16.05.2005
Le donne dell’Islam e l’amara consolazione dell’adulterio…!!!
Difficile capire come gira il mondo. In un tour in Turchia di sette giorni però vedi una moltitudine di persone, né senti i profumi e gli odori, né vedi i colori e di alcune ti immagini anche i loro visi. Come è noto la società turca è una repubblica laica , fondata nel 1923 , da Mustafa Kemal Ataturk ( la traduzione letterale di Atatuk è il padre dei turchi). I turchi non sono originari dell’Anatolia ma provengono da lontane terre asiatiche. In origine non erano di religione islamica, ma sono stati “convertiti “ a questa religione dopo alcune , pesanti, sconfitte subite ad opera dei popoli arabici ( della penisola arabica) appunto di religione islamica. Tutto questo per dire che, nonostante, la stragrande maggioranza della popolazione turca si professi islamica, questa è l’unica repubblica dell’area non confessionale dove la “ legge coranica” non è legge dello stato. E’ la nostra guida Aylina che ci offre una nuova chiave di lettura della possibile evoluzione degli stati islamici da confessionali a laici. Ataturk , nel 1923, infatti decise alcune misure che ancora oggi danno il segno dell’evoluzione. In particolare le misura che hanno “ laicizzato” lo stato hanno riguardato le donne. Pochi sanno ,ad esempio , che le donne turche hanno il diritto di voto appunto dal 1923. Il processo riformatore iniziato negli anni venti si muove su queste direttrici: - abolizione della poligamia ; - diritto all’istruzione per le donne; - divieto di portare il “ velo” nelle scuole; - un nuovo diritto di famiglia che “ protegge” le donne in caso di divorzio; - leggi sul lavoro che garantiscono la parità dei diritti; - tutela dei figli in caso di divorzio.
In effetti queste scelte le “ ritrovi” per strada, nei quartieri., insomma fra la gente. Non corrisponde al vero che le vecchie generazioni di donne sono religiose e quelle giovani no. Questi processi sono trasversali.. Vedi passeggiare belle ragazze turche con l’ombelico, ormai globalizzato , al sole, e giovani e giovanissime ragazze che portano il velo..ma che usano comunque il telefonino. Anziane signore fanno la spesa vestite all’occidentale e giovani signore invece sono vestite di nero e portano il velo. Lo stesso nelle mosche. Nel nostro immaginario collettivo siamo portati a pensare che solo gli uomini preghino e si rechino in moschea.. Invece, alla preghiera del mezzogiorno ci sono anche le donne. Alcune vestite in modo molto tradizionale , altre invece che mettono il “ velo” sono quando entrano in moschea e dopo essersi rigorosamente lavate i piedi….Le donne in moschea non possono stare davanti agli uomini…Ma solo dietro. Né abbiamo chiesto il motivo…La risposta è stata semplice, naturale…” Per evitare, ci ha detto la guida, che gli uomini possano fare cattivi pensieri quando osservano le donne, inginocchiarsi”. E questa è stata ,presentata come una “ regola” a tutela della donna. Non corrisponde quindi al vero l’immagine che le donne che portano il velo sono quelle culturalmente piu’ arretrate. Anzi, ci hanno spiegato che esiste un movimento di donne che si sta battendo contro quella legge “ liberticida” che vieta di portare il velo nelle scuole pubbliche e che vi sono state anche alcune manifestazioni contro Chirac !! Quindi puoi trovare donne e ragazze che parlano correttamente l’inglese o l’italiano vestite “ moderne” e quindi laiche e donne e ragazze che portano il “ velo” e quindi religiose. Una società laica quindi che sembra smentire il nostro detto che “ l’abito non fa il monaco”. Donne moderne e “ conservative”, come diceva la nostra interprete ( sta per conservatrici) che però studiano nella stessa università , usano il computer , il telefonino e si scambiano messaggini con il loro ragazzo. Certamente quando abbiamo visitato l’harem , il “ bagno turco” e la stanza del “ ballo del ventre” dell’ultimo sultano , nel vedere quelle splendide dimore, abbiamo tutti ( noi maschi) invidiato quei grandi signori antichi. Anche noi, occidentali, moderni, laici, siamo andati all’indietro nel tempo e per un momento, solo per un momento, abbiamo pensato quanto fosse “ comoda” la poligamia…Ma in Turchia è arrivato , da Salonicco , Ataturk, il padre dei turchi, e la poligamia è cessata anche lì. A noi occidentali ormai resta solo l’amara consolazione dell’adulterio. Gian Carlo Storti
storti@welfareitalia.it
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