15.04.2005
Il “Comitato in difesa della Costituzione” di Cagliari si presenta alla stampa con un ampio programma di lavoro. Presentato alla stampa il Comitato di Cagliari nella suggestiva aula della Società degli operai Vincenzo A.Romano * Anche in Sardegna il “vulnus” provocato dal tentativo di riformare, a maggioranza, la Costituzione della Repubblica viene sentito come un sovvertimento dei valori che hanno portato, dopo la Liberazione, alla approvazione della nostra Carta repubblicana, fondata sul lavoro, l’eguaglianza dei cittadini ed i diritti inviolabili dell’uomo. Questo, in estrema sintesi, il concetto base della presentazione che il preside della Facoltà di Giurisprudenza e presidente del Comitato cagliaritano, Professor Francesco Sitzia, ha fatto agli organi di stampa ed al pubblico presente, alla Società degli Operai, per l’ uscita ufficiale del comitato cagliaritano costituitosi in difesa della costituzione sull’ esempio e nell’ambito di quello nazionale coordinato dall’ On. Oscar Luigi Scalfaro presidente emerito della repubblica. La Costituzione è , nei concetti del Prof. Sitzia un valore fondamentale, patrimonio di ogni cittadino italiano che travalica gli schieramenti classici e le categorie di desta e sinistra e pertanto la sua difesa è dovere di tutti. Sulla base di questi valori anche a Cagliari, ed altre città ne stanno seguendo l’esempio, cittadini, associazioni, sindacati e fondazioni si sono costituiti in comitato aperto a tutti quelli che si riconoscono nei valori fondanti dello stato repubblicano. Un fermento nuovo si sta diffondendo anche fra i giovani studenti, nel mondo del lavoro, nella società civile che vede, nell’operazione in corso, una minaccia ai diritti fondamentali che ci hanno accompagnati in questi sessanta anni. L’ uguaglianza, lo stato sociale che indistintamente protegge i cittadini, le competenze delle autonomie locali e regionali, la salute come diritto inalienabile, lo stato fondato sul bilanciamento dei poteri che si fanno da contrappeso convivendo in un armonico equilibrio, l’autonomia della magistratura e l’alta funzione di controllo del Presidente della Repubblica e della Consulta, vengono stravolti da un impianto di revisione che, mentre si maschera da federalismo da un lato, dall’altro crea uno stato accentratore in cui i poteri del Primo ministro, la figura di contorno del presidente della repubblica che non è più il rappresentante dell’unità nazionale, le regioni sostanzialmente sottoposte ad un senato federale che ne determinerà di fatto la durata; la loro legislazione sottratta al vaglio della Corte Costituzionale, fanno presentire una divisione forte della nazione e la caduta del principio di uguaglianza. Il Comitato, in considerazione di questi fattori, si pone quindi a difesa della Carta Costituzionale e si prefigge di diffonderne la conoscenza ed illustrarne l’importanza fra i lavoratori ed i giovani, da troppo tempo tenuti lontani dal suo apprendimento, con una serie di manifestazioni pubbliche che partiranno dal 14 aprile, con una conferenza dibattito coordinato dal Professore Sitzia e che avrà come importante ospite il professor Umberto Allegretti, costituzionalista e direttore della rivista “democrazia e Diritto”, e continueranno nella settimana dedicata alla festa della Liberazione per continuare nei festeggiamenti del 2 giugno che il Comitato concorda debba essere anche la data della “Festa della Costituzione”. Nel pomeriggio un’ importante conferenza dibattito, nella sede di Giurisprudenza, è stata organizzata dall’associazione “Audita et altera parte” -presieduta da Massimiliano Piras- ed il tema “Le regioni nel disegno di legge costituzionale n° 2544” è stato svolto , dopo i saluti del preside Professor Sitzia e con una prolusione del costituzionalista Pietro Ciarlo dell’Università di Cagliari, dal giudice costituzionale prof. Ugo De Siervo che ha esaminato, in diritto e con esempi risolti dalla Consulta, alcune delle principali problematiche del caotico rapporto Stato – Regioni. Al convegno, gremito di studenti oltre che cittadini preoccupati dai conflitti che stanno sorgendo in Sardegna fra la legislazione statale e regionale, ha partecipato l’assessore regionale agli Affari generali Massimo Dadea che ha manifestato la preoccupazione, non solo sarda, di una revisione costituzionale che porta ad un federalismo “competitivo”, ad una maggiore confusione fra le competenze delle regioni e dello stato, ad una disparità fra i poteri e le capacità impositive delle varie regioni, fattori questi che porteranno i cittadini sardi ad avere, esempio classico, servizi sanitari diversi da quelli che avranno gli abitanti della Lombardia. Dello stesso tono gli interventi di costituzionalisti e giuspubblicisti delle università di Sassari : Pinna e Chessa, Cagliari: Demuro e Paganetto e di Palermo : Petruzzella.
* Coordinatore “Informazione e Libertà - CpU- Cagliari (Coordinamento Comitato per la difesa della Costituzione).
ADERISCONO AL COMITATO PER LA DIFESA DELLA COSTITUZIONE DI CAGLIARI
Amistanzia, ANPI, ARCI sezione di Cagliari, Articolo 21… liberi di, Cagliari Social Forum, CGIL, CISL,UIL, “Fondazione Luca Raggio” Comitato Informazione e Libertà dei Cittadini per l’Ulivo, Magistratura democratica, Istituto Gramsci, Centro Iniziativa democratica insegnanti Cagliari, Tavola della Pace, Funzione pubblica CGIL di Cagliari., Rete Radiè Rech, UDU, Consulta provinciale degli studenti, Associazione Società degli Operai e centinaia di cittadini a titolo personale.
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