L'Europa (eccetto l’Italia…) si mobilita per i giornalisti rapiti e scomparsi. Di Roberto di Nunzio
Roma, 08 Aprile 2005. E’ di qualche giorno fa l'appello lanciato dagli editori, dai direttori e dai giornalisti di 142 testate giornalistiche europee (con l'eccezione di quelle italiane) al Presidente del Parlamento Europeo in favore della liberazione di Florence Aubenas e Hussein Hanoun inviati di “Liberation” e dei colleghi romeni rapiti in Iraq che si trovano ancora sequestrati. Senza dimenticare i reporter Guy André-Kieffer e Fred Nérac scomparsi senza più dare notizie rispettivamente in Costa d'Avorio e Iraq.
Nell'occasione della diffusione dell'appello, sono stati esposti a Parigi e in numerose città europee, accanto a quelli di Florence Aubenas e Hussein Hanoun, i ritratti di Marie-Jeanne Ion, giornalista della Tv privata romena "Prima TV", il suo cameramen Sorin Miscoci e l'inviato del quotidiano di Bucarest "Romania Libera" Eduard Ohanesian, sequestrati alla periferia di Baghdad lo scorso 28 marzo.
Come Reporter Associati lanciamo un appello perché si torni alla mobilitazione per chiedere la liberazione dei reporter ancora sequestrati e perché si faccia luce sulla scomparsa di Guy André-Kieffer e Fred Nérac.
Ci rivolgiamo a tutti gli organi di informazione, a tutti i media on-line, alle forze politiche nazionale e locali perché si manifesti tutta la solidarietà della quale siamo capaci, dimostrata per il rapimento di Giuliana Sgrena. Ci sentiamo vicini alle redazioni dei colleghi rapiti e scomparsi, e chiediamo che anche il nostro paese si adoperi in ogni modo per favorire la liberazione dei reporter sequestrati in Iraq e per conoscere la sorte dei due colleghi dei quali non si hanno più notizie.
Facciamo nostro e rilanciamo il testo dell’appello in favore dei colleghi francesi e romeni inviato lo scorso 5 aprile al Presidente del Parlamento Europeo che è alla base della mobilitazione europea firmato dai rappresentanti di 142 testate giornalistiche della Germania, Spagna, Olanda, Romania, Olanda, Portogallo, Slovacchia, Repubblica Ceca, Norvegia, Danimarca, Polonia.
Con l’assenza, davvero inspiegabile e imbarazzante, delle istituzioni e delle testate giornalistiche italiane.
Il testo dell’appello:
“Noi vogliamo ricordare che non può esistere libertà senza libertà d’informazione, ovunque e in ogni luogo. La libertà d’informazione è un diritto fondamentale per la difesa del quale tutti noi dobbiamo batterci sempre".
"Lanciamo un appello a tutte le istituzioni di tutti i paesi dell’Unione Europea perché si moltiplichino le iniziative e le mobilitazioni in favore dei colleghi che sono ostaggio in Iraq o dei quali non si hanno più notizie. E ci impegniamo a sostenere queste mobilitazioni perché siamo consapevoli che non può parlare di democrazia in assenza di libertà di informazione".
"Oggi, e fino alla loro liberazione, Florence Aubenas, Hussein Hanoun, Marie-Jeanne Ion, Sorin Dumitru Miscoci, Eduard Ovidiu Ohanesian, Guy André-Kieffer e Fred Nérac hanno bisogno di noi, hanno bisogno che tutte le istituzioni di ciascun paese dell’Unione Europea difendano il loro diritto a tornare al loro lavoro di giornalisti liberi.”
Manifestiamo la nostra solidarietà ai reporter sequestrati e scomparsi scrivendo alle loro redazioni e mettendoci in contatto con i comitati nati in loro sostegno:
www.liberation.fr
www.fred-nerac.info
www.guyandrekieffer.org
www.primatv.ro
www.romanialibera.ro
Roberto di Nunzio - direttore@reporterassociati.org
Fonte: http://www.reporterassociati.org/index.php?option=news&task=viewarticle&sid=6732
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