9.06.2005
Fatto l'accordo sulle regole di finanziamento della Politica agricola comune per il periodo 2007-2013. Voto contrario dell'Italia
È stato raggiunto a Bruxelles, dai Ministri dell'agricoltura degli Stati membri, un accordo sulla proposta che definisce le regole di finanziamento della Politica agraria comune (PAC) per il periodo 2007-2013. Un accordo politico che registra l'unico voto contrario dell'Italia, trovatasi per l'ennesima volta in minoranza, avendo votato contro il testo per ragioni di legislazione nazionale in materia di liquidazione dei conti e riutilizzo di risorse non spese in passato. Cosa cambierà per la Pac con il nuovo regolamento? Ad oggi la politica agricola comune è finanziata tramite il Fondo europeo agricolo di orientamento e garanzia (FEAOG), suddiviso nella sezione “garanzia” e nella sezione “orientamento”. La prima, sostiene le spese obbligatorie per le organizzazioni comuni di mercato, ovvero i pagamenti diretti e le restituzione alle esportazioni, mentre la sezione “orientamento” finanzia le altre spese per lo sviluppo rurale che non rientrano nella sezione “garanzia” del FEAOG, ossia le misure per le regioni Obiettivo 1 e l’iniziativa Leader. Con il nuovo regolamento, il finanziamento della Pac sarà sensibilmente semplificato grazie al raggruppamento dei differenti regolamenti esistenti in uno solo. Il testo dell'accordo prevede, infatti, la creazione di due fondi distinti: il Fondo europeo agricolo e di garanzia (FEAGA) e il Fondo europeo agricolo di sviluppo rurale (FEASR). Il primo finanzierebbe soltanto la politica agricola tradizionale (misure d’intervento, pagamenti diretti ecc), mentre con il FEASR sarebbero finanziate tutte le misure per lo sviluppo rurale semplificando il finanziamento del secondo pilastro. Sono inoltre rafforzate e modernizzate le forme riguardanti le competenze di intervento in caso di sconfinamento di bilancio. Il regolamento prevede che, nel caso in cui il tetto finanziario annuale previsto rischia di essere superato, la Commissione può e deve prendere le misure adeguate a sua disposizione per riassestare le spese. Lo scopo politico centrale è l'intenzione di semplificare l'attuale complessa struttura finanziaria e di aumentare l'efficienza dell'erogazione degli stanziamenti e la trasparenza. L'auspicio dell'on. Guido SACCONI, membro della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo, è che "tale evoluzione proceda di pari passo con un efficace controllo sulla correttezza nell'uso degli stanziamenti e che in futuro la gestione finanziaria sia effettivamente più semplice. Necessità questa, che il Parlamento ha espresso a chiare lettere nel testo votato durante la passata sessione plenaria. Adesso bisogna guardare con attenzione alla ricerca di un ulteriore accordo nel prossimo Consiglio in giugno sul dossier del nuovo fondo di sviluppo rurale FEASR". L'accordo sul finanziamento della Pac è, infatti, strettamente collegato con il dossier sul fondo di sviluppo rurale, su cui il Parlamento concentra ora tutte le sue attenzioni e che sarà votato a Strasburgo la prossima settimana cercando di dare giuste indicazioni al consiglio. Daniele Cardella
Fonte: http://toscanaeuropa.dol.it/approfondimenti/sicur_alim/documenti/dettaglio.asp?id_doc=3625
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