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Mesagne.Don Chisciotte della Mancia
21.08.2005

Città di Mesagne
PROVINCIA DI BRINDISI
ASSESSORATO URBANISTICA
UFFICIO DEL CENTRO STORICO
FINALE “EVENTO” PER “ANGOLI DI CENTRO/2”
Finale “evento” per la seconda rassegna “Angoli di Centro” a Mesagne. Martedì 23 agosto alle ore 21 in Piazza Orsini del Balzo (ingresso libero) la Compagnia Teatro Nucleo di Ferrara presenta
QUIJOTE!
adattamento per gli spazi aperti del "Don Chisciotte della Mancia"
di Miguel de Cervantes Saavedra
Il Teatro Nucleo esiste dal 1974 come laboratorio internazionale per l'arte dell'attore, dal 1978 il gruppo, fondato in Argentina, vive e lavora a Ferrara, Italia. Da allora è presente con le proprie produzioni nel panorama teatrale internazionale e promuove progetti miranti al superamento di barriere e confini politico - culturali. Intende il Teatro come un laboratorio di finzioni e utopie dove sperimentare un presente - futuro di una umanità unita attraverso la creatività; a tal fine si impegna in spettacoli ed iniziative rivolte a tutti, sia nei teatri che nelle piazze del mondo. Sin dagli inizi il Nucleo ha portato la sua pratica teatrale anche nei luoghi della sofferenza: presso i malati psichici, i tossicodipendenti.

"Quijote!"è ispirato al grande romanzo cervantino, festa teatrale con personaggi, grandi macchine e fuochi. Eroi leggendari, Chisciotte e Sancho tornano a nuova vita e in sella ai loro improbabili destrieri meccanici, si lanciano in mirabolanti avventure. Uno spettacolo dal ritmo incalzante, una festa teatrale dove si inseguono e fondono tragedia e commedia. I popolani irridono i sogni del Cavaliere della Triste Figura, attraverso una danza continua, dove si intrecciano elementi del folklore con acqua, fuoco, pirotecnica. Chisciotte lotta in nome dei suoi ideali cavallereschi, tiene testa ai lazzi maligni, difende la sua amata Dulcinea contro demoni e spettri, affrontando infine impavido un mulino gigantesco. Sancio, incapace di resistere al richiamo delle sue origini, pianta il padrone in asso sedotto dai piaceri terreni, che culminano in un orgiastico baccanale.

"Quijote!" è un omaggio alla fantasia e all'immaginazione, dedicato a tutti coloro che hanno vissuto e vivono per affermare le proprie verità. Un fatto che balza immediatamente agli occhi è che il romanzo suscita e provoca un riso crudele. Il vecchio che diventa pazzo a furia di leggere ed il suo maleodorante scudiero, furono creati per essere facile bersaglio di scherzi crudeli. Ma, se si approfondisce, accantonando lo spasso castigliano, si riesce ad interpretare la storia in un senso satirico assaidiverso: un'anima generosa ed amabile, piena di spirito d'avventura e capace di stupore, in un mondo volgare e antiromantico finisce per passare per folle.

Nello spettacolo si crea una identificazione positiva dello spettatore con Don Chisciotte, producendo allo stesso tempo divertimento e riflessione. La geniale invenzione di Cervantes, che attraverso il divertimento, provocato paradossalmente dalla crudeltá, mette una societá di fronte a se stessa (Chisciotte è uno specchio deformante implacabile) trova nello spettacolo una traduzione scenica che non si limita a riprodurre il testo, ma che cerca di scavare in esso per trovare il Chisciotte che giace in ognuno di noi, artisti e spettatori.



«Lo spettacolo ha incantato il pubblico. Io ero lì in mezzo, nell'ombra, tra gli alberi e la gente, e sono stato testimone. La gente era felice, perchè voi gli avete dato di che sorridere. Non è poco, di questi tempi bui. Inoltre, se questo ancora non bastasse, si sono divertiti anche gli invitati principali, Quijote e Sancho. Quest'opera li ha celebrati nella maniera più libera. Una pazza libertà che in nessun momento li ha traditi, alleggerendoli del peso che hanno portato sulle spalle per secoli, a causa della loro giusta fama.» Eduardo Galeano (Montevideo, novembre 2005)

In allegato, un momento dello spettacolo
Mesagne, 20 agosto 2005
L’assessore all’Urbanistica
dr. Pompeo MOLFETTA
Il Responsabile Ufficio Centro Storico
arch. Enzo Longo

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