Prescrivere il farmaco più venduto al posto del generico corrispondente, da parte del medico curante, si traduce in un aggravio di spesa per una famiglia tipo ipotizzata da Altroconsumo di almeno il 45%. La spesa complessiva, con ricadute anche per il Servizio sanitario nazionale, passa in un anno da 762 a 950 euro, con un aggravio del 25%.
Se poi il medico sceglie sempre di prescrivere il farmaco più caro e più di moda la spesa complessiva triplica, lievitando in un anno a 2.020 euro.

Altroconsumo si dichiara favorevole alla proposta del presidente dell’Antitrust Antonio Catricalà perché i medici prescrivano direttamente in ricetta il principio attivo, e non i nomi commerciali dei farmaci. “Tale prassi aiuterebbe a diffondere la conoscenza del farmaco generico, e aumenterebbe la consapevolezza nei cittadini di cosa si accingono ad assumere, stimolando la comunicazione con il proprio medico, oggi ancora troppo ancorata alla realtà commerciale del farmaco” ha dichiarato Paolo Martinello, presidente di Altroconsumo.

Riguardo le nuove regole sui farmaci di fascia C stabilite dal decreto legge Disposizioni urgenti per il prezzo dei farmaci non rimborsabili dal SSN, entrato in vigore lo scorso 31 maggio, questi i commenti dell’associazione indipendente di consumatori: per contenere realmente il prezzo dei farmaci sarebbe stato utile inserire un tetto massimo di aumento del prezzo in percentuale. L’aumento avrebbe dovuto essere commisurato al tasso di inflazione programmata per i due anni successivi. Positiva l’apertura sullo sconto, ma perché non includere anche i farmaci venduti dietro presentazione di ricetta medica? Perché limitarlo al 20%?

Aspettando la pubblicazione delle liste di trasparenza, nuovo strumento per i farmacisti per comunicare ai consumatori l’esistenza di un alternativa meno costosa e equivalente al farmaco prescritto in ricetta, Altroconsumo invita a utilizzare la banca dati farmaci gratuita a disposizione sul sito www.altroconsumo.it, messa a punto dagli esperti dell’associazione per individuare se di un farmaco esista il corrispondente generico o un’alternativa equivalente e meno costosa.

Fonte e link su banca dati sui farmaci:

http://www.altroconsumo.it/map/show/311/src/83221.htm

mt