10.06.2003
 Vittoria travolgente del centrosinistra di Federico Mercuri Dopo le prime proiezioni sui ballottaggi e sulle elezioni in Friuli e Val d’Aosta, il Segretario dei DS Piero Fassino commenta così i dati: “Un risultato travolgente a favore del centrosinistra. C’è stato un buon risultato in Val d’Aosta, un risultato straordinariamente positivo in Friuli e nelle province allo stato dei fatti siamo 7 a 5 per noi”.
Al commento di Fassino sul Friuli si aggiunge quello di Maurizio Migliavacca, responsabile organizzativo del partito: “Una forte avanzata dei DS in Friuli. Secondo le nostre proiezioni la percentuale dei DS si avvicinerebbe intorno al 15%. Se fosse confermato questo risultato i DS diventerebbero il secondo partito in Friuli Venezia Giulia”.
Secondo Fassino “Il centrosinistra registra un successo anche nei comuni medi”. Avrebbe infatti vinto in Liguria a Sestri Levante e a Chiavari dove c’era un’amministrazione di centrodestra; nel Lazio a Formia, Cerveteri, Marino che erano del centrodestra, confermando Tivoli; in Calabria a Paola e Palmi; in Campania a Scafati e in Puglia a Monopoli e Casamassima che erano del centrodestra. “Questo mostra – continua Fassino - che tra il primo e il secondo turno c’è stato un netto spostamento a favore del centrosinistra che coinvolge tutto il paese”.
Riguardo al voto nei comuni capoluogo, secondo i dati dell’ufficio elettorale dei DS emerge un netto 6 a 3 per il centrosinistra che conquista: Ragusa, Udine, Pescara, oltre ad aver confermato Pisa, Brescia e Massa”. Riguardo a Sondrio c’è un testa a testa con un leggero vantaggio del candidato di centrodestra.
“Significativo – aggiunge – il risultato di Pescara che ha il valore che ebbe Verona alle ultime elezioni”. Non è da sottovalutare neanche “l’avanzata del centrosinistra” in comuni che sono considerati roccaforti del centrodestra come Treviso e Vicenza”.
“La Cdl – continua il segretario dei DS – aveva cercato di far credere di aver vinto le elezioni, le bugie hanno le gambe corte anche in era berlusconiana”.
“Al Nord – continua Fassino – il centrosinistra è in netta maggioranza ed è stato penalizzato l’asse Bossi-Tremonti”. “Noi sfondiamo in tutta Italia e nel Sud sono An e Forza Italia che pagano un prezzo molto salato. In Sicilia perdono 600mila voti, c’è un’evidente crisi di consenso della destra cui corrisponde una capacità di espansione del centrosinistra”.
Secondo Fassino “A questo risultato hanno concorso due fattori: la nostra maggiore credibilità e un giudizio severo degli elettori nei confronti del centrodestra, sia sul piano locale che nazionale. Si tratta di un voto che conferma che il centrosinistra può essere alternativa di governo nazionale” e questo “ci mette nelle condizioni di accelerare la costruzione nel Paese di un’alternativa di Governo”.
“L’unità – conclude il segretario dei DS – paga. Bisogna costruire uno schieramento più largo possibile”.
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