10.06.2005
Il presidente del Comitato nazionale del paesaggio Eolico - Ripa di Meana contro le «minacce» del ministero dell'Ambiente «Per chiarire all'opinione pubblica il carattere brutalmente affaristico dell'assalto eolico in corso pubblicherà quanto prima un'inchiesta sulla composizione delle società eoliche, con tutte le connessioni promozionali e politiche che ne risultano» - Ronchi spiega perché il sì all'eolico
Si allarga la protesta sull'avanzare indiscriminato dell'eolico e crescono gli interrogativi su quello che si nasconde dietro quest'interesse imprenditoriale così invadente. Né la presa di posizione del Ministero, nelle dichiarazioni del Direttore generale del Ministero dell'Ambiente, Corrado Clini, che ha attaccato sia le Regioni che stanno opponendo un'attiva resistenza a questa nuova dilagante minaccia al territorio, sia il Gestore della Rete elettrica nazionale, colpevole, agli occhi del Ministero, di preoccuparsi troppo del rischio di possibili black-out, hanno portato chiarezza. Anzi. Le regioni meridionali (Sardegna, Puglia e Basilicata) hanno reagito, ma c'è stata anche una fermissima risposta da parte del Presidente del Veneto Galan, che pure non è ancora investito direttamente della questione. Ed anche la questione dei black-out non è infondata, infatti, black-out causati dall'intermittenza di quantità industriali di energia elettrica provenienti da fonte eolica si stanno materializzando in Germania, con costi e difficoltà sempre più evidenti. Dura la reazione di Carlo Ripa di Meana, presidente del Comitato Nazionale del Paesaggio. «Questo vero e proprio furore del Ministero dell'Ambiente per la sola fonte eolica, tra tutte le rinnovabili, è assolutamente sconcertante. Ci chiediamo cosa ha fatto il ministero dell'Ambiente, negli ultimi 4 anni, per favorire concretamente gli autoveicoli a basso consumo e disincentivare, con tasse adeguate, quelli invece più inquinanti ed energivori. Cosa ha fatto per promuovere il treno rispetto all'aereo, almeno nelle tratte più brevi. Cosa ha fatto per cambiare una situazione assurda che vede le case italiane, ancora oggi, quasi totalmente prive di sistemi di riscaldamento solare, anche quelle del nostro Sud inondato dal sole. E soprattutto, cosa ha fatto e sta facendo per promuovere l'energia solare fotovoltaica, una delle rinnovabili su cui si concentrano le maggiori speranze a livello mondiale. Su questo fronte, dopo anni e anni di attese e di rinvii, il Governo propone, al momento, la ridicola e vergognosa quota di 15 MegaWatt all'anno, quando la Germania e il Giappone, con meno insolazione di noi, viaggiano attualmente sui 400-500 MegaWatt annui». Il Comitato Nazionale del Paesaggio, «per chiarire all'opinione pubblica il carattere brutalmente affaristico dell'assalto eolico in corso – conclude Ripa di Meana - , pubblicherà quanto prima un'inchiesta sulla composizione delle società eoliche, con tutte le connessioni promozionali e politiche che ne risultano».
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