RIFORME: EPIFANI,IMPEGNO PER IMPEDIRE DEMOLIZIONE COSTITUZIONE
Roma, "Infine, dopo il balletto di dichiarazioni e minacce di dimissioni, il Senato ha approvato la riforma costituzionale". Lo afferma il segretario generale della Cgil Guglielmo Epifani secondo il quale "una tematica cosi' delicata e importante per il paese, che richiederebbe sempre un approfondito dibattito, mirato ad ottenere un vasto consenso, e' stata liquidata con una fretta inusitata perche' divenuta materia di scambio all'interno della maggioranza".
Per Epifani le riforme costituzionali "devono essere sentite come proprie dall'intera comunita' e non possono essere espressione di una sola parte". Invece, "con grande leggerezza si e' compiuta la prima lettura di un disegno di legge che minaccia l'universalita' di diritti fondamentali, quali l'istruzione, la salute e la sicurezza; definisce una forma di governo senza riscontri nelle democrazie europee perche' basata su un premier 'assoluto' e sull'esautoramento del Parlamento; annulla qualsiasi meccanismo di garanzia esistente, privando il presidente della repubblica di potere effettivo ed aumentando i giudici della Corte Costituzionale di nomina politica; definisce un intervento talmente esteso che sono inevitabili le ripercussioni anche sulla prima parte della Costituzione".
Insomma, osserva ancora Epifani, questa riforma "segna una vera e profonda discontinuita' con la Costituzione vigente e ne mette a serio rischio i principi fondanti". La Cgil esprime "viva preoccupazione per il pesante intervento operato sulla nostra Carta e si impegnera' per impedire l'opera di demolizione dei suoi valori. Ci adopereremo da subito - conclude il leader della Cgil - perche' le lavoratrici ed i lavoratori, con il loro voto, cancellino questa sciagurata riforma".
gcst