4.05.2005
Ilaria De Angelis - 3 maggio 2005
Pubblichiamo la cronaca di una "mattinata pacifista" promossa dagli attivisti della campagna per il disarmo Controlarms.
Primo maggio. Al mattino giungiamo presto in piazza San Giovanni, a Roma. Già è un gremire di voci, di colori e di allegria. Già vibrano dal palco le voci e le note che preannunciano il grande concerto. Con una certa soddisfazione indossiamo le magliette della campagna, fresche fresche di stampa. L'inventiva per l'allestimento della nostra postazione è un operoso crescendo fra una tempestosa sperimentazione dei materiali più vari fino alla sistemazione dei grandi poster che ritraggono i volti di chi ci ha già messo la faccia contro le armi. Che gazebo colorato di bandiere di pace e di striscioni! E di magliette!
Le ragazze e i ragazzi rispondono in modo allegro ai nostri inviti a farsi fotografare e chiamano subito i loro amici per condividere questo momento. Sono in molti a voler fare qualcosa nel proprio piccolo per migliorare le cose. E la foto diviene un momento di giocosa partecipazione, di sorrisi, di smorfie, di scambio di impressioni. "Tolgo gli occhiali per la foto?"; "Allora sarò a New York anch'io nel 2006"; "Aspetta che mi sistemo i capelli"... Tenere voci abbiamo noi esseri umani, strette di mano, sorrisi e occhi pieni di speranza.
A quelli che si avvicinano incuriositi al gazebo, raccontiamo che "Control arms" è la campagna promossa dalla Rete italiana per il disarmo [alla quale aderiscono, tra gli altri, Amnesty, Arci, Associazione per la pace, Attac, I beati costruttori di pace, Fiom, Ics, Rete Lilliput]. Il suo mezzo principale è la "Million faces petition", cioè la raccolta di foto-petizione, con la quale si cercherà di raccogliere un milione di "volti" entro il luglio del 2006. La galleria di immagini raccolte sarà poi presentata ai governi di tutto il mondo in occasione della seconda Conferenza delle Nazioni unite sui traffici illeciti di armi leggere, che si svolgerà a New York nel luglio sempre del 2006.
Ecco che arrivano le 13, l'ora del cambio turno per noi della campagna. Ci siamo alternati in tredici volontari al gazebo, tutti molto attivi: alcuni raccolgono le firme, altri con la macchinetta pronta allo scatto. Alcuni parlano con le persone, altri vendono una maglietta per l'autofinanziamento.
Click, click, click, click... più di cinquecento scatti. Cinuquecento sono le persone che in questa domenica di festa hanno messo il loro volto per il controllo del commercio delle armi. Scambiando opinioni con le persone, scopriamo che alcune vogliono attivarsi per la campagna. Alcuni di noi vanno dietro al palco per contattare anche i personaggi del mondo della musica, testimonial e giornalisti.
E la sera arriva leggera. Il sole va a riposare, dopo aver illuminato centinaia di volti. Riponiamo le nostre macchinette fotografiche, i cui obiettivi sono andati per tutto il giorno oltre l'immagine dello scatto, a ritrarre, in un momento infinito, la gioia di fare ognuno la propria parte.
Coordinamento romano Campagna Controlarms Fonte: http://www.carta.org/campagne/pace/disarmo/index.htm
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