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Verso un'Italia sostenibile
20.08.2005
Verso un'Italia sostenibile
Sosteniamo la petizione per i biocarburanti in Italia dell'Ass. NIM
I Radicali di sinistra sostengono la petizione per i Biocarburanti in Italia, dell'associazione NIM. E qui sotto vi spiegano perché.

Firma la petizione:
http://www.nimer.it/nimer.asp?ar=330

Perché incentivare i biocarburanti?

I biocarburanti sono producibili da qualsiasi azienda agricola in Italia e nel mondo. Rispetto al petrolio non esistono problemi di scarsità o di concentrazione delle riserve in poche aree desertiche. I biocarburanti sono fonte di occupazione per l'agricoltura europea e del sud del mondo. Sono meno inquinanti del diesel e della benzina riducendo lo smog nelle città e il problema dell'effetto serra. I vantaggi economici e sociali del Conto Energia sono evidenti:

Fabbisogno energetico nazionale. Crescita dell'auto-produzione nazionale di carburanti con conseguente miglioramento dell'autosufficienza energetica nazionale. In Francia i biocarburanti sono miscelati al 5% con i carburanti tradizionali.
Occupazione nel settore agricolo. La produzione agricola per fini energetici favorisce l'occupazione nel settore agricolo ben distribuita sul territorio nazionale.
Il fenomeno dell'olio di colza. I cittadini italiani che utilizzano olio di colza alimentare miscelato con il diesel compiono il reato di evasione delle accise sui carburanti. Nulla però viene fatto per agevolare la produzione e la vendita dei biocarburanti legalizzati. L'aumento del prezzo del petrolio sta facendo aumentare automaticamente le entrate dello Stato tramite le accise, a spese dei consumatori e delle imprese, perché non investire questo surplus per defiscalizzare la produzione dei biocarburanti legali?
Maggiore redditività delle imprese agricole nazionali. La domanda dei biocarburanti non mancherebbe, lo dimostra il crescente fenomeno illegale per l'olio di colza alimentare (materia prima agricola da distinguere dai biocarburanti). I biocarburanti rappresenterebbero una valida attività di reddito complementare per le aziende agricole oltre che una possibilità di autoconsumo senza dover dipendere dalle oscillazioni del prezzo del petrolio.
I biocarburanti riducono lo smog in città. L'uso dei biocarburanti riduce lo smog in città e le conseguenze sulla salute dei cittadini. I recenti blocchi del traffico nel 2005 hanno dimostrato la gravità delle condizioni nell'aria che respiriamo nelle città italiane.
Riducono l'effetto serra. I biocarburanti rilasciano nell'aria la stessa quantità di CO2 assorbita dalla pianta per crescere. Il bilancio con l'ambiente si chiude in pareggio e non si alimenta l'effetto serra. Favorisce pertanto il raggiungimento degli obiettivi di Kyoto.
Maggiore indipendenza dal petrolio. Il petrolio è ormai stabile al di sopra dei 50-60 dollari al barile con conseguente pressione inflazionistica sui prezzi al distributore di benzina o di diesel. Una vera e propria tassa per tutti i cittadini che penalizza soprattutto i ceti meno abbienti. Soltanto le Casse dello Stato beneficiano tramite le accise dall'incremento del prezzo del petrolio, tutti i cittadini e le imprese sono invece penalizzate nel potere di acquisto e nei costi. Aumentare la quota dei biocarburanti frenerebbe questa situazione di empasse.
Meno guerre per il petrolio. La minore dipendenza dai paesi produttori di petrolio favorirebbe una caduta del prezzo del petrolio e una minore attenzione geopolitica per le zone ricche di petrolio. Se il petrolio avesse minore importanza non ci sarebbero guerre del petrolio.

Radicali di sinistra. Il movimento dei cittadini libertari laici ecologisti.

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