18.07.2005
Una bella serata con Sergio Cofferati di G.C.Storti
Cofferati: un democratico che sa dare valore al mandato ricevuto dai cittadini.
Venerazione forse è la parola eccessiva, ma ammirazione rende molto bene il concetto. Ecco per Sergio Cofferati provo un forte sentimento di ammirazione.
Lo conosco da piu' di vent'anni, lo vedo e gli parlo assieme due -tre volte l'anno ma di lui mi ha sempre colpito la lucida coerenza con la quale afferma le sue idee.
Un anno prima che lasciasse la Cgil mi aveva confidato, con l'obbligo di non svelarlo, che sarebbe tornato alla Pirelli...Così è stato. In quel momento ha dato due segnali: uno alle persone, al popolo che lo stimava e lo stima che non è sempre detto e scritto che uno debba fare carriera, diventare importante e potente per mezzo della politica, l'altro alla sua Cgil, dove il ricambio generazionale è un problema. Se voleva avrebbe potuto rimanere in Cgil, come Lana, per altri dieci anni. Ma poiché le regole fissate prevedevano , anche per il segretario generale un limite di otto anni, dopo tale limite ha abbandonato.
Nel marzo del 2004, con Schiaffo, lo abbiamo incontrato a Piacenza durante una manifestazione. Un caffè e poche battute. Il giorno prima era uscita la notizia che forse lo avrebbero candidato a Bologna. Schiaffo era perplesso e lui , in dialetto cremonese, ha esplicitato il percorso. In poche parole non un candidato di una parte dell'Ulivo, ma di tutta la coalizione, un programma condiviso e costruito assieme non solo alle forze dell'alleanza , ma con i cittadini, una sorta di " primarie partecipate" come lui le chiamò. Così fu. Lo incontrai durante la campagna elettorale a Bologna. Era fermato per strada dalla gente, dalle persone che lo incitavano.. Ha vinto... Quella sera ero in piazza Maggiore alla festa che la città gli ha regalato. Un tripudio, una marea di gente che piangeva dalla gioia.. Quella sera dichiarò che come primo atto avrebbe fatto tre cose,.
Primo ripristinare la " Sala Rossa" all'uso dei matrimoni, secondo " abbattere il muro di vetro opaco che " blindava " gli amministratori agli occhi della gente e terzo fissare un giorno per ricevere i bolognesi. Queste tre cose sono state puntualmente realizzate.
Io piu' moderato non sono sempre stato d'accordo con lui quando ero alla Cgil di Lodi. In un convegno l' ho anche rimarcato. Ma con il suo stile pacato ed unico ha smontato , di fronte alla platea, con signorilità le mie tesi " piu' moderate"...ma non mi ha umiliato , ha detto la sua senza enfasi invitandomi a riflettere ed ottenendo il consenso forte della platea.
Quando ieri sera ( venerdì 15 luglio) ha detto quelle cose sul suo futuro e cioè che non farà il parlamentare, che se potrà rimarrà Sindaco al massimo per dieci anni, e che dopo vorrebbe " staccarsi" dalla politica per fare altre cose ( ad esempio il sovrintendente di un teatro..., presumo di musica lirica) , statene certi che così sarà . Ha poi usato una argomentazione vincente e convincente e cioè quella di lasciare spazio ai giovani.. che debbono " lanciarsi dal trampolino", sperimentare , lavorare ... " io, da vecchio, sarò li a dare consigli se lo vorranno....però".
Un uomo semplice, forte , fiero delle sue origini ( i marubini con il vino rosso) che in tutta la sua vita ha cercato di far coincidere il suo pensiero con la sua azione.
La polemica che gli ha aperto rifondazione comunista a Bologna è su questo. Infine l'altra sera ci ha fatto capire che la questione della legalità , per la sinistra, è un valore, non un orpello, un peso che ci si porta dietro. Un uomo quindi del " popolo" che " vuole governare nel rispetto della legalità ". Alcuni lo definiscono, per la sua capacità di saltare le strutture e parlare direttamente con la gente, un populista. E' questa una sciocca ed offensiva definizione. Lui ci sta insegnando che fra gli uomini che ci rappresentano ed i rappresentati vi deve sempre essere un costante rapporto di andata e ritorno, una forte capacità di ascolto ed una grande capacità di mediazione fra gli interessi per definirne le priorità . Quindi non un populista che distribuisce mance, ma un democratico che sa dare il valore al mandato ricevuto dai cittadini.
Grazie Sergio della bella serata che hai dato alla tua Cremona ed a tutti noi.
Alla prossima
Gian Carlo Storti storti@welfareitalia.it
Nota Bene: per saperne di piu' vai sui siti : www.welfarecremona.it e www.welfarelombardia.it
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