12.06.2005
Il Comune mette in mostra i risultati di Welfare e Cultura
Uno strumento per verificare i risultati conseguiti. I bilanci sociali 2004 della Cultura e del Welfare saranno presentati rispettivamente martedì 14 al Ridotto del teatro Comunale e martedì 21 giugno a palazzo Bonacossi, sempre alle 16,30. "La contabilità sociale - ha precisato il capo di Gabinetto Elisabetta Scavo - consente la rendicontazione degli obiettivi conseguiti: è un sistema per mettere in luce gli effetti concreti e materiali che il bilancio contabile della pubblica amministrazione di fatto produce". Elisabetta Scavo ha quindi riassunto lo schema sulla base del quale "approderemo a una completa rendicontazione sociale delle attività svolte dal nostro Comune: si parte da una 'visione' che cerchiamo di condividere con la città , declinandola all'interno di un programma di azione con obiettivi concreti, cadenzati in una precisa agenda degli interventi. A consuntivo, verifichiamo la realizzazione degli obiettivi e poniamo, dunque, i cittadini nella condizione di acquisire elementi di conoscenza e di giudizio circa le decisioni assunte e la capacità di governo mostrata". I bilanci sociali di Cultura e Welfare sono stati presentati per la prima volta lo scorso anno, mentre il bilancio ambientale, secondo il metodo Clear, è redatto fin dal 2003.
"Cultura e welfare sono terreni sui quali saremo chiamati a compiere scelte importanti - ha sottolineato il sindaco Gaetano Sateriale - Per questo auspichiamo che i bilanci sociali dei due settori stimolino una riflessione molto approfondita". Sateriale ha evidenziato la quota di bilancio (10,2% nel 2004) destinata da Ferrara alle attività culturali. "In Italia siamo fra i Comuni che spendono di più in questo ambito", ha commentato, riferendo le percentuali di investimento di città come Roma e Firenze (attorno al 3%) e richiamando i presupposti storici di "una scelta di sviluppo compiuta molti anni fa", che ha movimentato i flussi turistici (in costante incremento), creando indotto, occasioni di crescita e di intrapresa economica. "Oggi dobbiamo riconsiderare l'efficacia di questa politica stimolando maggiormente, attorno alle attività culturali, la partecipazione di partner privati".
Sul welfare il sindaco ha osservato come "la spinta al cambiamento e l'evoluzione della domanda non possano coesistere con l'integrale conferma della vastissima e consolidata gamma di interventi oggi garantiti". La modifica della richiesta, in sostanza, deve portare a una riconsiderazione dei bisogni reali e alla ricalibrazione dell'offerta, anche in questo caso in un'ottica di sussidiarietà e nella prospettiva della domiciliarità delle prestazioni con l'ausilio dei più moderni apparati tecnologici.
Il concetto è stato ripreso, nell'odierna conferenza stampa, dall'assessore alla Salute e servizi sociali, Maria Giovanna Cuccuru, che ha parlato di "rimodulazione dinamica dell'offerta". Alessandra Chiappini, titolare della delega alla Pubblica istruzione, ha definito "coraggioso" l'utilizzo di strumenti quali i bilanci sociali che sono "specchio delle attività e delle azioni svolte", mentre Mascia Morsucci, assessore allo Sport, ha sottolineato l'importanza di avere ricompreso "l'attività sportiva nel sistema del welfare, riconoscendone la dignità e la funzione sociale".
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