Roma si appresta a tributare l’estremo omaggio a un grande Papa: sono attesi milioni di pellegrini che, oltre ad accedere alla città , dovranno dormire, mangiare, vivere insomma. Il raddoppio della propria popolazione non è uno scherzo per una città , sia pure attrezzata.
Ma Roma è solo un capoluogo di Regione.
Si dirà : è abituata, già durante il Giubileo ha accolto milioni di persone.
Sì, ma non nell’arco di pochi giorni e tutti insieme; milioni di persone che devono muoversi nella città , tutti convergendo verso e da una stessa meta: il Vaticano.
Ma Roma è solo un capoluogo di Regione.
Verranno centinaia di capi di Stato, percorreranno la città con le loro rappresentanze diplomatiche (non dimentichiamo che a Roma ci sono gli Ambasciatori e i Consolati di tutti gli Stati, ma anche gli Ambasciatori presso la S. Sede, quindi rappresentanze duplicate e tutte impegnate in questi giorni) con i relativi seguiti, giornalisti, troupe radio-televisive e necessarie scorte.
Ma Roma è solo un capoluogo di Regione.
Tutto il mondo avrà gli occhi rivolti a Roma, alla Città del Vaticano: lo spazio aereo sarà interdetto, la sicurezza e la mobilità saranno sotto stress: dopo quasi 27 anni ci sarà un Conclave (la cui durata è sempre incognita) e oggi la globalizzazione induce il mondo intero all’attenzione verso questi eventi, non più circoscritti al mondo cattolico.
Ma Roma è solo un capoluogo di Regione.
Ecco questa è la grande trovata di un Governo che ha deliberatamente voluto umiliare la Capitale togliendole la qualifica, le attribuzioni, i fondi necessari a svolgere il suo ruolo in modo dignitoso e adeguato alla sua responsabilità .
Per far piacere a un partito che non raggiunge il 4% dei voti.
Che grande coalizione! Che visione politica!
Che tristezza!
Simona Giovannozzi
Roma 4 Aprile 2005
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