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107 banche denunciate a Bankitalia
10.07.2005
Altroconsumo: mutui poco trasparenti. 107 banche denunciate a Bankitalia

Per i lavoratori atipici nessuna possibilità di acquistare una casa

Banche reticenti e consumatori impossibilitati a confrontare le offerte presenti sul mercato. Delle 112 banche visitate da Altroconsumo, solo 51 hanno consegnato il documento che riassume le condizioni del mutuo (modulo Esis) e solo 5 le condizioni contrattuali.
Peggiore la situazione per chi non ha un lavoro fisso e fa parte dell’esercito dei lavoratori atipici: 74 delle banche visitate non concedono il mutuo e 38, pur essendo possibiliste, di fatto pongono paletti tali da indurre il consumatore a rinunciare. E’ questo il quadro desolante dell’inchiesta svolta dall’associazione nelle filiali delle banche di sette città italiane (Bari, Bologna, Milano, Napoli, Roma, Torino e Verona) che verrà pubblicata sul numero di luglio della rivista Soldi&Diritti.

Decisamente bizzarre alcune delle motivazioni che sono state fornite ai rilevatori di Altroconsumo per le mancate informazioni: “quando siete censiti dalla banca e il direttore vi conosce possiamo fare una proiezione della minuta del contratto” oppure “mi perdoni ma in questa fase interlocutoria non è possibile”.
Nella maggior parte dei casi il modello Esis, che riporta le condizioni economiche del mutuo e permette una comparazione tra diversi prodotti, non sarebbe stato fornito se non dopo la firma del mutuo.
Si tratta di comportamenti in netto contrasto con il provvedimento della Banca d’Italia del 25 luglio 2003 che parla di informativa precontrattuale, da consegnare quindi prima che venga definitivamente concluso il contratto.
Per questa ragione Altroconsumo ha denunciato alla Banca d’Italia il comportamento scorretto e poco trasparente di 107 banche che non hanno consegnato le condizioni contrattuali.
“Occorrono maggiori controlli e sanzioni per chi non offre informazioni adeguate”, osserva Paolo Martinello presidente di Altroconsumo.
Le banche si sono inoltre dimostrate inflessibili nei confronti delle richieste di mutuo avanzate da lavoratori atipici. Altroconsumo ha inviato quella che si può definire una “coppia tipo” nelle filiali delle banche prese in considerazione: due giovani con un reddito mensile di 2.500 euro ma con un lavoro a tempo determinato e privi della garanzia dei genitori. In sette casi su 10 la richiesta è stata respinta.

Dall’inchiesta emerge che chi non ha un reddito fisso trova in genere le porte chiuse. I lavoratori cosiddetti atipici, cioè lavoratori occasionali, interinali, autonomi e i collaboratori a progetto - un esercito di più di due milioni di persone - potrebbero vedersi esclusi dalla possibilità di richiedere un mutuo in mancanza di un garante che, con una busta paga o la pensione, possa coprire eventuali rate insolute.

A fronte dell’inchiesta, Altroconsumo ha fatto inoltre una serie di proposte alla Commissione europea volte a un’armonizzazione normativa e alla creazione di un mercato unico europeo dei mutui, in modo da consentire ai consumatori di confrontare meglio le offerte delle banche dei diversi Paesi europei.

Secondo Paolo Martinello “è necessario che l’Europa imponga ai Paesi membri il TAEG (tasso annuo effettivo globale) anche nei mutui e non solo, come oggi avviene, nel credito al consumo. Solo così il consumatore avrà la reale possibilità di confrontare le offerte delle banche in tutta Europa. E’ assurdo che chi chiede un prestito per acquistare una casa sia meno tutelato di chi lo chiede per comprare una lavatrice”.
“Anche le regole del rimborso anticipato devono essere riviste”, continua Paolo Martinello, “chiediamo che l’estinzione anticipata dei mutui avvenga gratuitamente e senza penali o esose commissioni, che limitano il diritto dei consumatori di cambiare mutuo quando offerte più convenienti appaiono sul mercato. Solo se i consumatori sono liberi di scegliere in ogni momento possono risparmiare e far giocare la concorrenza tra le banche”.
Occorrono maggiori garanzie anche a favore dei lavoratori atipici: “l’esercito dei lavoratori precari è destinato a crescere e il sistema bancario dovrà tenere conto anche di questo”, conclude Paolo Martinello, “sarebbe necessario un fondo di garanzia a favore dei mutui per i lavoratori, così come sarebbe opportuno pensare a tassi agevolati per questa categoria di lavoratori”.

Fonte: http://www.altroconsumo.it/map/show/311/src/84191.htm

 

mt

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