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Carcere: sit in contro la legge ammazza-volontariato
9.04.2005

Carcere: sit in contro la legge ammazza-volontariato
di Stefano Arduini (s.arduini@vita.it)
Pubblichiamo il comunicato-appello dell'associazione del coordinamento degli assitenti sociali della Giustizia. La manifestazione è in programma il 19 aprile
A testimonianza del forte dissenso alla c.d. Legge Meduri “Delega al governo per la disciplina dell'ordinamento della carriera dirigenziale penitenziaria” in discussione presso la Camera dei deputati (DDL n. 5141).

Si chiede l'adesione al SIT-IN IN P.ZA MONTECITORIO IN DATA 19 APRILE 2005
DALLE ORE 10.00 ALLE ORE 13.00

Gli operatori chiedono la soppressione pura e semplice dell'art. 3 della proposta di legge n. 5141 in quanto esistono forti perplessità sul fatto che la proposta in questione intenda modificare l'art. 72 dell'Ordinamento Penitenziario L. 354/75 in maniera del tutto strumentale, subdola e decontestualizzata dal quadro complessivo della legge in discussione.

Più semplicemente si ravvisano, benché celate, modifiche sostanziali alla norma di riferimento e ai suoi principi ispiratori.

L'impressione che se ne ricava è quella di trovarsi di fronte - ben al di là di una questione nominalistica - ad un'operazione tendente a cancellare il carattere professionale specifico dei Centri di Servizio Sociale per Adulti, strutture di Servizio sociale che da trenta anni sono attivamente e proficuamente presenti nel sistema penitenziario, mutandone radicalmente l'organizzazione e l'operatività. Tale modifica, infatti, oltre che essere inserita impropriamente in un provvedimento di riforma della dirigenza penitenziaria, trasforma gli attuali CSSA (centri servizi sociali adulti) in “uffici locali per l'esecuzione penale esterna”.

Eliminando sistematicamente ogni riferimento ai termini “servizio sociale” e “servizi sociali” in riferimento all'esecuzione penale riteniamo che si gettano le basi per privare, in un prossimo futuro, il percorso di esecuzione penale esterna e reinclusione dei detenuti del supporto delle indispensabili figure degli assistenti sociali, che, non essendo più esplicitamente previsti dalla legge, potrebbero essere sostituiti con altre competenze anche meramente amministrative o di polizia.

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