28.08.2005
Cronache: Ambiente: Il Governo Usa sotto processo per l'effetto serra
La magistratura americana mettera' sotto processo il governo degli Stati Uniti per gli effetti negativi sull'ambiente delle politiche sul clima dell'amministrazione Bush. Il giudice di San Francisco, Jeffrey White, ha autorizzato a citare per danni due agenzie federali che finanziano impianti che emettono i gas responsabili dell'effetto serra e gasdotti per il trasferimento del petrolio. ''E' la prima volta che un tribunale americano imposta una causa sulla base esclusivamente dell'effetto serra'', ha dichiarato l'avvocato Geoff Hand. ''Ora spetta al governo dimostrare che l'effetto serra non esiste. Devono portare le prove''.
Il cambiamento climatico planetario, in un solo decennio, e' diventato uno dei problemi dei nostri tempi: una questione difficile da ignorare e ancor piu' difficile da evitare. Recentemente, centotrentaquattro citta' degli Stati Uniti - tra cui New Orleans, Salt Lake City e Seattle - hanno votato a favore del provvedimento sui limiti delle emissioni di gas serra stabiliti dal Protocollo di Kyoto, sebbene, come noto, l'amministrazione Bush si sia sempre rifiutata di ratificare il trattato.
Il 1° giugno 2005, un ex climatologo del governo Usa, Rick Piltz, ha rivelato che il resoconto ufficiale sul cambiamento climatico e' stato "manipolato" per far sembrare che lo stato della ricerca sul fenomeno navigasse nell'incertezza. Significativamente, il redattore del resoconto era il funzionario della Casa Bianca Phillip A. Cooney: non uno scienziato, ma un ex-lobbista dell'American Petroleum Institute. Le lobby, quali il Competitive Enterprise Institute, il Cato Institute, la Cooler Heads Coalition e molte altre, hanno scientemente fornito informazioni distorte sul problema. Strumentalizzando la scarsa conoscenza da parte del pubblico della scienza che ne sta alla base, i gruppi d'interesse hanno diffuso l'idea secondo la quale il riscaldamento globale non rappresenta un problema certo e rilevante.
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