La notizia l'abbiamo letta sui giornali. Venduta dall'Ansa e comprata come una curiosità da Guinness dei primati perché d'un primato, in qualche modo, si tratta. E chissà che l'idea della gara - ammesso vi sia un premio in denaro per il vincitore e la sua squadra, o meglio, ditta - non ispiri altre categorie professionali...
Potrebbe pure lanciare un nuovo format tv. Reality al tempo della flexibility, in cui padroni e padroncini del libero mercato potrebbero mettere in mostra i loro "gioielli" di casa. Ogni imprenditore avrebbe il suo Stakanov, importato - magari pagandogli la trasferta in tickets restaurant - da quei vivai di talenti produttivi che sono i nuovi mercati dell'Est e del Sud del mondo. Le coordinate le conosciamo. Il cinismo, pure.
Ma eccola, la notizia. Un nigeriano si è aggiudicato il trofeo come miglior pulivetri alla fiera "Pulire 2005". Ekeoma Kenneth Ogbonnaun, dipendente di una ditta di pulizie di Padova, insieme ai suoi avversari è stato valutato da una Giuria di specialisti dell'International Windows Cleaning Association. Ogbonna ha sbaragliato la concorrenza: in 22 secondi netti ha pulito tre finestre della dimensione di 1,14 metri per 1,14.
La notizia non dice altro: né quanti soldi ha guadagnato il vincitore, né se quei soldi li ha intascati lui, né se quel giorno da Guinness gliel'hanno detratto dalla busta paga, né se la spesa della trasferta gli è stata rimborsata, magari con dentro il pasto. E neppure se la ditta padovana per cui lavora versa regolari contributi, rispetta il tariffario di categoria e gli paga ferie e malattie. E non dice dove e come vive, quando non pulisce i vetri e batte i suoi tristi primati da Guinness in giro per l'Italia.
Primati che - c'è da giurarci - con la recessione che avanza, si moltiplicheranno come funghi. Tutto già visto. They Shoot Horses, Don't They?, così non s'ammazzano anche i... pulivetri?
P.S.: un'altra cosa saremmo proprio curiosi di conoscere: i nomi degli organizzatori della gara e degli specialisti della giuria