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Roma: Live8 con Jovanotti?
24.06.2005
Il sindaco (Veltroni) scrive Lorè (Jovanotti) risponde
Caro Lorenzo,
ho seguito in questi giorni sugli organi di stampa le tue dichiarazioni ed i tuoi dubbi riguardo al Live 8 italiano. Ti confesso che alcune delle tue perplessità sono state in parte anche mie quando come Comune di Roma abbiamo deciso di partecipare in forma sostanziale all’organizzazione dell’iniziativa al Circo Massimo.
La possibilità che un evento storico come quello che stiamo mettendo in piedi potesse diventare una semplice passerella di artisti, seppur di primissimo piano, ci è stata chiara fin dall’inizio e proprio per evitare questo abbiamo subito lavorato perché alla fine possa essere evidente a tutti la vera portata dell’evento a cui ci stiamo preparando.
Io l’ho detto chiaramente martedì scorso, insieme con Bob Geldof, durante la conferenza stampa di presentazione. Il Live 8 non è un semplice concerto: il Live 8 è e deve essere un grande evento “politico”, una straordinaria occasione di mobilitazione in cui milioni e milioni di esseri umani, facendo definitivamente propria la consapevolezza che questo mondo ha bisogno di maggiore giustizia, rivolgono un messaggio assordante ai grandi del pianeta chiedendo loro di aiutare l’Africa.
Questa volta non si tratta di solidarietà o di pur importanti aiuti a chi è meno fortunato di noi. Questa volta dobbiamo parlare di politica, quella vera, quella che anche grazie all’impegno di tante coscienze e di qualche leader politico è riuscita nei giorni scorsi a far fare un piccolo passo avanti nella cancellazione del debito ai paesi più poveri.
Sono temi, questi, caro Lorenzo, che tu da tempo hai fatto tuoi e hai cercato di portare avanti, magari attirandoti, come ti è capitato, stupide ironie. Ma questi sono anche i temi in cui Roma e i suoi cittadini, soprattutto i più giovani, sono da sempre protagonisti con le sue numerose iniziative in favore della pace, della solidarietà e di una maggiore giustizia nel mondo, non ultima un paio di mesi fa la seconda edizione della manifestazione in favore dell’Africa che da quest’anno ha acquistato anche una valenza nazionale.
Roma, la più bella città del mondo, non vuole essere utilizzata come una prestigiosa passerella. Roma vuole essere in prima linea a garantire che dal Live 8 del Circo Massimo possa nascere un irrefrenabile movimento di coscienze che segni la chiusura definitiva con un’indifferenza che ogni giorno manda a morire decine di migliaia di uomini, donne e bambini.
Per questo, caro Lorenzo, sono qui a chiederti come sindaco di Roma di contribuire con il tuo entusiasmo, con i tuoi valori e con la tua grande passione alla riuscita di un evento che ha in sé tutte le possibilità di scrivere davvero una pagina significativa per il nostro pianeta. Scrivo a te come vorrei scrivere a quei tuoi colleghi che sono ancora incerti sul da farsi. La tua, la vostra, presenza è importante. Come lo è quella - e colgo l’occasione per ringraziarli - di tutti gli artisti italiani che hanno deciso di venire il prossimo 2 luglio al Circo Massimo.
Walter Veltroni


Caro sindaco
ti ringrazio per questa lettera.Al live 8 ci sarò,ho lavorato da subito perché questo evento fosse una data storica,una tappa fondamentale di quella LONG WALK TO JUSTICE di cui si parla da anni.Tu hai a cuore la causa della lotta alla povertà e sai quanto può essere controproducente spendersi in parole senza che queste parole ottengano una risposta politica nei luoghi dove davvero si possono cambiare le cose.Uno di questi è il prossimo G8.Il grande concerto LIVE 8 è nato come una grande manifestazione dei paesi "ricchi" per fare pressione sui propri governanti affinché la questione dei paesi poveri diventi una priorità politica reale come non è mai stata fino ad oggi. A me dispiace dover parlare di questo perché io amo stare su un palco a fare musica,far ballare il pubblico,sudare dietro a un ritmo,trovare un canale verso lo spirito,come si fa con la musica,fare insomma il mio mestiere,e capisco anche un certo fastidio del pubblico quando un artista si spende per cause come quella di cui stiamo parlando.Non dovrebbero essere i cantanti a convincere i politici,c'è qualcosa di stridente in questo.Ma sono tante le cose stridenti nel mondo.Dunque eccoci qua a chiedere a voi politici ancora una volta una risposta,un gesto vero,un passo avanti verso la Giustizia. C'è molta distanza tra i politici e il popolo,ce n'è sempre di più,ma questa volta questa distanza deve accorciarsi per una causa importante,non ha senso che oggi nel mondo muoiano così tante persone per malattie curabili,per fame,per estrema povertà,non è giusto perché non esiste una causa naturale perché ciò accada,esistono cause politiche ed economiche ed è necessario che la politica e l'economia viva questa emergenza con tutte le sue forze migliori,cercando una soluzione che oggi per la prima volta nella storia è possibile e non fa più parte della sfera delle utopie e di certi idealismi.Voi non potete fermare i terremoti ma potete migliorare i mercati,la distribuzione dei medicinali,alleviare le sofferenze dovute a economie disastrate,imporre regole alle case farmaceutiche e alle multinazionali che nei paesi poveri ottengono la loro ricchezza,sperimentare vie nuove e più giuste al commercio con il sud del pianeta,colonizzato,sfruttato,lasciato solo.
Il LIVE 8 nasce per parlare di questo,non deve essere una raccolta fondi,deve avere una natura etica ed "energetica", perché non si può parlare di Giustizia se non si cerca la giustizia in sè,deve avere i conti trasparenti e resi pubblici per chi li vuole verificare,deve coinvolgere le associazioni che da sempre lavorano a contatto con la povertà,deve coinvolgere gli artisti e il pubblico perché non sia solo una bella notte dell'estate romana o berlinese o londinese.So che tu lavorerai per questo e ti chiedo di fare di tutto perché anche gli altri coinvolti nell'organizzazione lavorino per questo,e ti chiedo di tentare di coinvolgere le forze politiche al governo,di consegnare a loro il batticuore dei milioni che assisteranno al LIVE 8 e di portarlo ad edinburgo come un mandato al quale non ci si può sottrarre.
ci vediamo a roma. porterò il mio ritmo (il mio grande debito verso l'Africa) che ognuno porti il suo.
lorenzo "jovanotti" cherubini

Fonte: http://www.soleluna.com/

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