60 autovetture ogni 100 abitanti (record a Roma con 76) contro una media europea di 45. Proprio il trasporto è il principale fattore di pressione per quanto riguarda le emissioni inquinanti in aria. Nelle otto principali città italiane il settore trasporti contribuisce per più del 70 per cento alle emissioni di PM10 e di ossidi di azoto e per più del 95 per cento a quelle di benzene.

Aria
Negli anni la qualità dell´aria in città è mutata con sostanziali miglioramenti per quanto riguarda le concentrazioni dei composti dello zolfo, del monossido di carbonio, del piombo e del benzene. Le criticità attuali riguardano il PM10, l´ozono e il biossido di azoto.

Bonifica dei siti
Sono stati censiti 12.797 siti da bonificare (mancano i dati di Piemonte e Abruzzo), in 1.674 la bonifica è in corso, 317 sono stati bonificati ed altri 770 sono stati bonificati con criteri regionali. Dei 50 siti di interesse nazionale, per 48 è in corso la caratterizzazione o la bonifica.

Natura
Nel 2004 è stata realizzata la carta della natura. Negli anni 2002-2004 è aumentata del 21 per cento circa la superficie delle aree marine protette. Nel 2004 sono stati istituiti due nuovi parchi nazionali (Alta Murgia e Val d´Agri) con un incremento dell´1 per cento della superficie protetta

Acqua
A 10 anni dalla legge 36 di riforma del settore idrico sono 87 (il 96 per cento) gli Ato (Ambiti territoriali ottimali) insediati. I prelievi di acqua avvengono per la maggior parte da pozzi (48,6 per cento del volume complessivo prelevato) e da sorgenti (37,8 per cento). Torino e Cagliari hanno il maggior consumo di acqua per uso potabile

Rifiuti
Ogni anno in Italia si producono 122 milioni di tonnellate di rifiuti, di cui 29,8 milioni di tonnellate di rifiuti solidi urbani. La raccolta differenziata nel 2003 ha raggiunto quota 21,5 per cento. Tra il 1997 e il 2002 la quota dei rifiuti urbani smaltiti in discarica è diminuita dell´11 per cento. Nel 2003 sono stati inceneriti l´8,8 per cento dei rifiuti urbani,

fonte:http://www.netmanager.it/
a cura della Redazione
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