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Lo stato d'animo di Berlusconi di A.De Porti
16.04.2005

QUALE SARA’ ORA LO STATO D’ANIMO DI BERLUSCONI ?
BASTANO QUATTRO “Ballarò” PER MANDARLO A CASA, E’ STATO
DETTO  DA FLORIS….

di Arnaldo De Porti

Umanamente c’è da soffrire per chi non capisce ma anche e soprattutto per chi non vuol capire ritenendo che i mezzi finanziari possano tutto, ivi compresa la gestione del sentimento nazionale, annientando persino il sociale, aspetti di cui il berlusconismo non si è certo dimostrato un buon maestro.

Ormai è diventato retorica affermare le stesse cose che vado dicendo da anni sulla stampa e cioè che un paese non si può amministrare con le stesse regole di un’azienda commerciale: e ciò è stato ampiamente dimostrato dalle recenti vicissitudini politiche della sua gestione.. E stato un vero peccato che gli Italiani non abbiano capito subito questa non sottile differenza e si siano lasciati distrarre dalle varie, troppe fiction mediatiche che ora hanno messo sul piatto la cruda realtà, costituita da un Paese in grande sofferenza da qualsiasi angolazione lo si voglia analizzare, a partire da quello sociale, ove si è visto l’impoverimento delle fasce medio-basse attraverso un calo del potere di acquisto dei salari e delle pensioni come nei periodi pre-post bellici ove si svalutava la carta-moneta.

Per fortuna c’è stato il paracadute chiamato Euro ! Ma siamo stati anche privati dei sentimenti di patria, della voglia di vivere socievolmente, se non fosse perché le continue iniezioni …patriottiche di Ciampi, non ci avessero riportato ad un “memento homo”. A proposito di Euro, ieri sera a Ballarò, mi ha davvero impressionato negativamente l’ex primo ministro Tremonti , visibilmente in difficoltà come se fosse uno scolaretto di seconda ragioneria, che imputava all’Euro la colpa di aver distolto gli Italiani dalla capacità di calcolo (sue testuali parole) tanto da determinare e l’aumento dei prezzi e la diminuzione del potere di acquisto… Come dire che gli Italiani sono scemi e gli altri partners europei no. Se questa è un’analisi, salvati Cielo ! Egli aveva anche detto, quando era Ministro, che stampando le monete metalliche di piccolo taglio in carta…si sarebbe ovviato a questo. Come dire: stupidaggine su stupidaggine. Non me ne abbia, Signor Vice Presidente di FI.

Oggi, analizzando la situazione economica italiana, - (e qui l’Euro non c’entra niente come vorrebbe far intendere Tremonti, ma c’entra la disonestà di certi commercianti che hanno strumentalizzato la moneta unica) si potrebbe tranquillamente invertire il famoso detto commerciale-promozionale “compri due e paghi uno” in … “spendi due e compri uno”. Slogan in negativo, questo, che rappresenta la netta e cruda realtà intervenuta con il governo Berlusconi che non ha saputo controllare i prezzi con l’avvento dell’Euro, moneta che, non mi stancherò mai di ripeterlo, è stato una sorta di panacea per l’Italia, voluta fortissimamente, per quanto riguarda l’Italia, da Ciampi e da Prodi. Ma soprattutto dai padri dell’Europa, tipo De Gasperi, Schuman, Monet ed altri.

L’introduzione mi ha fatto uscire un po’ dal seminato; sono troppi infatti i motivi che si collegano direttamente alla mala-gestione della politica italiana, di cui peraltro non voglio parlare in questa sede, per riferirmi invece solo al personaggio Berlusconi che, in questo momento, vede crollare il palco, il castello fatto di carte che sta sciogliendosi come neve al sole.
La sofferenza di quest’uomo deve essere infinita in quanto egli non sa perdere: persino la moglie Veronica gli è contro, come scrive il Riformista “colpo sotto la cintola al marito”, in data 9/4/2005. Ed un uomo quando si trova in queste condizioni è alla disperazione interiore, circostanza che potrebbe fargli commettere anche delle sciocchezze nel tentativo di mantenere il comando. Quali potrebbero essere queste sciocchezze ?
Eccole:
- proseguire in una conduzione governativa fallimentare che rovinerebbe ulteriormente il paese, evento che è un “classico” anche nella conduzione delle società che sperano all’infinito che ci sia un fortunato colpo di…., in assenza del quale sono poi costrette a portare i libri in Tribunale (le attuali fibrillazione all’interno dell’attuale maggioranza potrebbero però influire favorevolmente sulle privatizzazioni già in cantiere (Enel, Wind, Snam, Poste e Alitalia) , evitando così di portare detti libri in Tribunale, ma a danno presente e futuro dei cittadini tutti che dovranno accettare una “deregulation” a 360 gradi;
- proseguire fino al 2006 facendo in modo che si determini un caos che porterebbe al conflitto civile in modo da rendere difficile al successivo governo di riprendere in mano le redini; e sarebbe la disfatta del Paese Italia.

- se poi, come si è visto di recente, si tiene conto che anche gli alleati cominciano ad andar per conto loro, diventando meno ossequienti ai diktat del Kapo (Fini, Follini docent);
- che Bossi è un caso a parte in quanto, in quelle condizioni, (per le quali umanamente gli auguro ogni bene e veloce ristabilimento come se fosse uno di casa mia), dopo che, anche da parte mia, è stato tra l’altro condiviso il suo proposito iniziale di federalismo a suo tempo enunciato mentre ora butto a mare l’attuale porcheria denominata devolution), è facile…imporsi psicologicamente, allora il quadro si fa oscuro.

Andrebbe detto, per concludere, che la disperazione di un uomo come il “premier”, si farà atroce anche perché essa si manifesterà in misura direttamente proporzionale ai programmi promessi ma mancati: ho sentito anche da altri, a conferma del mio pensiero, che si potrebbe arrivare a :
1. Sfascio finanziario dello Stato per ribassare le tasse ("sarebbe come bruciare la pinacoteca di Brera per fare due uova al tegamino") , ha detto D'Alema
2. Creazione di uno stato di tensione, forse anche non voluto ma inevitabile se manca il pane, che potrebbe sfociare in scontri di piazza per cercare di recuperare il voto moderato
3. Sfascio istituzionale dello Stato, dando alla Lega l'assist per provare a staccare Veneto e Lombardia dal resto d'Italia, come era nel progetto della stessa, a suo tempo
Il tutto usando ed abusando dello strapotere televisivo, che non funziona più con la vecchia canzone, ma che potrebbe essere rilanciato in chiave diversa.
Ed allora ? Elezioni anticipate o fine del mandato ?

Dare una risposta è estremamente difficile perché l’anomalia italiana, essendo unica al mondo, non ha ancora pronto un …antibiotico ad hoc, capace di debellare la seria infezione. Che ne risentirà a lungo.
Anche dopo un eventuale ripristino di un governo di centro-sinistra.

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