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La vera Festa Europea della Musica
9.06.2005
di Dario Cappetta. La Festa della Musica nasce nel lontano 1982 in Francia per iniziativa del Ministero della Cultura. Ogni 21 giugno in tutta la Francia dilettanti e professionisti della musica invadono i luoghi pubblici, offrendo gratuitamente la propria passione per le strade, le piazze, i musei ecc.
Dal 1985, Anno Europeo della Musica, la manifestazione si apre al resto della comunità Europea e Mondiale, assumendo la veste di “festa popolare gratuita” per chiunque abbia voglia di esibirsi davanti a un pubblico, senza distinzioni di alcun genere (musicale, soprattutto…).
Dieci anni dopo, nel 1995, Barcellona, Bruxelles, Napoli, Praga, Roma, Berlino, Budapest, Parigi, hanno già sancito accordi di partnership europee, istituzionalizzando la loro partecipazione alla Festa Europea della Musica. Anno dopo anno, tutti i 21 giugno (nel solstizio d’estate) tantissime città sono gemellate nella musica: in ognuna di esse si svolgono concerti gratuiti in spazi aperti, con la partecipazione spontanea di musicisti, principianti o professionisti che siano. Del resto ciò che caratterizza l’organizzazione della Festa Europea della Musica è proprio la spontaneità delle esibizioni.
Tuttavia, l'internazionalizzazione della Festa ha reso necessario un coordinamento centralizzato, coordinamento affidato in Europa all'A.D.C.E.P (Asssociation pour le Dèveloppement de la Crèation,'Etudes et Projets) che agisce in stretto contatto con Bruxelles.
Per l'Italia, l'organizzazione della Festa nelle diverse città è totalmente libera: chiunque voglia organizzarla può farlo, dal singolo musicista all’associazione culturale, fino ad arrivare alle reti di associazioni, enti, aziende private ecc.
I finanziamenti indispensabili per la realizzazione della Festa sono generalmente garantiti dai Comuni che vogliono aderire all’iniziativa, attraverso gli Assessorati alla Cultura e al Turismo.
La diffusione crescente dell’evento, la nutrita adesione dei musicisti, la grande partecipazione di pubblico, fanno si che la Festa della Musica Europea si consolidi sempre più come un grande mezzo di espressione sociale. La musica come ricchezza comune, finalmente fuori (almeno per un giorno, quello più lungo dell’anno) dai meschini circuiti del business…

Vedi in: http://www.omenet.it/home.asp

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