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Dolomiti di pace
22.06.2005

1 luglio - 17 agosto: Dialoghi sulla pace oggi nei luoghi di guerra di ieri
La prima edizione della rassegna "Dolomiti di pace" propone nove incontri-dialoghi con scrittori, filosofi, giornalisti e persone dello spettacolo.
Seduti sull'erba, nella stupenda cornice delle Dolomiti, condivideranno con i presenti i propri pensieri sul tema della pace. Sono stati invitati, tra gli altri, padre Ibrahim Faltas, Alessandro Baricco, Giulio Giorello, Erri De Luca, Ottavia Piccolo, Gabriele Vacis, Roberto Salvan, Marian Ismail, Marina Ponti, Eveline Herfkens, Silvestro Montanaro, Nicoletta Dentico e Gianfranco Cattai.
I luoghi degli incontri
Dolomiti di Pace è un percorso di memoria e riflessione che si sviluppa nella spettacolare ambientazione della natura trentina.
Un territorio che porta ancora impressi i segni della Prima Guerra Mondiale: trinceramenti, cittadelle militari, fortificazioni, uniti ora da un lungo sentiero che si snoda per ben 350 chilometri, percorribile a piedi e a tratti anche in mountain bike, e che prende il nome di Sentiero della Pace. I nove appuntamenti in programma saranno ambientati lungo questo particolarissimo percorso. Nove tappe per otto luoghi, poiché questo viaggio tra memoria e riflessione, passato e presente, inizierà e terminerà presso un simbolo mondiale della pace: la Campana dei Caduti sul Colle Miravalle a Rovereto.
Ma ecco una descrizione dettagliata dei luoghi e delle escursioni collegate agli incontri.
Rovereto - Colle Miravalle
Campana dei Caduti

Dal metallo fuso dei cannoni usati nella Prima Guerra Mondiale ha avuto origine la Campana della pace di Rovereto, la più grande esistente al mondo ed effettivamente funzionante. Nata da un’idea del sacerdote trentino don Antonio Rossaro, che raccolse le bocche da fuoco provenienti da tutte le 19 nazioni belligeranti, la Campana vuole rendere onore ai caduti di ogni conflitto e nello stesso tempo invocare la pace e la fratellanza fra i popoli dell’intero pianeta. Da oltre ottant’anni ogni sera fa ascoltare cento dei suoi rintocchi per ricordare le vittime delle lotte armate senza distinzioni di fede, di cultura o di nazionalità, e allo stesso tempo per rivolgere un severo ammonimento a coloro che sono in vita: “Non più la guerra”. Un messaggio di pace universale, che viene continuato e amplificato dalla Fondazione Campana dei Caduti sorta nel 1968.
Realizzata per la prima volta a Trento il 30 ottobre 1924, la campana venne battezzata con il nome di “Maria Dolens”, quale simbolo della maternità dolorante, e inaugurata alla presenza del Re Vittorio Emanuele III prima di essere collocata sul Bastione Malipiero del Castello di Rovereto. Nel corso della sua vita è stata oggetto di ulteriori fusioni, prima a Verona e poi a Reggio Emilia, per migliorarne il suono e per riparare una grave incrinatura che le tolse la voce per alcuni anni. Nel 1965 venne benedetta in Piazza San Pietro dall’allora Pontefice Paolo VI. Al rientro a Rovereto fu collocata sul Colle di Miravalle nei pressi dell’Ossario di Castel Dante, dove ancora oggi si può visitare.
Parco di Paneveggio-Pale di San Martino
Forte Dossaccio (quota 1838 metri)

Nel cuore della Foresta Demaniale di Paneveggio, al cospetto della catena del Lagorai, il Forte Dossaccio è un interessante esempio di architettura militare di fine Ottocento. Già nel 1916 fu trasformato in deposito perché non più in grado di resistere ai colpi delle nuove artiglierie comparse sul teatro delle operazioni belliche: l’armamento del forte fu quindi spostato all’aperto e per ingannare l’osservazione avversaria, nelle cupole corazzate si posero dei tronchi dipinti di nero al posto dei cannoni.
Escursione con le Guide Alpine lungo la strada forestale e le mulattiere militari in Val dei Buoi; ritrovo alle ore 9.30 presso il Centro Visitatori di Paneveggio. 3 ore di cammino difficoltà E. Per motivi organizzativi si consiglia di prenotare l’escursione telefonando dalle ore 17 alle 19 allo 0439- 768795
Altopiano di Vezzena
Forte Busa Verle (quota 1504 metri)

Sull'altura a monte di Passo Vézzena, tra il verde dei pascoli al confine tra le province di Trento e Vicenza, si trova il Forte Busa Verle. Si tratta di una delle sette strutture corazzate realizzate sugli altipiani trentini tra il 1908 e il 1915, in occasione dello scoppio della prima guerra mondiale.
Costruito in posizione dominante con il chiaro compito di bloccare la strada alle truppe che risalivano da Asiago, durante la Guerra ebbe nella sua guarnigione anche lo scrittore austriaco Fitz Weber e il registra altoatesino Luis Trenker.
Escursione con le Guide Alpine a Forte Busa Verle e al Pizzo di Levico; ritrovo alle ore 9.30 a Passo Vezzena presso l’omonimo hotel. 3 ore di cammino difficoltà E. Per motivi organizzativi si consiglia di prenotare l’escursione telefonando allo 0461-706101
Dolomiti di Fassa
Rifugio Contrin (quota 2016 metri)

La verde conca della val Contrin ospita questo rifugio, punto di partenza delle vie che conducono alle famose vette che s'innalzano intorno: la Marmolada, l'Ombretta e il Sasso Vernale. Costruito alla fine dell’Ottocento dal Club Alpino Austrotedesco, venne bombardato dall'artiglieria italiana nel settembre del 1915 in quanto sede di comando dell’esercito austroungarico. Ricostruito negli anni Venti, è oggi una capace struttura ricettiva e una delle tappe del sentiero internazionale “via Alpina”.
Escursione con le Guide Alpine alle trincee scavate lungo il sentiero che porta alla Forcella Paschè con le Guide Alpine del Trentino; ritrovo alle ore 8 nel piazzale della Funivia Ciampac ad Alba di Canazei. 3 ore di cammino difficoltà E. Per motivi organizzativi si consiglia di prenotare l’escursione telefonando allo 0462-750459
Adamello
Rifugio Carè Alto (quota 2459 metri)

Situato in un luogo strategico, crocevia per tutti i sentieri che portano alle cime meridionali del gruppo dell'Adamello, questo rifugio, dotato di ogni comfort, permette di vivere appieno la montagna, partecipando a corsi di alpinismo, arrampicata e alle attività escursionistiche.
Nelle vicinanze si possono ammirare una chiesetta lignea in stile russo, le fondamenta di vecchi baraccamenti e un obice Skoda amorevolmente restaurato, resti dell’occupazione austriaca durante la Grande Guerra.
Escursione con le Guide Alpine al Rifugio Caré Alto, con visita alla soprastante chiesetta, e alla cresta dello spigolo est (facoltativo 1 ora di cammino); ritrovo alle ore 8 al parcheggio di Malga Coel in Val Borzago. 4 ore di cammino difficoltà E. Per motivi organizzativi si consiglia di prenotare l’escursione telefonando allo 0465-501007
Monte Baldo
Rifugio Damiano Chiesa (quota 2060 metri)

A pochi metri sotto la vetta del Monte Altissimo, il rifugio Damiano Chiesa sorge su un’ampia distesa verde dove sopravvivono ancora specie floreali dell’epoca preglaciale. E’ uno splendido punto panoramico sul Lago di Garda, le Dolomiti del Brenta e il gruppo Adamello - Presanella. La costruzione risale al 1891, ad opera della Società degli Alpinisti Trentini. La vetta fu osservatorio e nido di artiglierie per tutta la durata della prima guerra e qui sono ancora visibili i resti delle trincee, dei ricoveri e i camminamenti
Escursione con le Guide Alpine lungo il segnavia nr. 650 fino a Malga Campo e successivamente il nr. 622 fino alla vetta del Monte Altissimo; ritrovo alle ore 9 presso il Rifugio Graziani. 2 ore e 30 minuti di cammino difficoltà E. Per motivi organizzativi si consiglia di prenotare le escursioni telefonando allo 0464-395149
Altipiani di Folgaria Lavarone e Luserna
Forte Luserna (quota 1549 metri)

È il forte più meridionale tra quelli degli Altipiani di Folgaria, Luserna e Lavarone. La costruzione incastonata nella roccia, è in gran parte nascosta dietro la fitta vegetazione del bosco. Sorgeva al centro di un vasto sistema di trincee e camminamenti, ed era uno dei forti più attrezzati e potenti tra quelli realizzati dagli austriaci. Da lì erano visibili buona parte della strada che porta a Campolongo, avamposto dell’esercito italiano; verso sud ovest era in grado di incrociare i suoi settori di tiro con quelli del Forte Belvedere.
Escursione con le Guide Alpine alle trincee di Millegrobbe fino al forte passando al rientro per gli avamposti Oberwieser e Viaz; ritrovo alle ore 9.30 in piazza a Luserna. Al rientro possibilità di visita al Centro di Documentazione. 3 ore di cammino difficoltà E. Per motivi organizzativi si consiglia di prenotare l’escursione telefonando allo 0464-721133
Lagorài
Baita Monte Cauriol (quota 1587 metri)

In un suggestivo paesaggio montano nel cuore del Lagorai, la baita Monte Cauriol, un tempo denominata “Malga Sadole”, è una tipica costruzione alpina, ottima base per escursioni in quota lungo le tracce della prima guerra mondiale. All’epoca era un punto fortemente presidiato; oggi ospita all’interno un piccolo museo con cimeli e testimonianze del periodo bellico. Sulla fontana all’esterno è ancora visibile l’aquila bicipite asburgica. Guardando verso la cima Cardinal si possono ancora oggi vedere gli antichi apprestamenti militari, gallerie e postazioni per cannoni.
Escursione con le Guide Alpine al Passo Sadole; ritrovo alle ore 8 alla Baita Monte Cauriol. 2,30 ore di cammino difficoltà E. Per motivi organizzativi si consiglia di prenotare l’escursione telefonando allo 0462-570016

 

Il programma: http://unimondo.oneworld.net/article/view/113358/

 

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