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UE, gas serra in crescita |
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5.07.2005
Tra il 2002 e il 2003 le emissioni di CO2 hanno registrato un incremento di 59 milioni di tonnellate. Responsabili, con il 5% a testa, gli aumenti nella produzione di energia termoelettrica e nel consumo di carbone. Gli incrementi più significativi in Regno Unito, Finlandia e Germania
Dopo la flessione registrata nel 2002, nell'Unione Europea le emissioni di gas a effetto serra hanno ripreso ad aumentare. Nell'Ue a 15 si sono innalzate di 53 milioni di tonnellate (1,3%) nel periodo 2002-2003. L'ultima relazione annuale sulle emissioni di gas serra dell'Agenzia europea per l'ambiente denuncia un incremento complessivo pari all'1,5% delle emissioni provenienti dall'Ue a 25. Tra il 2002 e il 2003 le emissioni di CO2, che da sole coprono oltre l'80% di tutte le emissioni di gas serra nell'Ue-15, hanno registrato un incremento di 59 milioni di tonnellate (pari all'1,8%). Negli stessi paesi, dal 1990 le emissioni di CO2 si sono intensificate del 3,4%. Tuttavia dal 1990, anno di riferimento del protocollo di Kyoto, le emissioni di gas serra nell'UE-15 si sono ridotte dell'1,7%. Attualmente i valori medi delle emissioni, calcolati sulla base di un periodo di 5 anni, dal 1999 al 2003, restano al di sotto del 2,9% rispetto all'anno di riferimento. L'aumento complessivo di emissioni nell'Ue-15 nel periodo 2002-2003, pari a 53 milioni di tonnellate, riflette l'aumento di emissioni di gas a effetto serra provenienti dall'industria energetica (più 24 milioni di tonnellate, il 2,1%). Ciò è dovuto principalmente a un incremento del 5% nella produzione di energia termoelettrica e da un incremento del 5% nel consumo di carbone a uso delle centrali termoelettriche. L'aumento di produzione di energia termoelettrica è attribuibile a un più elevato consumo di elettricità (+3%). Gli incrementi più significativi delle emissioni provenienti dalla produzione di elettricità e di calore si sono registrati nel Regno Unito (più 10 milioni di tonnellate), in Finlandia (più 7 milioni) e in Germania (più 6 milioni). Gli aumenti sono derivati principalmente da un considerevole innalzamento del consumo di carbone. Anche le emissioni di gas a effetto serra provenienti da consumi domestici e dal settore dei servizi sono aumentate di 18 milioni di tonnellate, il 2,8%, in parte a causa delle basse temperature del primo trimestre del 2003. L'industria ha registrato un incremento di emissioni pari a 17 milioni di tonnellate, più 2,1% attribuibile all'incremento delle emissioni nella produzione di ferro e acciaio e negli impianti di refrigerazione e dell'aria condizionata. Il settore dei trasporti è responsabile di un aumento di 6 milioni di tonnellate (0,7%) nel periodo 2002-2003. La Germania ha ridotto le proprie emissioni da trasporti su strada per il quarto anno consecutivo, controbilanciando in parte gli incrementi registrati in altri Stati membri dell'Ue a 15, in questo settore. In agricoltura l'andamento ha registrato una flessione, attribuibile principalmente a un decremento del numero di capi di bestiame e al livello ridotto di emissioni provenienti dai terreni agricoli. Ulteriori riduzioni sono state possibili mediante il calo delle dispersioni provenienti dall'estrazione di carbone e gas naturale. Nel settore dei rifiuti le emissioni sono diminuite grazie a un più efficace recupero del metano e a minori volumi di rifiuti smaltiti in discarica.
Fonte: http://www.lanuovaecologia.it/energia/politiche/4419.php
mt
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