26.03.2005
E-DEMOCRACY: 9,5 MLN EURO PER 57 PROGETTI AMMESSI A FINANZIAMENTI Con la graduatoria dei progetti ammessi al co-finanziamento del MIT di 9,5 milioni di euro, il CNIPA ha dato il via libera all'apertura dei nuovi 'cantieri digitali' sul tema dell'e-democracy, linea di azione con una forte propensione sperimentale, destinataria di un quota marginale di risorse economiche, ma con l'ambizione di favorire e incentivare dinamiche di adozione e sperimentazione da parte delle Regioni e delle Amministrazioni locali. Dei 129 progetti presentati - la maggior parte dei quali proposti dai Comuni (81), seguiti dalle Province (17), dalle Regioni (16), dalle Comunita' montane (15) e dalle Unioni di Comuni (3) - sono stati 57 quelli ammessi al co-finanziamento dalla Commissione di valutazione (istituita ai sensi del DPCM 14 febbraio 2002), che ha svolto i suoi lavori tra luglio del 2004 e marzo del 2005. REGIONI - La regione con il maggior numero di progetti approvati e' la Lombardia (7), che ottiene anche il co-finanziamento totale piu' alto (1.275.000 Euro). A seguire il Piemonte (5 progetti e 960.000 euro) e la Sicilia (5 progetti e 645.000 Euro). In Toscana vanno 960.000 euro per 4 progetti, mentre il Veneto si aggiudica in totale 555.000 Euro per 4 progetti. In generale e' il Centro Nord a ricevere la quota maggiore di co-finanziamento: 3.740.000 euro, davanti al Nord Ovest con 2.650.000 euro, al Centro Sud e isole (2.355.000) e al Nord Est (775.000 euro). Per quanto riguarda invece i progetti, il Centro Sud e isole e' davanti a tutti con 16 proposte approvate, piu' del Nord Ovest (15), del Centro Nord (12) e del Nord Est (7). AMBITI D'INTERVENTO - Ambiente e territorio, interventi sociali e urbanistica sono tra le politiche preferite dalle amministrazioni finanziate, anche se molti progetti finanziati si sono candidati ad attivare dinamiche di partecipazione su ambiti nuovi - come tributi, tasse locali e sanita' - che precedentemente non erano ancora stati oggetto di sperimentazione della partecipazione dei cittadini ma che rappresentano nuove frontiere del confronto e del dibattito tra cittadini e amministrazioni. GLI ENTI FINANZIATI - La meta' degli Enti ammessi al finanziamento sono comuni con meno di 5.000 abitanti. Favorire la partecipazione dei comuni piu' piccoli era una delle finalita' dell'Avviso, anche per la natura dell'iniziativa. Il livello locale risulta infatti essere particolarmente significativo per il sostegno dei processi di partecipazione, data la prossimita' tra Istituzioni locali, cittadini e associazioni, e la possibilita' di verificare direttamente i processi decisionali e i loro effetti. Non a caso l'85% dei progetti finanziati coinvolgono associazioni rappresentative della societa' civile, con la partecipazione di 450 fra associazioni di categoria, onlus, ONG, circoli etc. LA TECNOLOGIA - La maggior parte dei progetti finanziati non implementa soluzioni tecnologiche innovative, ma utilizza strumenti gia' in uso da tempo, come i forum e le mailing list. Una scelta coerente con gli obiettivi dell'Avviso, il cui focus, piu' che sulle ICT, e' mirato sui processi partecipativi che esse abilitano. Tuttavia, oltre alle tecnologie standard, alcuni progetti hanno proposto soluzioni innovative e sperimentali, a sottolineare che molte sono le applicazioni che possono essere utilizzate a supporto della partecipazione. UN CANTIERE APERTO - In quanto processo sperimentale, non vi sono ancora modelli e processi definiti o di successo per le iniziative di cittadinanza digitale, e la varieta' delle proposte progettuali - sia dal punto di vista delle dimensioni economiche che delle aggregazioni di Enti locali, delle politiche prescelte e delle tecnologie - lo conferma. Si rende necessario ora individuare e avviare i cantieri progettuali dove le Amministrazioni potranno ''sperimentare'' l'e-democracy e, nel contempo, valorizzare le dinamiche di apprendimento locali a favore di tutto il sistema nazionale.
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