Unione di Base DS 'Balestrazzi' di Oregina, Genova (12 maggio 2005)
Visto il notevole consenso elettorale ottenuto negli ultimi due anni dalla lista "Uniti nell’Ulivo", la fiducia e le aspettative mostrate dagli elettori, sollecitiamo i consiglieri eletti nelle amministrazioni del territorio a ogni livello, dal regionale fino al circoscrizionale, affinché costituiscano al più presto, in ogni assemblea elettiva, il gruppo consiliare della Federazione riformista dell’Ulivo, in sostituzione dei singoli gruppi di partito. Riteniamo che ciò rientri nei loro doveri di responsabilità politica.
Questo è a maggiore ragione un dovere per i consiglieri regionali liguri, dato che essi sono stati eletti proprio come candidati della lista "Uniti nell’Ulivo".
In subordine, si istituisca almeno la figura del portavoce della Federazione riformista, subito e in ogni organismo rappresentativo e, inoltre, il simbolo dell’Ulivo venga affiancato a quello di ogni partito.
L’iniziativa della lista "Uniti nell’Ulivo", vittoriosa nelle elezioni europee del 2004 e nelle regionali del 2005, ha avviato un percorso unitario che prefigura un traguardo strategico: costruire un soggetto politico riformista, solidarista e di sinistra che, per la sua forza numerica e per la sua ricchezza ideale, sia la guida riconosciuta dell’intera coalizione opposta al polo liberista (oggi chiamato CdL), essendo già di fatto, Uniti nell’Ulivo, l’ossatura fondamentale dello schieramento di centrosinistra.
L’accorpamento organizzativo nella Federazione riformista dell’Ulivo, oltre a semplificare il quadro politico oggi troppo frammentato, favorisce il chiarimento identitario dell’intera Unione, in cui si possono collocare tutte le forze politiche - non solo quelle di sinistra riformista - che sono accomunate da una stessa visione economica e sociale, quella solidarista. E’ un progetto che traguarda la riaggregazione del complessivo campo politico, secondo due poli fra loro opposti e ciascuno davvero omogeneo, cosa che non si verifica nelle odierne coalizioni di centrodestra e di centrosinistra. Due nuovi poli schierati lungo l’asse liberismo-solidarismo, essendo questo il discrimine più compiutamente rappresentativo della competizione economica e sociale nell’attuale epoca post industriale.
Siccome l’operatività del progetto deve potersi esplicare già nelle elezioni politiche del 2006, occorre realizzare subito le strutture della Federazione riformista dell’Ulivo, stabilirne le regole e, inoltre, trasferire alla Federazione adeguati poteri decisionali ceduti dai partiti componenti.
Ciò deve avvenire simultaneamente al centro, come in periferia.
A questo riguardo, è compito dei dirigenti liguri e genovesi dei partiti aderenti - oggi Ds, Margherita, Sdi, Repubblicani europei - compiere senza indugi opportune azioni concrete e ben visibili, nella direzione indicata. Ciò va fatto coinvolgendo le strutture di partito, gli iscritti e i simpatizzanti, con la massima trasparenza e con apertura alla partecipazione anche spontanea. I dirigenti dei partiti della Federazione riformista hanno oggi l’occasione di esprimere le proprie capacità e poi di rivendicare meriti, in relazione ai risultati che sapranno conseguire in questa sfida nuova, di alto profilo politico.
Per il Comitato Direttivo, il Segretario
Luigi PodestÃ