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Ponte di Messina: l'inchiesta si allarga |
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1.08.2005
Il ministro delle Infrastrutture Pietro Lunardi, dalla Calabria, ostenta il suo solito ottimismo: «Nei primi giorni di ottobre sapremo chi costruirà il ponte sullo Stretto. Infatti è già in fase avanzata la procedura del general contractor. Nel 2006 inizieranno i lavori che dureranno cinque anni». Niente di nuovo, insomma. Intanto però sulla maxiopera cade una nuova, pesante, tegola. C’è infatti un nuovo capo di imputazione nei confronti dei tre tecnici del ministero dell’Ambiente Alberto Fantini, referente del gruppo istruttore della speciale commissione ministeriale, Franco Luccichenti e Giuseppe Mandaglio che sono già indagati per i reati di falso in atto pubblico e abuso d’ufficio. Il procuratore aggiunto della procura di Roma Italo Ormanni e il pm Adriano Iasillo li accusano anche di falso per soppressione. In pratica, i tre esperti avrebbero fatto sparire un documento che avrebbe potuto portare alla ripetizione del bando di gara per l’affidamento della progettazione del ponte. I magistrati starebbero valutando infatti un’intercettazione telefonica nella quale due indagati parlano della decisione di "stracciare" una parte di atto presentato alla commissione che sarebbe risultato compromettente perché avrebbe rimesso tutto in gioco. L’inchiesta della procura di Roma è scattata dopo la denuncia presentata nel febbraio 2004 da Legambiente secondo cui i tre commissari avrebbero dato il via libera al progetto per la realizzazione del ponte in tempi assai rapidi e senza evidenziare le carenze e le mancanze di requisiti di legge nella documentazione prodotta dalla società Stretto di Messina. Per gli ambientalisti, invece, il progetto preliminare - ora oggetto di indagine della procura - provocherebbe danni ingenti alle aree faunistiche dei laghi di Ganzirri e della riserva naturale di Capo Peloro. Un tassello a favore della lotta contro il ponte che, per la prossima settimana, vedrà due momenti importanti: il 6 agosto è prevista una grande manifestazione a Messina, il giorno seguente, invece, ci sarà una grande festa nelle acque dello Stretto con l’arrivo della Goletta verde di Legambiente “abbinata” alla tradizionale traversata a nuoto dello Stretto. Intanto è ufficiale da ieri che, dopo Messina e Villa San Giovanni, anche Reggio Calabria per la prima volta discuterà in consiglio comunale del ponte. È stata accolta infatti la proposta del consigliere d’opposizione Nuccio Barillà , dirigente di Legambiente, di portare il dibattito dentro le istituzioni. La seduta straordinaria, aperta al contributo di soggetti locali e nazionali, è prevista per il 19 settembre. Danilo Chirico
Fonte:
mt
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