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Diritto alla salute e ad un ambiente sano
26.03.2005

Roma: “Diritto alla salute e ad un ambiente sano”, due diritti che la nuova Costituzione europea garantisce ai consumatori
Si è svolta , a Roma, presso la Fondazione Europea Dragan la prima di quattro conferenze - tenute dalla Prof.ssa Anna Bartolini, Rappresentante italiano nel Gruppo Consuntivo Europeo dei Consumatori - sulla tutela dei consumatori in ambito europeo dal titolo “Il diritto alla salute e ad un ambiente sano”.

La salute, la “tutela del portafoglio” e la sicurezza alimentare sono argomenti intimamente interconnessi – ha affermato la Bartolini.

L’Italia – ha continuato la professoressa, ricordando un fatto di cronaca venuto alla ribalta non molti giorni fa – non produce latte in quantità tali da coprire tutto il fabbisogno: infatti, la metà di esso, il latte a lunga conservazione, viene importato. Ciò, nella maggior parte dei casi, non crea particolari problemi se non quando, come nel caso di alcuni stabilimenti del Nord della Francia, viene utilizzata una tecnica chiamata ultrafiltrazione. Il latte viene privato della materia grassa utilizzata per la produzione del formaggio e la “sostanza liquida” rimanente viene allungata con proteine del latte che l’ordinamento italiano vieta per l’alimentazione umana.

Questa pratica, che dura ormai da anni, oltre a costituire un danno per la salute – ha continuato Bartolini – rappresenta una vera e propria truffa economica in quanto il “latte” importato viene venduto al pubblico al prezzo di 0,45 – 0,90 centesimi di euro mentre viene acquistato dalla grande distribuzione a 0,5 centesimi di euro.

La sicurezza alimentare Рha rassicurato la professoressa Р̬ un settore cui la Commissione europea dedica da sempre particolare attenzione come dimostra la creazione di un sito web (www.rapex.org) che contiene segnalazioni, provenienti dai Paesi membri, circa la commercializzazione di prodotti ritenuti dannosi per la salute perch̩ contenenti sostanze tossiche.

Al di là degli interventi, comunque utili, delle Autorità competenti – ha concluso il membro del Consiglio – è necessario attivarsi per difendere e valorizzare, in prima persona, il nostro patrimonio alimentare così come il nostro ambiente.

gcst

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